Re: [pace] Libia, su Repubblica si continua a disinformare



Quando scoppia una guerra pare impossibile non schierarsi da una o dall'altra parte. A volte forse è anche bene farlo, altre volte mi pare dobbiamo indicare altre vie. Non conosco bene la situazione interna libica non avendo avuto altre notizie che quelle trovate in articoli; che ci sia stato e ci sia un movimento che voleva giustamente scrollarsi di dosso il giogo di Gheddafi lo capisco bene; ma da quanto capisco questo movimento è stato piegato e usato per giustificare una guerra coloniale. Da quel poco che capisco dall'Italia vedo alla guida del nuovo governo personaggi che al tempo di Gheddafi non erano dei perseguitati, ma dei persecutori. Il problema è il solito: legittime lotte vengono strumentalizzate a fini ben lontani da quello che si prefiggono i movimenti di liberazione. Nel caso libico, stanti sempre le legittime rivendicazioni di chi chiede giustizia e libertà, mi pare si sia trattato soprattutto di un golpe appoggiato e forse progettato da eserciti che di colonialismo sono esperti. Non denigro i combattenti di nessuna parte, voglio denunciare soprattutto le responsabilità del mio paese e del mondo cui appartengo, che sono enormi. Il miglior servizio che come pacifista posso fare agli oppressi del mondo, credo sia quello di far sì che il mio paese non sia oppressore. Se poi passiamo a fare una analisi geopolitica della situazione, credo che l'Africa dopo Gheddafi (di cui ricordo bene il razzismo verso i neri) sia un po' peggio per gli Africani.

Il 31/08/2011 17:18, mary r ha scritto:
perché in una discussione, io sempre mantengo che è giusto di rimanere sul argomento e di non cercare di cambiare l'argomento o