Vita o morte



La resa dei conti tra capitale finanziario e umanità è agli atti finali. La massa sconfinata di capitale investito che come un vampiro assetato di sangue chiede la sua razione quotidiana di proifitto che lo soddisfi in modo sufficiente da non svalorizzarsi e quindi perire, vaga intorno al mondo alla ricerca impossibile di plusvalore con cui soddisfarsi. E più ne divora e cresce più ne ha bisogno. I risultati di questa disperata ricerca di profitto sono sotto gli occhi di tutti: crisi economica, disoccupazione, drastico calo del livello di vita, morte per fame, per malattia, per mancata assistenza, distruzione del territorio, ogm, distruzione di cultura, di diversità, impoverimento dei prodotti, produttività assurde, furto dell'acqua, dell'aria, della luce, guerre dappertutto e "falsi" veri terrorismi,ecc. ecc.Un piccolo esempio tratto da Sole24Ore: la massa dei soli titoli derivati (senza contare le azioni e titoli emessi su materie prime, aziende, banche, immobili, ecc) ammontano a 600.000 miliardi di $, dieci volte il PIL mondiale. Difronte a questa massa (parziale, ad esempio nel settore materie prime per ogni barile di petrolio reale sono emessi titoli per altri 1000 virtuali) i 750 miliardi di € che ci costeranno lacrime e sangue, appaiono semplicemente ridicoli! Difronte alla nostra morte assicurata (una ridotta vita di schiavi miserandi è peggio della morte) occorrono misure drastiche: statalizzazione delle banche centrali, riduzione delle banche private a filiali delle banche centrali, azzeramento di tutti i titoli, cds, cdo, che sono svincolati dall'economia reale, azzeramento di tutte le contrattazioni di materie prime e prodotti eccedenti le reali quantità disponibili, azzeramento dei debiti degli stati verso banche ed istituzioni finanziarie. L'esecuzione di queste misure richiedono semplici attività di polizia ed operazioni informatiche! Con una spesa molto limitata, molto meno della guerra in Afganistan, si otterrebbe un risultato strepitoso per tutta l'umanità.