Re: [pace] dieci domande contro le logiche di guerra (anche questa)



Condivido in pieno queste domande, e le ovvie risposte che sottendono, vorrei di mio aggiungerne un'altra, a chi partendo dallo stato dei fatti ora mi chiede: - Ma adesso che cosa dovremmo fare? Lasciar massacrare i civili dalle bande di questo dittatore sanguinario?

La risposta che mi viene è un'altra domanda:

*Perchè non viene mai in mente nulla di diverso dalla guerra? I morti civili sono più morti se è per mano di Gheddafi che se divengono effetti collaterali dell'intervento dei “salvatori”?

*Che cosa autorizza un intervento armato in un paese sì e nell'altro no? A Gaza si fecero 1400 e rotti morti e qualche migliaio di feriti, più tutti quelli che sono continuamente sotto assedio, non possono curarsi, non hanno acqua, non possono uscire, ecc, e nel resto della Palestina la situazione non è molto meno grave- in Barhein l'esercito di un altro paese è intervenuto in appoggio al governo, contro la popolazione, ed ora questo esercito fa parte della coalizione che appoggia i rivoltosi in Libia – nello Yemen la polizia spara sulla folla che pacificamente chiede più libertà, e nessuno ne parla...

Da queste minime osservazioni, soltanto nei luoghi più vicini, viene evidente che le popolazioni, le persone, le loro vite, le loro storie, bisogni, desideri, non contano nulla, si tratta soltanto di un gioco di potere tra i vari potenti del mondo, che prima isolano, mettono in difficoltà i governi che si conquistano un territorio, favorendo di fatto il consolidamento delle dittature e ponendole in una situazione di arroccamento e difesa che impedisce l'evolversi della situazione, le aperture, la democrazia - potremmo citare Cuba, soffocata da un embargo mai annullato – per poi accusare, quando la situazione è matura, i dittatori di essere tali, di essere sanguinari e violenti.

Chi ha fatto affari con Gheddafi e la sua famiglia? Chi perderà comunque la faccia quando questa storia sarà finita, e corre quindi sul carro più forte per non restare isolato? Chi ha fatto con Gheddafi trattati per il respingimento e la cattura dei migranti che hanno prodotto violenza e morte senza che questo abbia mai sollecitato indignazione o proteste? Chi ha fatto e continua a fare affari con la Cina di Piazza Tien Ammen, e della oppressione del Tibet? Chi tiene i cordoni della borsa a livello mondiale costringendo le “democrazie” occidentali ad accettare o disfare a comando le regole di liberismo mondiale che prevede anche una progressiva oppressione dei più poveri, dei lavoratori ridotti a massa senza coscienza?

Ci siamo rassegnati a tutto, dentro e fuori casa, senza opposizione a trattati vergongosi, a coinvolgimenti in guerre, all'accogliento in pompa magna di dittatori e governanti di paesi che opprimono senza riguardo altri paesi (Gheddafi e tutta la sua sceneggiata, ma anche Liberman, poco fa, ad esempio) ed ora tutti insieme partiti di governo e di opposizione, alcuni con più entusisamo guerresco, altri con la faccia tirata di chi è “costretto dalle circostanze” perchè non si può lasciar massacrare la popolazione inerme, tutti partono per la guerra, mentono a nostro beneficio, sollecitando concordia ed indignazione, ed insieme paventando possibili ritorsioni, e allora dobbiamo armarci, no? Tutti sanno che la miglior difesa è l'attacco!

Il mondo sta implodendo, la defraglazione si allarga, tra nucleare che rivela il rischio insito nella sua esistenza, in una terra dove disastri, terremoti, sconvolgimenti, uragani sono ormai troppo diffusi e ricorrenti per poter pensare che ci sia un posto protetto, e rivolgimenti di popolazioni stanche della oppressione, guerre locali che rischiano di allargarsi, voglia di guerra che travolge tutto...

Ripeto: non sappiamo pensare ad altro che ad una guerra? Quante cose si possono fare invece? Perchè diplomazie, ONU, e qualunque altro strumento internazionale non sono stati messi in atto prima di pensare alla guerra?

Credo che non possiamo più aspettarci nulla da governi così corrotti ed impotenti di fronte ad ogni evento, bisognerebbe cominciare da subito a collegarci, ad organizzare un rivolgimento generale, mondiale, che unisca i popoli, le persone, che sappia mettere in gioco intelligenze ed energie per produrre una nuova realtà, rifiutando la guerra, dovremmo arrivare alle menti ed ai cuori dei soldati al servizio dei regimi, perchè rifiutino ogni uso contro i popoli, analizzare sperimentare proporre modi diversi di coinvolgimento e di economia, inventarci una globalizzazione dello scambio, dell'incontro tra differenze, una economia di vicinato, di prossimità, dove gli scambi avvengano fuori dalle catene delle multinazionali, dei grandi gruppi, ma per piccoli passi e piccole imprese che conservino la dimensione umana. Forse è utopia, forse è un lavoro lungo, lunghissimo, ma se aspettiamo ancora ad ogni defraglazione seguirà un'altra, ad un incidente un altro, e ci troveremo presto in un deserto di morte incapaci di reagire.

