[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Anche contro le vergognose guerre occidentali, lo sganciamento economico sarebbe l'unica cosa
- Subject: Anche contro le vergognose guerre occidentali, lo sganciamento economico sarebbe l'unica cosa
- From: Mari Cor <mari.liberazioni at yahoo.it>
- Date: Thu, 20 Oct 2011 10:27:15 -0700 (PDT)
(Mi riferisco al messaggio riportato da Pilar perché anch'io in quanto ecopaxvegantimperialista mi sento molto a disagio sia rispetto agli odioti spaccatutto sia rispetto ai marciatori della domenica con i palloncini; entrambe le categorie oltretutto hanno mostrato assoluta indifferenza rispetto alla guerra imperialista in corso, oggi ormai quasi conclusa con l'ultima macelleria-esecuzione, benedetta da Ban ki Moon che già non aveva detto una parola nemmeno contro gli assedi...). Purtroppo pare che non solo agli spaccatutto (fra i quali ultras di calcio, oppio dei cretini) ma anche ai leader del "movimento", l'idea di un VERO sganciamento che vada molto al di là dell'effimero, non passi.
Uno sganciamento, una dissociazione concreta, individuale e collettiva, servirebbe non solo a protestare contro le banche (cosa che adesso fanno anche i vip, guarda un po'...) ma anche contro il consumismo militarista (perché richiede guerre) sul quale gli occidentali, anche i cosiddetti "alternativi" si sono adagiati da decenni benché sia perfino deprimente.
Marinella
Da: pilar anita quarzell castel <pilarcastel at hotmail.it>
A: pace at peacelink.it
Inviato: Giovedì 20 Ottobre 2011 18:59
Oggetto: RE: [pace] 15 Ottobre: cause, fatti, conseguenze E altre forme di lotta
A: pace at peacelink.it
Inviato: Giovedì 20 Ottobre 2011 18:59
Oggetto: RE: [pace] 15 Ottobre: cause, fatti, conseguenze E altre forme di lotta
riporto il commento di una mia amica su facebook , un'idea per uscire dal pantano violenza- si violenza- no e trovare forme di lotta incisive ( il mio problema è che non ho conto in banca , vado in bicicletta e sono disoccupata), paci pilar
Giulia ha scritto: "a me paiono due estremi inconciliabili. Da una parte, la solita violenza per distrarre il popolino... e comunque un po' di gente incazzata c'è. Eccome. Dall'altra questi manifestanti che vanno a lamentarsi con palloncini, fischiettini e panini... Insomma. Ma una bella massa di 150.000 incazzati che PER UN MESE INTERO decidono di non consumare benzina, che decidono come a NY di chiudere letteralmente ii propri conti correnti (vedi la storia del City Bank, roba da pazzi) che incrociano le braccia per un'intera settimana ecc ecc Senza tanti "palloncini"?? ekkekkavolo!"
Giulia ha scritto: "a me paiono due estremi inconciliabili. Da una parte, la solita violenza per distrarre il popolino... e comunque un po' di gente incazzata c'è. Eccome. Dall'altra questi manifestanti che vanno a lamentarsi con palloncini, fischiettini e panini... Insomma. Ma una bella massa di 150.000 incazzati che PER UN MESE INTERO decidono di non consumare benzina, che decidono come a NY di chiudere letteralmente ii propri conti correnti (vedi la storia del City Bank, roba da pazzi) che incrociano le braccia per un'intera settimana ecc ecc Senza tanti "palloncini"?? ekkekkavolo!"
From: alberto.cacopardo at alice.it
To: pace at peacelink.it
Subject: Re: [pace] 15 Ottobre: cause, fatti, conseguenze E NONNE ALTRUI
Date: Thu, 20 Oct 2011 18:36:14 +0200
To: pace at peacelink.it
Subject: Re: [pace] 15 Ottobre: cause, fatti, conseguenze E NONNE ALTRUI
Date: Thu, 20 Oct 2011 18:36:14 +0200
Caro Lorenzo,
si', non sei stato particolarmente chiaro, ma ti assicuro che ho capito benissimo lo stesso. Se davvero vuoi un movimento pacifico, forse è meglio evitare di far finta che non ci siano in giro un po' di insipienti strapazzoni che aiutano il "regime" ad impedire che il movimento "attragga altri settori".
