R: Re: [pace] Libia, azioni urgenti per salvare i civili dal massacro



Alla signora Mary voglio rispondere semplicemente. Una volta erano assediati i ribelli e rischiavano il massacro. Tutti noi abbiamo provato solidarieta' e senso di umanita' perche' la loro vita andava difesa. Adesso provo la stessa solidarieta' per i nuovi assediati. Il senso morale deve valere per tutti.
Alessandro

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-----Original Message-----
From: "mary r" <humdrum2 at libero.it>
Sender: pace-request@peacelink.itDate: Mon, 12 Sep 2011 18:36:00 
To: <pace at peacelink.it>
Reply-To: pace at peacelink.it
Subject: Re: [pace] Libia, azioni urgenti per salvare i civili dal massacro

Grazie per la risposta, ma credo anche che la terminologia che usa è 
fortemente influenzato dal regime libico. Non lo sentireste MAI un libico 
che chiama questa una guerra civile se non è indottrinato, e non so se avete 
presente il tipo di indottrinazioni si subisce in Libia. Ma, non credo 
nemmeno che sia facile o utile per me di spiegare la situazione in tutte le 
sue complessità. (io comunque non sono libica, sono stata "adottata da 
libici" diverso tempo fa, e con tanti anni di lavoro con libici, anche per 
lavoro avendo che fare con contratti "italiani per il governo libico" e 
contatto personale, ho capite mille e mille cose che altrimenti mi sarebbe 
sfuggiti, e avrei tenuto una posizione come la sua, che posso anche capire, 
un italiano pensa a quello cha fa il suo governo e questo sia la cosa di 
prima importanza. Ma la mia domanda non è di minore conto: a me interessa 
cosa desidera il popolo che è sotto oppressione, e con loro io scelgo di 
stare. Lo so che hanno i propri interessi (e l'interesse nella preservazione 
della vita è tra questi, difendere le risorse viene dopo), al cuore.. e NON 
sono una minoranza, ma sono davvero la maggior parte dei libici, credimi! E' 
stato un'impresa impossibile per i lealisti di mantenersi gli iscritti, e 
nuovi?? nessuno.... Il contrario è vero per i Thuwar.. conosco personalmente 
dottori, studenti, lavoratori che hanno lasciato tutto per il dovere di 
lottare per la loro libertà, abbiamo perso 3 amici recentemente, sono 
considerati da tutti noi martiri per la libertà. E non sono stati 
sconfitti--- hanno lottato con strumenti molto rudimentale, che non sarebbe 
stato possibile manco quello senza una distruzione di armi contro di loro. 
Ha fatto male Nato di avere preso parte? boh! Io NON VOLEVO MAI che terra 
araba sia bombardato, e sono pieno di paura per la mancanza delle difese... 
ma le cose sono ben più complesso che tutto questo, ci vorrebbe troppo 
tempo, e noi siamo arroccati nelle nostre posizioni. nessuno ci sposta di un 
mm. I thuwar non hanno ottenuto approvazione dai "anti imperialisti"... beh, 
e così sia. Non importa quello che pensano gli altri, sono rimossi dalla 
situazione, disinformati e forse con pregiudizi. Non hanno voluto ascoltare 
i libici quasi mai.. solo dire nato nato e voi avete portato il male in 
casa... ma loro avevano già il male in casa, non sai quanto!...
L'altra domanda... quanti libici sono con voi in questi azioni per salvare i 
civili dal massacro? Il massacro effettuato (e gli anni di massacri!) da G 
nessuno di voi accetta come vera?! Come qualcosa da denunciare?
io non posso sostenere COMUNQUE un qualsiasi manifestazione NON sostenuto 
dal popolo in questione. Se non ci sono Libici con voi, chiedete il perchè!
di nuovo, grazie per il tempo
mary

-----Messaggio originale----- 
From: tiziano cardosi
Sent: Monday, September 12, 2011 5:27 PM
To: pace at peacelink.it
Subject: Re: [pace] Libia, azioni urgenti per salvare i civili dal massacro

cara signora Mary,
quando c'è una guerra civile è difficile capire cosa vuole un popolo;
spesso le cose opposte.
Immagino che essendo il esilio non amiate molto il vostro ex presidente.
Sono tra gli italiani che non hanno mai amato Gheddafi e che denunciava
le violazioni dei diritti dei migranti commesse anche dall'attuale
leader della coalizione dei ribelli, allora ministro della giustizia.
Il problema che si pongono quelli come me, non è interpretare cosa
vogliono i suoi connazionali, ma far sì che il mio paese non partecipi
ad una guerra coloniale.
Vedo che lei pensa di poter usare l'occidente per liberarsi di un
tiranno. Le faccio tanti auguri: la storia mi ha insegnato che
l'occidente non si fa usare e che se abbatte uno è perché ne ha un altro
che gli fa più comodo.
Credo che come libici dovrete prevedere una saccheggio sistematico delle
vostre risorse a cominciare dal petrolio.
Se vi va bene vi resteranno le briciole.
Vi faccio sinceri auguri, ma davvero.
Tiziano C

