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Ancora e sempre: no alla guerra comunicato Associazione per la pace
- Subject: Ancora e sempre: no alla guerra comunicato Associazione per la pace
- From: Assopace Balcani <balcani at assopace.org>
- Date: Mon, 21 Mar 2011 16:09:58 +0100
Ancora e sempre:
no alla guerra !
Comunicato dell'Associazione per la Pace
Lo hanno deciso a Parigi, e il governo italiano ed opposizione che insieme, a parte alcune lodevoli eccezioni, avevano votato a favore del Trattato di partenariato con la Libia, hanno aderito ed offerto piena disponibilità. Intanto quello che vediamo sono enormi file di popolazione civile che se ne va anche da Bengasi per paura dei bombardamenti, non solo quelli di Gheddafi ma anche delle forze autorizzate dalle Nazioni Unite. Ad operazione
terminata e successivamente nella transizione,
vedremo quanti civili per “effetti collaterali”
saranno stati uccisi e quanti ne moriranno dopo per
azioni terroriste.
La strada
che noi indichiamo non è stata ancora praticata perché
i nostri governi hanno sempre scelto la guerra.
In questo senso ci
auguriamo che l’ Unione Africana, che non ha
partecipato al summit di Parigi, possa svolgere un
ruolo determinante nei colloqui che avrà con le parti
libiche in conflitto perché via sia un cessate
il fuoco immediato rispettato da tutte
le parti.
In
Libia la situazione non è come in Egitto e Tunisia, dove
la rivolta di un intera popolazione si è manifestata in
modo pacifico e nonviolento per liberarsi da un regime
dittatoriale, ma vi è anche una rivolta armata e
scontro fra i diversi settori del potere libico.
Anchese in Barhein, nello Yemen ed in Palestina si uccidono persone che manifestano in modo pacifico e nonviolento, nessun governo occidentale chiede interventi per proteggere la popolazione civile. Ma nel Barhein vi è una base militare USA e allora là possono anche intervenire le truppe dell'Arabia Saudita, noto paese dove vige la più ampia "democrazia" e Israele, che solo con i bombardamenti su Gaza uccide 1400 persone, è un alleato che non si può toccare. Dire questo non
diminuisce minimamente il fatto che Gheddafi sia un
dittatore che deve andarsene e che il nostro sostegno
al popolo libico perché possa vivere in libertà sia
indispensabile. Ci auguriamo che non vi siano però
vendette e che non succeda a Gheddafi quello che è
successo a Saddam Hussein, perché crediamo nella
giustizia e nella legalità e siamo sempre contro la
pena di morte.
Ci
dicono che siamo “anime belle” ed irresponsabili.
Noi consideriamo
irresponsabile chi invece di aiutare forze
democratiche a crescere porta solo bombe in nome della
difesa dei dritti umani e invece di difendere i
diritti umani per tutte e tutti difende i propri
interessi, siano essi economici o geopolitici, e
mentre parte con dispiego di aerei e missili per
difendere diritti umani calpestati, respinge dalle sue
coste popolazioni civili in fuga dalla povertà, dalle
dittature e dalle guerre.
Mobilitiamoci
per affermare il nostro no alla guerra, il nostro sì
alla pace con giustizia.
Mettiamo le bandiere della
pace ai nostri balconi e alle nostre finestre.
Aiutiamo i profughi e le forze
democratiche in Libia
Info: Luisa Morgantini, Portavoce Associazione per la Pace |
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