Colgo l'occasione per scusarmi dell'eccesso di ironia e di impazienza che può aver fatto pensare che non vi consideri dei compagni di strada. Il momento è difficilissimo e ci vuole concordia. Ma il guaio è che ci vuole anche moltissima intelligenza, perché l'avversario, quello sì, è davvero intelligentissimo: e non mi riferisco, sia chiaro, ai politici italiani, ma ai potenti della finanza mondiale.
Alberto
----- Original Message -----From: Lorenzo DellacorteSent: Thursday, October 20, 2011 2:39 PMSubject: Re: [pace] 15 Ottobre: cause, fatti, conseguenze E NONNE ALTRUIForse non hai capito o non sono stato chiaro: la violenza è stata provocata dal "regime" per impedire che il movumento pacifico possa attraverso manifestazioni e scioperi organizzarsi come movimento politico ed attragga altri settori. Per questo ha provocato gli incidenti ed i disordini: oggi per evitare domani un oppositore politicamente pericoloso.Da: Alberto Cacopardo <alberto.cacopardo at alice.it>
A: pace at peacelink.it
Inviato: Giovedì 20 Ottobre 2011 0:46
Oggetto: [pace] 15 Ottobre: cause, fatti, conseguenze E NONNE ALTRUI
Parole chiare? Cos'è che non dovremmo esecrare coi canti? Coi virus violenti ci vaccinano contro che cosa? Siccome l'algoritmo distrugge le merci, dobbiamo riconoscerci come soggetto e dar fuoco alla macchina della nonna altrui?Siccome la tensione sociale crescente trova bloccata ogni possibilità d'incidere, dobbiamo intraprendere un glorioso percorso di organizzazione e resistenza per non pagare il debito verso noi stessi, rendendo irricevibili quelle cose contenute emblematicamente e condannando a spada tratta ambivalenti avventurismi che comprimono contraddizioni in liturgie o soccombono teatralmente al demone dell'estetica del gesto, anziché stabilizzare astutamente conflitti organizzati per non fungere da scudo umano gratuitamente, ma solo a pagamento, e profumato, affinché i nodi tutti politici che chiudono gli strumenti di coesione sociale non ci impediscano, per carità, di armarci dei due sacri parametri di una battaglia che approdi, varcata la possibile soglia del regno delle nebbie, alla sedimentazione dell'indipendenza e del conflitto che ci salveranno finalmente dalle lacrime e dal sangue che incombono?Non è solo di questo linguaggio che non ne possiamo più, ma è della logica di odio che propugna che abbiamo deciso di liberarci. E siamo ben determinati a non farcene travolgere di nuovo, abbiamo memoria degli anni Settanta. Chi ha tavoli da rovesciare, per favore non faccia ribaltare quelli dove stiamo celebrando la speranza in un avvenire più bello del passato.prof. Alberto Cacopardo----- Original Message -----From: Dante BediniSent: Wednesday, October 19, 2011 10:36 PMSubject: Re: [pace] Re: [fori-sociali] 15 Ottobre: cause, fatti, conseguenze.Grazie a Lorenzo Dellacorte per le parole chiare, che condivido pienamenteDante BediniIl giorno 18 ottobre 2011 18:04, Lorenzo Dellacorte <l_coortis at yahoo.it> ha scritto:
La tecnica del potere è quella di prevenire ed impedire che l'antagonista di classe si riconosca come soggetto e si organizzi e per fare questo tratta il movimento con l'inoculazione di virus violenti al fine di vaccinarlo preventivamente. Meglio uno scontro inutile oggi che una classe organizzata domani. Tra l'altro la distruzione di merci e di lavoro è una caratteristica della crisi capitalistica: la rottamazione di cose e di persone è l'algoritmo di questa società. Questo atteggiamento si è sposato perfettamente con il desiderio della sinistra di regime di riportare le pecorelle smarrite nel calderone del voto parlamentare: da qui i canti unanimi di esecrazione guidati da quel graduato dei servizi deviati che tanto piace per il suo urlo antiberlusconiano! Quanto a Repubblica è puerile pensare che sia vittima di scarsa professionalità o di cattive informazioni: è sempre perfettamente lucida e cosciente di quello che scrive!Da: "contropiano at email.it" <contropiano at email.it>
A: fori-sociali at yahoogroups.com
Inviato: Martedì 18 Ottobre 2011 17:26
Oggetto: [fori-sociali] 15 Ottobre: cause, fatti, conseguenze.