Il 12/09/2011 16:08, mary r ha scritto:
> è veramente bizzarro. Faccio parte di tanti gruppi Libici (in esilio, in 
> Libia) che compongono nell'insieme forse 8000 persone o più (ovviamente, 
> loro rappresentano tante persone che non sono iscritti)... a parte 3 o 4 
> voci discordanti, I LIBICI, gente che ama la pace e la giustizia, non 
> sostenete i vostri punti di vista. Sono capacissimi di decidere per sè se 
> tutto questo è "una guerra NATO" oppure un passo sulla loro propria 
> liberazione, un USO proprio dell'occidente e non un essere usato 
> DALL'occidente. Quanti Libici sono dalla vostra parte in queste 
> manifestazioni? E sono persone che nel passato hanno avuto legami o 
> ottenute favori per il loro affiliazione o "fedeltà" con Gheddafi? Perché 
> veramente, a vedervi così, sembra che fregate del tutto dei libici e 
> pensate solo ai vostri dogmatismi.
> Mary
>
> -----Messaggio originale----- From: Alessandro Marescotti
> Sent: Monday, September 12, 2011 3:34 PM
> To: news at peacelink.it ; Lista pace Peacelink
> Subject: [pace] Libia, azioni urgenti per salvare i civili dal massacro
>
> EVITARE ALTRE FALLUJA IN LIBIA. AZIONI URGENTI DI PIAZZA, 
> COORDINATA-AUTOGESTITA INTERNAZIONALMENTE NEI PROSSIMI GIORNI (ANCHE POCHI 
> MA OVUNQUE CON FOTO E MESSAGGIO). PER FERMARE LA GUERRA NATO IN LIBIA E 
> ALTRE FUTURE
>
> Nel silenzio e nell’assenza in Occidente dei movimenti (perché gli stessi 
> indignati non si indignano?), della sinistra, delle grosse organizzazioni 
> pacifiste e di quelle umanitarie, degli ecologisti, procediamo come 
> possiamo. Siamo comunque tanti. Un’azione coordinata a livello 
> internazionale potrebbe essere il primo passo per un modello leggerissimo 
> ma efficace di azioni per prevenire la prossima guerra Nato.
>
> MA INTANTO FERMIAMO QUESTA!
>
> Il mandato del Consiglio di Sicurezza alla nato riscade il 19 settembre. I 
> 12 paesi non belligeranti che sono nel Consiglio di Sicurezza devono agire 
> (vedi anche come bombardarli di email: www.peaceandjustice.it/libya.php; 
> www.interculture.it/libia). E ANCHE GLI ALTRI GOVERNI DEVONO AGIRE.
>
> DUNQUE ECCO COSA FARE NEI PROSSIMI GIORNI, AL PIU’ PRESTO:
>
> -   IN QUALUNQUE CITTA’ O CITTADINA, CON PERMESSO DELLA QUESTURA O SENZA, 
> IN 2 O IN 100, ANDIAMO IN PIAZZA, O IN ALTRO LUOGO PARTICOLARE, 
> RAGGRUPPIAMOCI INTORNO A UN LENZUOLO O GRANDE CARTELLO CON LA SCRITTA 
> “STOP NATO/QATAR WAR IN LIBYA” (il Qatar va messo per via di Al Jazeera 
> che ha aiutato molto la guerra), “STOP NATO MANDATE TO KILL CIVILIANS”. 
> Possiamo mettere altre scritte ma quella ci vuole e deve essere ben 
> fotografabile.
>
> -   FACCIAMO LA FOTO A QUESTA MANIFESTAZIONE, E MANDIAMOLA A
> volontari at peacelink.it
>
> -   SARANNO MESSE TUTTI INSIEME, VI SARANNO RIMANDATE PER VOSTRO USO CON I 
> MEDIA E SARANNO MANDATE A GOVERNI, CONSIGLIO DI SICUREZZA, MEDIA, 
> POLITICI…
> SCADENZA: 15 SETTEMBRE
>
> Chiunque voglia aderire a questa iniziativa puo' farlo scrivendo a 
> volontari at peacelink.it
>
> Fai circolare questo messaggio, rilancialo fra i tuoi amici, fra le 
> associazioni del territorio e i contatti che hai in loco.
>
> Stop war!
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