RE: [pace] servizio d'ordine nonviolento



vero, aggiungerei anche che bisogna cercare di essere almeno in cinque o sei (meglio di più , è ovvio) come pacifisti per poter coinvolgere il corteo nei cambi di programma..Infatti quando siamo arrivati al Colosseo e sono stata avvisata da san giovanni che c'era in atto una guerriglia , ho urlato al mio megafonino di fermarsi al colosseo, di occupare quello spazio (e magari anche la via che da lì va al circo massimo) , , man mano che arrivavano gli altri (ed erano tanti)e di fare l'assemblea lì, di non andare come tanti buoi al macello..di fare un sit in di doppia protesta: quella originaria e quella contro la svolta violenta ..Nel migliore dei casi sono stata ignorata,   guardata come un vigliacco disertore. Secondo me era giusto e possibile, ma ero sola e per di più donna...pilar
 

Date: Wed, 19 Oct 2011 22:32:52 +0200
Subject: Re: [pace] servizio d'ordine nonviolento
From: bdndante at gmail.com
To: pace at peacelink.it

Ho partecipato alla manifestazione di Roma, la mia indignazione è cresciuta quando ho sentito le notizie date dai mezzi di disinformazione: ovviamente non una parola sulle persone che manifestavano pacificamente e, soprattutto, sulle loro ragioni; non una sull'incapacità premeditata delle "forze dell'ordine" (do you remember Genova 2001?) e sulle responsabilità specifiche di ministri del malaffare.
Peyretti disquisisce di forza dello stato e di violenza, ma forse sta parlando di un altro mondo: è vero, come dicevamo a Genova, che "un altro mondo è possibile" (anzi, necessario, se non vogliamo finire ammazzati dal capitalismo che sfrutta e distrugge tutto): ma questo mondo è tutto da costruire, questo stato ha il monopolio della violenza, come scriveva il vecchio Weber.
Alcune proposte concrete, perchè non ho lo spirito del predicatore:
1. la piattaforma del comitato 15 ottobre era davvero generica e fumosa, ad essa chiunque poteva aderire, magari per la solita passerella di politici di professione
2. non si è pensato di trovare modi creativi di "occupare" la città e di "assediare", come chiedevano tant* giovani, i luoghi del potere politico ed economico
3. si dovranno organizzare servizi d'ordine adeguati, pronti a isolare in modo efficace i violenti
4. l'ndignazione, carissim*, crescerà ancora, bisognerà quindi attrezzarsi a costituire ovunque possibile comitati di indignati, come stanno nascendo i comitati "non paghiamo il debito"
5. dobbiamo denunciare qualsiasi tentativo di criminalizzare il movimento, col pretesto (ripeto: pretesto) di alcuni giovanotti dediti a pratiche da "ultras"
6. dobbiamo denunciare sempre, ogni giorno e in ogni occasione, la violenza del sistema che ci opprime (anche nel mio luogo di lavoro collegh* e ragazz* sanno distinguere i livelli di violenza)
6. sono membro del direttivo cgil di Treviso da decenni: mi impegno come tant* a criticare il mio sindacato per non aver sostenuto il 15 ottobre
7. non sono disponibile a fare il delatore, questo mi ricorda un pò troppo la proposta di Giuliano Ferrara, allora pci, agli operai di fare attività di spionaggio. Abbiamo visto dov'è andato a finire quel bel personaggio...
8. Dobbiamo scrollare dal loro torpore la base del partito democratico (i vertici sono troppo impegnati nel teatrino della politica istituzionale), i cittadini che hanno scelto di stare nell'italia dei valori ed ora sentono un dipietro auspicare il ripristino della legge Reale, i grillini che ascoltano estasiati il loro vate Beppe...
Meno prediche e al lavoro
prof. Dante Bedini, sempre più indignato