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Alternative nonviolente. CSDC
- Subject: Alternative nonviolente. CSDC
- From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Mon, 29 Aug 2011 14:47:12 +0000
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www.peacelink.it -----Original Message----- From: "Centro Studi Difesa Civile (CSDC)" <info at pacedifesa.org> Date: Mon, 29 Aug 2011 16:24:52 To: <newsletter at pacedifesa.org> Reply-To: newsletter at pacedifesa.org Subject: Pacedifesa - Foglio informativo del Csdc n.2/2011 - Anno X Pacedifesa Foglio informativo del Centro Studi Difesa Civile N°2/2011, Anno X1. Meeting annuale del Network Europeo per il Servizio Civile di Pace Il CSDC ha partecipato il 2 e 3 giugno 2011 al meeting annuale dell’ European Network for Civil Peace Service (EN.CPS), la piattaforma europea che riunisce le principali organizzazioni della società civile che lavorano per lo sviluppo di alternative nonviolente di risoluzione dei conflitti e per la promozione del Servizio Civile di Pace (SCP) come strumento di intervento civile in zone di conflitto. Il meeting, svoltosi sull’isola Aland (Finlandia), è stato un utile momento sia di condivisione degli ultimi sviluppi che il SCP sta avendo nei vari Paesi, sia di riflessione sopra le politiche europee in materia di peacekeeping e sicurezza. L’incontro finlandese è stato poi fondamentale per il coordinamento delle prossime attività che la rete si propone di portare avanti. La partecipazione ai lavori dell’EPLO e la sensibilizzazione a livello nazionale saranno anche per l’anno prossimo le componenti essenziali dell’attività di advocacy delle rete. Una panoramica sugli sviluppi del SCP nelle principali nazioni europee, secondo quanto emerso durante il meeting di EN.CPS, è consultabile sulla pagina dedicata del sito pacedifesa.org 2. Seminari universitari sul peacekeeping civile Continuano i seminari universitari sul peacekeeping civile tenuti dal CSDC in collaborazione con diversi atenei Italiani. Il 13 giugno si è tenuto a Firenze il seminario “Operatori di pace in ambito internazionale: profili, principi e criticità” in collaborazione con il corso di laura in Sviluppo Economico, Cooperazione Internazionale e Gestione dei conflitti”.Il seminario ha prima offerto una panoramica sulle varie sfide che un Operatore di Pace incontra nel suo percorso, per poi focalizzarsi sul suo codice etico, riflettendo su alcuni nodi critici: rapporto con le forze armate, volontario/professionista, formazione, relazioni con le controparti locali. I documenti di riferimento e le foto del seminario sono consultabili da questo link. Il 17 giugno il master “Educare alla Pace” dell’Università di Roma Tre ha invece ospitato il seminario “Le sfide del peacekeeping civile” durante il quale ampio spazio è stato dato al lavoro di pace svolto da Nonviolent Peaceforce” (documenti e foto da questo link). Entrambi gli eventi si sono svolti in maniera molto interattiva, dando a tutti i partecipanti la possibilità di confrontarsi e condividere esperienze ed opinioni con operatori di pace professionisti di ritorno da missioni all’estero, tra i vari: Fabio Cea (Operazione Colomba in Palestina) Maurizio Geri (Nonviolent peaceforce in Sri lanka) e Guido Gabelli (U.N. Volunteer nelle Filippine). È già in programma per Ottobre un nuovo appuntamento presso il Centro interdipartimentale di ricerca sui diritti della persona e dei popoli dell’ Università di Padova, il quale ha nel frattempo reso disponibile sul proprio sito web il file audio del seminario tenutosi lo scorso anno. 3. Percorsi di pace nel Lazio Si è da poco concluso ilprogetto “Percorsi di pace”, un’iniziativa di educazione ai Diritti Umani rivolto agli istituti scolastici romani promosso dal Forum provinciale per la Pace e finanziato dalla Provincia di Roma. Il progetto, frutto della collaborazione di diverse associazioni che si occupano di cooperazione e solidarietà internazionale, data l’elevata richiesta da parte delle scuole è stato poi replicato grazie ad un successivo finanziamento da parte della Regione Lazio. Entrambi i progetti hanno coinvolto numerose scuole portando al loro interno cinque percorsi didattici: Informazione e comunicazione, Diritti Umani, Acqua, Un popolo in cerca di pace: i Sahrawi, Gestire il conflitto con metodi