Fukushima nel mondo? Diffondiamo e sensibilizziamo. Rispondiamo con proposte ++ Fwd: Esportare Fukushima





-------- Messaggio originale --------
Oggetto: Esportare Fukushima
Data: Wed, 19 Oct 2011 22:23:01 +0900
Mittente: Yukari Saito <s.youcarry at gmail.com>
A: <@gmail.com;>


Cari amici, (scusatemi se vi metto tutti in bcc)

sono passati 3 mesi da quando avete ricevuto una mia ultima mail di tono 
assai disperato inviatavi dal Giappone.
E ora, vi scrivo di nuovo da Kyoto - questa volta solo di passaggio, quindi, 
perdonatemi se scrivo di corsa - purtroppo con lo stesso tono, ma più per 
indignazione che per disperazione.

Perché?

Perché, ora, il governo giapponese sta cercando di trovare una via d'uscita 
dalla crisi nucleare non con l'abbandono dell'atomo bensì con l'esportazione 
degli impianti e della tecnologia, visto che il suo popolo non lo vuole più 
in casa.

Metto in calce alcuni link delle ultime notizie in inglese sulla 
dichiarazione e le mosse del ministro dell'economia e dell'industria 
giapponese a Parigi (forse lo sapete già?).

Queste riconfermano esattamente la vergognosa e ridicola apparizione del 
primo ministro Noda (del mese scorso) all'Onu dove ha osato parlare della 
"sicurezza della tecnologia nucleare giapponese da portare al massimo 
livello" con l'intento di non rinunciare all'esportazione mentre il disastro 
di Fukushima non vede(va) ancora l'uscita dal tunnel radioattivo.

Il ministro giapponese sta ora corteggiando soprattutto la Turchia (che non 
dista cosi tanto dall'Italia).

Dopo avervi chiesto l'aiuto, all'inizio di agosto, con alcuni miei 
connazionali residenti in Italia, abbiamo promosso una petizione tra i 
cittadini giapponesi in Italia (e in Europa) per chiedere al nostro governo 
di proseguire la politica di uscire dalla dipendenza "lanciata" da Naoto 
Kan, il premier fino a fine agosto, raccogliendo 140 adesioni, presentate 
poi al nuovo governo.

Ma, se desiderare l'uscita del Giappone dalla dipendenza nucleare significa 
l'esportazione degli impianti all'estero, mi vacilla e crolla la certezza di 
aver fatto una cosa giusta.

(Già negli ultimi decenni il Giappone ha esportato - soprattutto nei paesi 
asiatici - cosi abbondanti veleni industriali che la prosperità economica e 
la vita moderna confortevolissima comportano quando si cerca di contenere le 
spese.)

Come fermarlo?

Un'idea che mi è venuta è questa.
Promuovere una specie di campagna di boicottaggio "costruttiva", massiccia e 
transnazionale nei confronti dei maggiori produttori d’impianti nucleari 
giapponesi, quali Mitsubishi Heavy Industries, Hitachi e la Toshiba.
Cioè studiare una serie di azioni per convincere queste compagnie che il 
settore non ha alcun futuro (quindi è meglio abbandonarlo e convertire 
completamente in altri settori).

Credo che un boicottaggio in queste circostanze funzioni meglio fuori dal 
Giappone.
Perché, benché a boicottare di queste compagnie nel paese al livello 
individuale ce ne sono, una campagna creerebbe più le lacerazioni 
nell'opinione pubblica - i danni ai lavoratori ecc. - che non possiamo 
assolutamente permetterci ora come movimenti antinucleari.

Che ne pensate?
Altre idee migliori?
Chi può muoversi?

Infine, sperando di "ricuperare" un po' il vostro umore, segnalo anche una 
notizia buona:
nel prossimo gennaio (14-15 gennaio 2012) a Yokohama avrà luogo una 
conferenza internazionale "Addio all'energia nucleare" organizzata da Peace 
Boat, GreenPeace Japan, Citizens' Nuclear Information Center e altre 3 
associazioni giapponesi.
Le prime informazioni organizzative (sempre in inglese) trovate qui:
http://npfree.jp/download/20111004_Concept_Paper_en.pdf

Come Centro di documentazione abbiamo già aderito e io mi metto a vostra 
disposizione per eventuale partecipazione dall'Italia.

Grazie in anticipo per la diffusione, per un brain storming, per proposte 
ecc.

Un caro saluto,

Yukari Saito


alcune notizie (in inglese)

http://www.interaksyon.com/article/15461/japan-still-considering-total-nuclear-power-pullout

http://mdn.mainichi.jp/mdnnews/national/news/20111019p2g00m0dm023000c.html

http://english.kyodonews.jp/photos/2011/10/121095.html

http://english.kyodonews.jp/news/2011/10/121093.html