15 Ottobre: cause, fatti, conseguenze
Non era e non è possibile sottrarre la manifestazione del 15 Ottobre dal suo contesto
Gli effetti della crisi hanno cessato di essere “percezione” per diventare pesante realtà e inquietante prospettiva per milioni di lavoratori, giovani, precari, disoccupati, pensionati anche nel nostro paese. In tanti, tantissimi stanno diventando consapevoli che già il prossimo futuro sarà peggiore dell’anno in corso perché agiranno gli effetti delle manovre antisociali imposte dal governo e dalle istituzioni finanziarie europee.
1. Le ipoteche sul futuro e sulle aspettative, ma anche su un presente diventato esso stesso minaccioso e insopportabile, stanno creando una tensione sociale crescente in tutto il paese. E’ una tensione che trova bloccata ogni possibilità di decidere o di incidere democraticamente sulle priorità sociali. Il sistema politico – spesso con modalità bipartisan - opera sistematicamente in subordine ai poteri forti economici per privare di ogni sostanza gli apparati rappresentativi esistenti. Che ciò non abbia conseguenze politiche e sociali è una pura illusione, questa sì, da vera e propria casta.
2. La manifestazione del 15 ottobre poteva e doveva cogliere e raccogliere questa enorme aspettativa e questa grande contraddizione rappresentando il passaggio – ma non il tutto – di un percorso di organizzazione e resistenza dei settori sociali sconvolti dalla crisi e dalle misure antisociali della Bce.
3. La lettera della Bce ha avuto il terribile pregio di definire lo spartiacque tra chi punta al massacro sociale come risorsa per tamponare i bilanci delle banche e riaffermare la gerarchia nei rapporti sociali verso chi non può che opporsi per non essere trascinato in una giungla senza diritti e certezze e nell’esclusione sociale. I diktat di Draghi e Trichet, hanno reso governo e parlamento degli apparati di passacarte e hanno confermato come lo stesso Berlusconi non fosse altro che una tigre di carta. In questo senso, hanno centrato il bersaglio le contestazioni alla Banca d’Italia e a Draghi e l’avvio di una campagna di massa per il non pagamento del debito. I silenzi o le complicità della politica verso i diktat della Bce, hanno reso entrambi irricevibili sia nella sua forma governo attuale sia verso quella che si candida a sostituirlo.
4. La manifestazione del 15 ottobre non poteva che essere un enorme atto di ripudio di massa della filosofia, dell’ideologia e delle misure concrete contenute emblematicamente nella lettera della Bce. A fronte di una straordinaria spinta alla partecipazione e ad una evidente contraddizione tra aspettative e realtà capace di mandare un segnale chiaro e forte, ha prevalso invece la strada di un ambivalente avventurismo:
1. L’avventurismo delle forze che hanno “compresso” questa contraddizione in una liturgia politicista, hanno puntato ad una manifestazione depotenziata da ogni conflittualità verso i centri responsabili della situazione e ingabbiandola dentro la ritualità del “grande evento di massa” da spendere eventualmente sul piano delle alleanze elettorali del prossimo anno. Questo avventurismo ha mandato segnali talmente scomposti da arrivare ad invocare l’intervento della polizia già in via Cavour gremita di manifestanti, quando questo avrebbe provocato una tragedia ed uno scontro assai più pesanti di quelli avvenuti.
2. L’avventurismo di chi non riesce ancora a liberarsi dal demone dell’estetica del gesto e del fuoco purificatore come affermazione del proprio presente, ma micidiale ipoteca su ogni progetto futuro capace di includere settori più ampi e di stabilizzare organizzazione, alleanze sociali, conflitto organizzato verso un percorso di trasformazione radicale della società. Anche perché – naturalmente - chi scende in piazza non è per niente disponibile a fungere da scudo umano gratuitamente.
Al contrario, il quotidiano la Repubblica (per scarsa professionalità o per le cattive informazioni ricevute) ripropone invece uno schema demenziale e smentito dai fatti tra “ragionevoli” e “assaltatori del palazzo”. L’insistenza politica e mediatica sugli scontri e la coerente caccia alle streghe, appaiono come la comoda e consueta via di fuga dai nodi tutti politici che la realtà impone ormai a tutti.
