Re: [pace] Re: [pace] "La sofferta realtà della guerra"



LA "STRAGE DEGLI INNOCENTI" CHE SI TA PERPETRANDO IN AFGHANISTAN COME
IN IRAK COME IN PALESTINA A GAZA
RICOPRE DI VERGOGNA I GOVERNI OCCIDENTALI E ANCHE IL SISTEMA
INFORMATIVO CHE OSCURA LE NOTIZIE E FA PASSARE PER COMPLICI DEI
TERRORISTI LE MISSIONI UMANITARIE, QUELLE VERE , SENZA ARMI, CHE
PORTANO MEDICINE E ALIMENTI E LA SPERANZA DEI DIRITTI CHE SONO STATI
STRAPPATI!

ADELE DENTICE


Il 30 maggio 2010 07.46, Dante Bedini <bedinid at yahoo.it> ha scritto:
> a proposito: l'amministrazione comunale (non leghista) di Oderzo, in cui
> vivo e lavoro, ha da poco intitolato una via al concittadino Giovanni
> Pezzulo, militare ucciso in Afghanistan nel 2008. La cosa orribile è la
> frase scritta a piè cartello: "caduto mentre portava la pace"... I morti
> civili afghani ringraziano... Che schifo
> prof. Dante Bedini
> amico di Emergency
>
>
>
> ________________________________
> Da: Enrico Peyretti <e.pey at libero.it>
> A: R Risveglio 1 Popolare <info at risvegliopopolare.it>
> Cc: CS 00 Serenoregis <comunicazione at serenoregis.org>; monti pierangelo
> ivrea <pierangelo.monti at fastwebnet.it>
> Inviato: Ven 21 maggio 2010, 15:50:16
> Oggetto: [pace] "La sofferta realtà della guerra"
>
>     Spettabile Direttore,
> l'articolo non firmato "La sofferta realtà della guerra" ("Il Risveglio
> Popolare", settimanale diocesano, Ivrea, 21 maggio 2010, p. 3), sembra un
> bollettino dell'Ordinariato (cioè vescovado) militare (stpefacente
> ossimoro!), anche se nel titolo confessa che è guerra l'azione ufficialmente
> chiamata "di pace".
>     L'affermazione del vescovo militare che "il militare ha l'etica del
> dono" appare un acrobatico conformarsi alle logiche del mondo, dove la
> difesa del potere con la violenza armata viene chiamata difesa del diritto.
> Sappiamo tutti che la guerra non riduce ma alimenta il terrorismo, perché è
> della sua stessa natura. Sappiamo che solo il dialogo e la giustizia possono
> togliere il motivo a chi pratica il terrorismo. Sappiamo che nel confronto
> tra parti armate ogni mezzo diventa "lecito", e solo l'azione degli altri
> viene chiamata vile e la propria elogiata e persino benedetta.
>     Una parola cristiana di pietà per le vittime di quella logica dovrebbe
> indicare vie più giuste, non cieche come la via delle armi. Sono state
> proposte ma non seguite politiche di vero aiuto alle popolazioni implicate.
> Prevale la guerra metodica perché immense feroci speculazioni
> sull'affare-guerra, come sappiamo, si impongono anche sui governi
> democratici. Perché chi rappresenta la Chiesa non dice la verità,
> specialmente davanti ai morti, e preferisce concordare con le potenze?
>     Enrico Peyretti, Torino
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