nonviolenti, quest’ultimo sotto il coordinamento didattico del CSDC. La scheda informativa e la relazione finale del percorso coordinato dal CSDC è disponibile su questo link. 4. Aggiornamenti gruppo di lavoro EPLO “Donne, pace e sicurezza” Il 21 giugno a Bruxelles rappresentanti delle organizzazioni della società civile e delle istituzioni europee si sono incontrati e confrontati sul tema “Women, Peace and Security in EU, Common Security and Defence Policy (CSDP) Missions and Operations”. L’evento – al quale ha partecipato per il CSDC Luisa Del Turco in rappresentanza della rete EN.CPS – è stato promosso dal Gruppo di lavoro “Donne pace e sicurezza” dell’ EPLO nell’ambito del progetto triennale Civil Society Dialogue Network (CSDN). L’incontro ha fatto il punto sulle politiche di genere nel settore pace e sicurezza, dalle novità a livello normativo alle sfide dal punto di vista operativo. I link all’analisi del contesto e alcune brevi raccomandazioni finali sono ora disponibili sul seguente link del sito pacedifesa.org 5. Analisi EPLO sulle politiche europea di prevenzione dei conflitti EPLO (l’ufficio europeo di collegamento per il peacebuilding) ha da poco diffuso il più recente documento di analisi della politica di prevenzione dei conflitti dell’Unione europea intitolato "Strengthening EU Policy and Guidance on Conflict Prevention". Dal documento si evince bene come L’Eplo sia convinto che l’UE è nella condizione di poter avere un ruolo guida nella prevenzione dei conflitti a livello globale; la sua storia, gli strumenti e le risorse di cui dispone fanno sì che essa abbia un indubbio potenziale per l’azione preventiva di lungo termine. Tuttavia, per essere in grado di svolgere questo ruolo, l’UE deve avere una strategia chiara per prevenire i conflitti. La revisione del Programma di Gothenburg rappresentava un’opportunità per sviluppare tale strategia; sfortunatamente è andata perduta per la discontinuità del processo di revisione. Già con il precedente documento di revisione delProgramma di Gothenburg e ora attraverso questa nuova pubblicazione, Eplo propone diverse raccomandazioni utili a proseguire e migliorare l’azione europea nell’ambito della prevenzione dei conflitti. I due documenti sono consultabili da questo link. 6. Meeting annuale di Nonviolent Peaceforce in Finlandia Le organizzazioni europee membre di Nonviolent Peaceforce (NP) e il direttore esecutivo Tim Wallis si sono incontrati il 4 e 5 giugno in Finlandia per discutere su come rafforzare la loro collaborazione trasversale, per riflettere sul percorso svolto fino ad ora e per confrontarsi in vista delle prossime sfide di NP e del peacekeeping civile in generale. Le organizzazioni europee NP dal 2003 si incontrano ogni anno in un Paese diverso e questa volta la cornice dell’incontro è stata la splendida isola di Aland, scelta anche per essere una zona demilitarizzata con una lunga storia nonviolenta alle spalle, essendo stata teatro di una delle Número de Telemóvel e prima dispute internazionali risolte in modo pacifico dalla Lega delle Nazioni (maggiori informazioni qui). Durante i due giorni di meeting si è avuto anche un incontro pubblico nel parlamento autonomo dell’Isola dal titolo “Peacebuilding - Can Civilians Do What the Military Cannot?”. L’incontro, a cui hanno partecipato diversi parlamentari locali, è stato introdotto dal saluto del presidente della Finlandia Tarja Halonen. Per il Centro Studi Difesa Civile hanno partecipato ai lavori del meeting annuale Bernardo Venturi (direttore) e Graziano Tullio (coordinatore campagna italiana a sostegno di NP). I rappresentanti italiani hanno contributo in particolare ai gruppi di lavoro dedicati allo sviluppo di strategie condivise, all'approfondimento del principio di "non partisanship" e alle modalità di valutazione del lavoro di peacekeeping civile sul campo. Un documento con i punti chiave dell’incontro e alcune foto delle giornate sono consultabili sul sito italiano di NP curato dal CSDC. 7. NP in azione nello stato più nuovo del mondo: la Repubblica del Sud Sudan Dopo circa 20 anni di guerra civile, a Luglio 2011 è stata ufficialmente proclamata la Repubblica del Sud Sudan. Un momento di gioia per i circa 8 milioni di abitanti del nuovo Stato e per tutta la comunità internazionale che ha lavorato per questo risultato affianco dei sud-sudanesi. Ovviamente non si nascondono le perplessità rispetto alle enormi sfide che dovrà affrontare questo Paese, appena nato e già considerato il più povero del mondo. All’alba della dichiarazione di indipendenza, migliaia di persone sono state evacuate e centinaia uccise nelle ancora calde regioni di frontiera di Abyei and South Kordofan. Anche all’interno del territorio sud sudanese la violenza si registra ancora ad alti livelli, soprattutto a causa dei conflitti tra le centinaia di tribù che si trovano ora a contendersi le risorse della terra e i capi di bestiame. I peacekeepers di Nonviolent Peaceforce sono presenti in Sudan da più di un anno e l’intensità del loro lavoro di conciliazione e monitoraggio non sembra diminuire. Dopo essere riusciti a facilitare il dialogo tra le bellicose tribùMundari e Moro, gli operatori NP sono ora impegnati in un nuovo progetto di protezione dei minori e prevenzione della violenza contro le donne, in virtù di un sostanzioso finanziamento ricevuto da UNICEF. Il supporto di questa agenzia ONU è la testimonianza dell’eccellente lavoro svolto NP in Sudan fino ad ora. Per festeggiare il primo anno di attività NP nello Stato più nuovo del mondo è stato realizzato un filmato di un minuto che raccoglie le più significative immagini del lavoro di pace di NP. È ora possibile vedere il filmato realizzato da questo link. 8. NP invitata per lezioni di peacekeeping dall’ONU Nonviolent Peaceforce è stata invitata a New York lo scorso giungo per tenere trainings, consultazioni e presentazioni presso la sede centrale delle Nazioni Unite e altre organizzazioni connesse, come ad esempio l’IASC (Inter-Agency Standing Committee), il principale meccanismo di coordinamento dell’assistenza umanitaria che raccoglie sia agenzie ONU che le altre principali realtà extra ONU attive nella gestione delle crisi umanitarie e post-conflitto. Tra i diversi protagonisti NP della settimana newyorkse, vi erano Rolf Carriere (senior advisor per NP dopo più di 30 anni di carriera in agenzie ONU) e la sudafricana Fatima Swartz (trainer NP e membra del team di coordinamento in Sud Sudan). L'invito e il supporto dell’ONU per l’organizzazione delle attività attesta il sempre maggior riconoscimento ai massimi livelli del peacekeeping civile non armato e, in particolare, del lavoro di NP in Sri Lanka, Filippine e Sudan. Il documento presentato presso l’IASC sul ruolo dei civili non armati in situazioni di conflitto violento è consultabile (in formato power point) da questo link. 9. Una proposta per un centro prevenzione dei conflitti armati a Vicenza Dal 3 al 5 giugno Vicenza è stata al centro di un’importante iniziativa sul tema della risoluzione nonviolenta dei conflitti. L’associazione IPRI-Rete CCP (Istituto di Ricerche per la Pace Italiano – Rete Corpi Civili di Pace), con la collaborazione del Centro Diritti Umani dell’Università di Padova e l’assessorato alla Pace del Comune di Vicenza, ha promosso un convegno sui Corpi Civili di Pace e sulle alternative alla difesa di tipo militare. Dopo il via libera governativo all’espansione della base militare americana “Dal Molin” e il previsto insediamento di Africom, Vicenza sta diventando un importante snodo strategico internazionale con una sostanziosa presenza di personale militare. La proposta che ora viene da numerosi esponenti internazionali della nonviolenza è di fare di Vicenza un laboratorio di ricerca per la pace mediante l’istituzione di un Centro per la previsione e la prevenzione dei conflitti armati e per la formazione di Corpi Civili di Pace. Il convegno si è concluso con una Lectio Magistralis di Johan Galtung, fondatore della rete Transcend, che ha relazionato sulla necessità e l’importanza di un Centro per la prevenzione dei conflitti armati. L’intervento del presidente della rete IPRI prof. Abate e un documento contenente i principali spunti di riflessioni emersi dal convegno sono consultabili da questo link. 10. La costruzione di una pace stabile in Moldavia-Transnistria: nuova pubblicazione on-line È uscito il nuovo numero de “I Quaderni - Per la Gestione Costruttiva dei Conflitti” - pubblicazione periodica del Centro Studi Difesa Civile - dal titolo “Prevenzione dei conflitti alle porte dell’Europa: la costruzione di una pace stabile in Moldavia-Transnistria”. La