Saviano: "poche centinaia di idioti", "cinquanta o cento imbecilli".
Le premesse del suo scritto sono falsità. Li ha letti i giornali? Ha
visto le foto e i servizi tv? Si è informato prima di scrivere
questa articolessa? Se non è capace di rispettare la regola prima
del giornalismo, attenersi ai fatti, torni a fare lo scrittore,
nessuno lo obbliga a fare il moralista tuttologo e fazioso che
mistifica la realtà. Se continua così, rischia di diventare il
"manchurian candidate" del centrosinistra più moderato e
reazionario. Perchè questa lettera agli studenti pare averla scritta
un mostruoso incrocio tra Alberoni, Violante e Pecchioli.
r.
Il 16/12/2010 23:00, Help To Change ha scritto:
Mi trovo pienamente d'accordo con Luigi.
Gli scontri di Roma hanno dimostrato solo che sul piano
della violenza, il sistema è sempre il più forte. Banale ma è
così. Saviano non ha fatto altro che evidenziarlo ancora una
volta.
I giovani...non mi sembra che oggi siano senza futuro!
Il futuro lo hanno nei loro cuori e nelle loro teste e
questo nessuno glielo porterà via. Questo futuro invece lo si
vuol far tacere. Lo si fa tacere nel parlamento,
nell'università, nella scuola, in famiglia. Hanno paura del
futuro dei giovani perché è un futuro che non gli appartiene.
Loro, i vecchi, sono ancora ancorati a logiche ottocentesche,
non importa, da che parte della barricata si trovino.
Questo è il momento dell'immaginazione, dell'intelligenza
connettiva, della creatività, del coraggio, della nonviolenza
e della "terrificante" anarchia giovanile.
Il resto è solo tristezza.
L'altro giorno a Roma abbiamo visto scene che sono piaciute
solo ai quei nostalgici dei settanta. Furono capaci solo di
regalarci gli anestetizzanti anni '80.
Per questo appoggio Luigi e Roberto.
Vito Correddu
Centro Studi Umanista Salvatore Puledda.
Il giorno 16 dicembre 2010 21:36,
Luigi Mochi Sismondi Ass. Chico Mendes <chicomendes at alice.it>
ha scritto:
Cara Nicoletta, non si
tratta di non riconoscere la violenza del potere,
mai come ora manifesta ed evidente, si tratta di
scegliere i mezzi di una necessaria insurrezione, io
credo che l'unico mezzo sia la lotta nonviolenta,
ripeto la lotta, non l'acquiscenza all'ingiustizia
ma la lotta dura con mezzi nonviolenti. Se sapremo
scegliere questa strada nessuno sarà senza futuro.
Ho 58 anni ma figli senza lavoro e con poche
speranze di trovarlo ma mai direi loro che non hanno
futuro, il futuro è nella nostra capacità di
lottare. L'alternativa non è tra la violenza e la
rassegnazione, ma scegliendo comunque la lotta tra
mezzi violenti con la certezza della sconfitta e
mezzi nonvilenti che possano trovare una strada di
condivisione di tutti.
Scusa la fretta della
risposta, comunque meglio qualsiasi tipo di lotta
della rassegnazione o del corteggiamento del potere,
Luigi (Ass. Chico
Mendes di Roma)
----- Original Message -----
Sent:
Thursday, December 16, 2010 8:46 PM
Subject: Re:
[pace] Lettera a Roberto Saviano (in risposta
alla sua lettera agli studenti)
A me la lettera di femminismo a sud è sembrata
molto bella, condivisibile, e spero che Saviano la
legga ed impari qualcosa, e non mi sembra tanto
un inno alla nonviolenza, ma alla nonviolenza di
chi subisce, mentre non vuol vedere la violenza
del potere...
Non riesco a capire come si riesca a guardare la
situazione con un simile filtro, per cui quello
che fa la polizia, che fa lo stato, che hanno
vergognosamente fatto i "nostri " rappresentanti
in parlamento , in tutto ciò non c'è violenza
contro tutte e tutti, in particolare contro la
vita ed il futuro? Come chiamiamo i giovani alla
nonviolenza?, senza riconoscere la violenza del
potere e proponendo se mai delle forme attive di
resistenza davvero non violente? Io credo che la
violenza sia funzionale al potere, e che questi
giovani o erano provocatori o semplicemente
persone incavolate che non hanno trovato altri
mezzi per far sentire il loro disagio: ma chi gli
da rappresentanza? chi gli offre dei mezzi
diversi? non sono certo le lettere di Saviano che
salveranno un paio di generazioni senza alcun
futuro che assistono impotenti allo scempio
quotidiano !
Nicoletta
Il giorno 16 dicembre
2010 17:43, Claudio Pozzi <clany at clany.it>
ha scritto:
Grazie Nada per aver messo il link
alla lettera di Saviano su Repubblica.
Sono andato a leggerla anche io, la
condivido in pieno mentre ovviamente non
condivido affatto la lettera di insulti
gratuita e, peraltro, anonima uscita sul
sito femminismo al sud.
La lettera di Saviano è un inno alla
nonviolenza, alla forza della verità,
delle parole che quelle sì possono
davvero sfondare i blocchi della polizia
e raggiungere non solo Piazza
Montecitorio ma propagarsi dovunque e
soprattutto nei cuori delle persone a
differenza delle pietre che ottengono
l'effetto contrario.
Ciao Claudio Pozzi
Sto utilizzando la versione gratuita di
SPAMfighter!
1956 messaggi contenenti spam sono stati
bloccati con successo.
Ottimizzate il vostro PC lento. Scansione
gratuita!
--
Nicoletta Crocella
--
Non Osiamo Perché Le Cose Sono Difficili; Le Cose Sono
Difficili Perché Non Osiamo. - Seneca
|