Nicoletta Crocella



Il giorno 21 marzo 2011 11:54, Valerio Gennaro <valerio.gennaro at istge.it> ha scritto:
Concordo! ottimo lavoro ed ottime domande puntuali che aiutano a capire perchè il nostro governo si muove. Così ed ora!

In particolare mi piacciono molto anche la domanda n. 3 e la numero 8.
La n. 3 ci fa capire a posteriori i nuovi errori che stiamo facendo applicando una vecchia soluzione; e la domanda n. 8 (le "soluzioni militari, affariste, leghiste e fasciste che spingono per occupare le "terre di altri" facendo "emigrare" le nostre truppe che poi creeranno rifugiati ed immigrati che respingeremo).

Aggiungerei brutalmente altre 3 semplici domande:
  • Perchè non è stato colpito Gheddafi anziche colpire a tappeto con bombardamenti aerei (immagino la precisione!) tutte le aree strategiche e le persone che capitano a tiro?
  • E' stato individuato chi stiamo ammazzando veramente con il NOSTRO bombardamento in Libia? (come al solito la popolazione civile: pro e contro Gheddafi !)
  • E' stato calcolato quanti sono gli anti Gheddafi che stiamo uccidendo con il nostro bombardamento a tappeto? (i morti non riusciamo a contarli con precisione nemmeno in Italia, figurarsi in Libia) 
salute!
valerioGE




At 21.50 19/03/2011, Claudio Pozzi wrote:
Mi associo a Tiziano nel fare i complimenti a tutto il gruppo genovese che saluto con affetto,
Claudio Pozzi
----- Original Message -----
From: tiziano cardosi
To: fermiamo-il-fuoco-atomico at googlegroups.com
Sent: Saturday, March 19, 2011 4:46 PM
Subject: [no fuoco atomico] Re: [semprecontroguerra] dieci domande

vorrei fare i miei complimenti a Norma e al suo gruppo: mentre io mi dissanguo in analisi difficili per mancanza di informazioni, i genovesi sono riusciti a mettere in risalto l'ipocrisia di chi copre, con la minuscola foglia di fico dell'"umanitario", la vergogna della guerra.
TC

Il 19/03/2011 16:03, norma ha scritto:
Invio "dieci domande" di persone, consapevoli di disporre di poche informazioni, ma tenacemente contrarie alle guerre  umanitarie

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1)      Perché solo ora la comunità internazionale si accorge che Gheddafi è a capo di un regime autoritario e liberticida? Chi sono gli insorti  libici, e chi rappresentano?

2)      perchè il governo italiano ha firmato un Trattato economico e militare con lo stato libico, e non lo ha disdetto con il necessario voto parlamentare?  Perchè l'Italia  ha venduto le armi alla Libia?

3)      Quali sono stati gli effetti dei più recenti interventi militari "umanitari"? (Kosovo, Iraq, Afghanistan….)

4) perchè il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha votato un documento generico che consente a chiunque di andare a bombardare la Libia con l'astensione di cinque paesi, fra cui la Germania e la Russia, anzichè inviare forze di interposizione a difesa della popolazione civile, ed osservatori incaricati di verificare la tregua comunicata il 18 marzo?

5)       Perché l’ONU schiera a difesa degli insorti paesi ex coloniali con grossi interessi economici in Libia; e perchè coinvolge la NATO e non paesi veramente “terzi” ed estranei al conflitto?

6)      Perché gli insorti libici provocano l’indignazione internazionale e l’intervento della NATO, mentre altri massacri (Palestina, Bahrein, Sudan) sono di serie B?
7)      Perché l’Arabia Saudita si è schierata a fianco degli insorti libici ma reprime ogni tentativo di democratizzazione nel proprio paese; ed  ha inviato soldati sauditi a reprimere le proteste in Bahrein (45 morti negli scorsi giorni)?

8)      Perché l’Italia respinge i barconi con i profughi, se ha a cuore le sorti delle vittime della guerra?

9)      Perché i sinceri difensori della nostra Costituzione non scendono in piazza a difendere l'art. 11 "L'Italia ripudia la guerra?

10)  Chi ha proposto Barack Obama per il premio Nobel per la pace?

I  pacifisti e le pacifiste che da dieci anni contestano  ogni mercoledì dalle 18 alle 19 la guerra "umanitaria" in Afghanistan sui gradini del palazzo ducale di Genova






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Nicoletta Crocella