ricerca, curata dal direttore del CSDC Bernardo Venturi, analizza le peculiarità del conflitto in Transnistria e le possibili soluzioni in grado di evitare un’escalation violenta. Da venti anni la regione moldava della Transnistria si è dichiarata indipendente, ma nessuno Stato l’ha mai riconosciuta. Le tensioni con la Moldavia hanno portato a svariati episodi di tensione, sfociati nel 1992 in un conflitto frontale, fermato dall’intervento dell’esercito russo. Il conflitto moldavo da allora è un “conflitto congelato”. In questo quadro, l’analisi è focalizzata sulla cosiddetta “Track two”, sulle relazioni non ufficiali a livello di organizzazioni sociali intermedie e dal basso per una trasformazione del conflitto. La pubblicazione è scaricabile gratuitamente dal sito pacedifesa.it nella rinnovata sezione I Quaderni. 11. Opportunità di formazione: Summer school Olanda su “Donne Pace e Sicurezza” Il corso è organizzato dall’Università di Leiden assieme a Oxfam Novib, Women’s Initiative for Gender Justice e Clingendael (l’istituito olandese di relazioni internazionali) e si terrà a Leiden dal 12 al 23 Settembre 2011. Si tratta di un programma di studio incentrato sulla Risoluzione ONU 1325, il principale documento internazionale che riconosce l’importanza del ruolo delle donne per la costruzione della pace e la necessità di garantire la loro sicurezza in situazioni di conflitto. La summer school parte dall’assunto che le donne hanno delle specifiche caratteristiche e capacità che possono essere molto utili ed efficaci nel campo della conflct resolution. Pertanto, la domanda dalla quale prende avvio il corso è: come può essere rafforzato il ruolo delle donne nelle operazioni di negoziazione, riconciliazione e di peacekeeping? Le lezioni e i workshop saranno condotti da accademici, rappresentanti politici e donne provenienti dal mondo delle ONG. Nel programma è anche inclusa la visita alla Corte Penale Internazionale e al Peace Palace. Per maggiori informazioni, consulta direttamente il sito della Summer School. 12. Lavorare per Nonviolence Peaceforce in Sud Caucaso NP ha aperto una job vacancy per un Civilian Protection Officer da inserire nel suo nuovo progetto in Sud Caucaso, dove conflitti etnici e di territorio stanno da lungo tempo minacciando la sicurezza di migliaia di persone nelle zone di frontiera. Tra i principali requisiti: 1) precedente esperienza in sviluppo dei progetti e facilitazione di gruppi, 2) capacità di condurre training su temi relativi la prevenzione della violenza, 3) padronanza della lingua inglese e russa, 4) preferibile precedente esperienza in zone di conflitto. Scadenza per l’invio delle candidature: 11 settembre. Per maggiori informazioni clicca qui. 13. Assemblea e Report annuale del Centro Studi Difesa Civile Il 7 maggio si è svolta a Roma l’assemblea annuale del Centro Studi Difesa Civile. L’evento è stato un momento fondamentale di riflessione e riorganizzazione del lavoro, ma anche l’occasione di progettare e pianificare le attività future in maniera condivisa. Durante l’assemblea del 7 maggio è stato anche presentato il Report delle Attività 2010, dal quale emerge il costante e importante contributo del CSDC allo sviluppo del peacebuilding e peacekeeping civile, operando a livello nazionale, europeo e internazionale sin dal 1988. Il report 2010 è ora consultabile on-line da questo link. Il CSDC rinnova anche per il futuro l’impegno di diffondere la cultura della pace, di ricercare metodi di azione nonviolenta, di analizzare gli strumenti operativi di conflict management e di supportare le politiche e le operazioni civili di costruzione della pace. Per maggiori informazioni sulle nostre iniziative o per collaborare alle nostre attività contattateci! CENTRO STUDI DIFESA CIVILE via della Cellulosa, 112 - 00166 Romaweb: www.pacedifesa.org e-mail:roma[at]pacedifesa.orgfoglio informativo curato da Graziano Tullio g.tullio[at]pacedifesa.org Ai sensi dell'art.13 del nuovo codice sulla privacy (D.Lgs 196 del 30 giugno 2003), le e-mail informative e le newsletter possono essere inviate solo con il consenso del destinatario. Le informative hanno carattere periodico e sono comunicate individualmente ai singoli interessati, anche se trattate con l'ausilio di spedizioni collettive. 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