5. La gestione antipopolare della crisi sta chiudendo tutti gli strumenti di mediazione e coesione sociale. Tant’è che, come in Gran Bretagna, lo stato di diritto sta impiegando meno di 48 ore per assumere le vesti di uno stato di polizia con leggi speciali e divieti di manifestazione. Una accelerazione che – come la lettera della Bce - gode di sostegni ampiamente bipartizan, Di Pietro in testa, una escalation emblematica e impressionante a fronte di un movimento di opposizione popolare che stava muovendo e con ritardo i suoi primi passi. Tant'è che in Grecia, dove la protesta è iniziata ben prima, si torna a manifestare davanti al Parlamento in piazza Syntagma nonostante sia stata spesso teatro di scontri violenti.
Abbiamo sostenuto nelle scorse settimane che conflitto sulle questioni sociali (dal debito ai beni comuni) ed emergenza democratica, fossero i due parametri di una battaglia a tutto campo nei prossimi mesi. I fatti e la relativa materia sociale incalzano questa agenda con velocità impressionante ed impongono, a tutti noi, l’assunzione di una responsabilità politica a larga scala.
6. La manifestazione del 15 Ottobre aveva la forza dei numeri ma non quella della sedimentazione . Questa possibile soglia va costruita con pratiche diverse da quelle “dell’evento” dove gli avventurismi di ogni categoria predominano, non aiutano ma fanno danni. All’indomani della manifestazione molte delle cose da fare appaiono più difficili ma ciò non significa che non vadano cercate, create, organizzate concretamente dentro la realtà sociale e non nei cenacoli della politica.
Riteniamo però che solo sulla base dell’indipendenza e del conflitto si può dare rappresentanza politica a interessi sociali definiti e antagonisti a quelli del capitale. Senza organizzazione di massa e senza progetto non si rovescia il tavolo e non si afferma un nuovo ordine di priorità nelle alternative alle lacrime e al sangue annunciate dal governo unico delle banche, in Italia, in Europa e sul piano internazionale.
La Rete dei Comunisti
www.retedeicomunisti.org <http://www.retedeicomunisti.org/>
--
Caselle da 1GB, trasmetti allegati fino a 3GB e in piu' IMAP, POP3 e SMTP autenticato? GRATIS solo con Email.it http://www.email.it/f
Sponsor:
Sviluppa il tuo business e trova nuovi clienti con il Direct Email Marketing di Email.it, la strategia vincente per rafforzare la notorieta'della tua impresa!
Clicca qui: http://adv.email.it/cgi-bin/foclick.cgi?mid=11845&d=18-10
[Sono state eliminare la parti non di testo del messaggio]__._,_.___Moderiamoci: no reply alla lista, messaggi personali alle persone, no flames. Gli attachment sono stati disabilitati.
Tutti possono iscriversi e intervenire nella mailing list.
Puo' essere utile che chi scrive segnali a quale forum locale sta partecipando.
Per annullare l'iscrizione a questo gruppo, manda una mail all'indirizzo:
fori-sociali-unsubscribe at yahoogroups.com.
__,_._,___
- References:
- Re: [fori-sociali] 15 Ottobre: cause, fatti, conseguenze.
- From: Lorenzo Dellacorte <l_coortis at yahoo.it>
- Re: [pace] Re: [fori-sociali] 15 Ottobre: cause, fatti, conseguenze.
- From: Dante Bedini <bdndante at gmail.com>
- 15 Ottobre: cause, fatti, conseguenze E NONNE ALTRUI
- From: "Alberto Cacopardo" <alberto.cacopardo at alice.it>
- Re: [pace] 15 Ottobre: cause, fatti, conseguenze E NONNE ALTRUI
- From: Lorenzo Dellacorte <l_coortis at yahoo.it>
- Re: [pace] 15 Ottobre: cause, fatti, conseguenze E NONNE ALTRUI
- From: "Alberto Cacopardo" <alberto.cacopardo at alice.it>
- RE: [pace] 15 Ottobre: cause, fatti, conseguenze E altre forme di lotta
- From: pilar anita quarzell castel <pilarcastel at hotmail.it>
- Re: [fori-sociali] 15 Ottobre: cause, fatti, conseguenze.
- Prev by Date: RE: [pace] 15 Ottobre: cause, fatti, conseguenze E altre forme di lotta
- Next by Date: RE: [pace] servizio d'ordine nonviolento
- Previous by thread: RE: [pace] 15 Ottobre: cause, fatti, conseguenze E altre forme di lotta
- Next by thread: Andiamo tutti a ROMA sui luoghi infangati dalla violenza dei black bloc e portiamo i vessilli di Pace
- Indice: