Hai anche ragione, in ciò che dici qui, ti capisco. E' una
grande fatica capire e agire in questo marasma. Ma non credo che sia solo
l'economia a condizionare la politica. L'economia a sua volta è condizionata
dall'egoismo umano, distruttivo, antropofago. La radice di tutto è nel cuore
profondo.
Non è spiritualismo, questo, ma lotta al regno becero della
stupidità futile trionfante e utile ai mascalzoni peggiori. Con l'occhio alla
realtà concreta, cerchiamo anzitutto di "essere" umani e di vedere e riconoscere
tutto ciò che di umano c'è ancora sotto la cagnara indegna.
La politica è poco, è poca e povera cosa. Bisogna fare
politica, ma non è lì né speranza né disperazione. Io appoggio il meno peggio,
senza sognare: il mio sogno è molto al di là della politica. Sembra che la
politica decida, ma è decisa dal tipo di umanità che siamo e che sviluppiamo.
"La bellezza salverà il mondo". Forse bisogna soprattutto fare poesia, musica
bella, gentilezza, pensiero, e anche preghiera.
Diceva Capograssi (il filosofo del diritto) che i diritti
umani fondamentali sono amicizia, sorriso, speranza. Una politica un po' giusta
verrà di conseguenza.
Aiutiamoci tra noi, e che Dio ci aiuti. Ho fatto la mia
predica.... Scusami, ma ci credo, e spero ancora.
Ciao, Enrico
PS - Spariamo senza pietà tutti i "guai a voi" di Gesù (la
chiesa non lo fa coi potenti ipocriti, ma solo coi poveri peccatori) e veneriamo
in ginocchio le tracce di umanità che scopriamo negli umili. I potenti sono già
marci di paura. Non vedi che impazziscono?
----- Original Message -----
Sent: Friday, March 12, 2010 2:46
PM
Subject: Re: [pace] Le istituzioni sono
piu' importanti del centrosinistra.
Io non dico di spaccare tutto, dico che per fondare una
vera alternativa a questo regime dobbiamo avere una coscienza chiara
della situazione, anche negli aspetti più dolorosi. L'esercizio
dell'autocritica, una prassi copiata dai bolscevichi dalla
tradizione cristiana della confessione oggi è stata abbandonata, ma gli
effetti deleteri di questa "superbia" si vedono dappertutto. Noi
cristiani abbiamo un dovere "politico" più grande dei nostri amici atei,
perchè dovremmo avvarlerci del nostro patrimonio di umiltà e di
discernimento per separare il grano dalla pula e non farsi ingannare dai
falsi profeti. In primis ci vuole la consapevolezza che è l'economia
quella che determina la politica, e che devono essere riportati al
centro di ogni battaglia la concretezza dei diritti effettivi di vita di
tutte le persone: salario, lavoro, casa, educazione, figli, sanità,
acqua, luce, gas, cultura, tempo libero. Il passaggio obbligato è la
ripresa nelle nostre mani dello stato a cominciare dal ripristino del
sistema proporzionale puro, delle preferenze, della revocabilità in
qualsiasi momento degli eletti, e della nazionalizzazione delle banche
centrali e dei principali istituti finanziari, lo smantellamento delle
società multinazionali ed il rilancio della piccola impresa democratica.
E' urgente fare sciopero in appoggio al popolo greco, per impedire che
Berlusconi oggi e un Bersani-Papandreu domani ci gettino sul
lastrico!
--- Ven 12/3/10, Enrico Peyretti
<e.pey at libero.it> ha scritto:
Da: Enrico Peyretti
<e.pey at libero.it> Oggetto: Re: [pace] Le istituzioni sono
piu' importanti del centrosinistra. A: "lista Peacelink Pace"
<pace at peacelink.it> Cc: "dellacorte lorenzo"
<l_coortis at yahoo.it> Data: Venerdì 12 marzo 2010,
13:21
Mio modesto parere:
1) Hai ragione, purtroppo. Dunque difendiamo coi
denti la Costituzione.
2) Se pensi: "non c'è niente da fare, o spaccare
tutto", hai torto.
La politica, la storia, la vita, sono fatte di
piccole cose parziali, anche contraddittorie. Ma possono essere
mattoncini per costruire, alla bell'e meglio. L'ideale è sempre
all'orizzonte. Bisogna sempre guardarlo e dirlo. L'unico modo per
avvicinarvisi è la pazienza della gradualità imperfetta. Non andare
indietro e non demolire è già procedere. Non è esaltante, ma è giusto.
Senza mai rinunciare a denunciare le canagliate.
Scusa l'ovvietà di queste cose, che tendiamo a
dimenticare.
Ciao, Enrico
----- Original Message -----
Sent: Friday, March 12, 2010
12:00 PM
Subject: R: [pace] Le
istituzioni sono piu' importanti del centrosinistra.
La parola "istituzioni" è troppo generica: la
costituzione italiana del 1948, già mai integralmente
applicata, è stata stravolta e modificata dal colpo di stato
bianco che è avvenuto con lo stragismo e mani pulite, i cui
effetti sono stati l'annientamento dei partiti a base popolare
e l'eliminazione del sistema proporzionale puro, la resa
sindacale a Confindustria. In parole povere l'applicazione
integrale del progetto P2. Lo stesso PCI ha proceduto
all'autoliquidazione della sua struttura popolare: abolizione
delle cellule e delle sezioni e la loro trasformazione in
organi passivi di propaganda, abolizione del centralismo
democratico e trasformazione del partito in club borghese con
cambiamento del nome e dei simboli. Oggi abbiamo una
caricatura della democrazia dove sono state abolite anche le
preferenze: la politica è diventata una attività
professionale, pagata dai centri del potere finanziario, per
gestire il consenso ed evitare "disturbi al manovratore": la
necessità di alternare una destra ed una sinistra fa parte del
teatrino per dare almeno una parvenza di somiglianza con il
passato! La scelta di presentare Berlusconi oggi o Bersani
domani è legata alla necessità di applicare o meno leggi
antipopolari, come ora in Grecia il lavoro sporco è lasciato
nelle mani di kapò Papandreu. La destra la conosciamo, ma
troppi dimenticano che il precariato, lo smantellamento dei
servizi statali, l'abolizione della scala mobile sono stati
tutti regali della sedicente "sinistra":per finire due
regalini di Bersani e del governo Brodi: la tassa sul lavoro
dipendente, l'IRAP, che spinge le aziende a licenziare, e
quella di Bersani sugli interessi passivi che promuopve il
fallimento della piccola industria a favore delle
multinazionali!
--- Ven 12/3/10, marco palombo
<elbano9 at yahoo.it> ha scritto:
Da:
marco palombo <elbano9 at yahoo.it> Oggetto: [pace] Le
istituzioni sono piu' importanti del centrosinistra. A:
pace at peacelink.it, perunaltratoscana at googlegroups.com,
semprecontrolaguerra at googlegroups.com,
eco-fem-nonviolenta at lists.unbit.it Data: Venerdì 12 marzo
2010, 06:07
Volevo intervenire sull' argomento con calma
sabato o domenica ma la lettura della Repubblica di
oggi venerdi' 12 marzo (in questo momento sono a Roma
e il giornale mi viene portato a casa da una agenzia
la mattina alle 5) mi ha spinto a intervenire
velocemente. La Repubblica dice "rotti gli steccati
tra popolo viola e centrosinistra, tutti in piazza
uniti senza attaccare Napolitano, vinceremo le
elezioni ".
No, le istituzioni sono piu' importanti del
centrosinistra.
So che il potere mediatico di Berlusca ma anche
del centrosinistra
(partiti,sindacati,amministrazioni,DeBenedetti ,che
non e' solo Repubblica) e' quasi totale ma pongo
questo tema. Si, lo pongo solo a qualche decina
di persone ma pensanti e indipendenti.A questo ora
devo prepararmi ad uscire e riporto solo un
mio piccolo commento inviato ad un blog. Ma l'
argomento e' serio, meriterebbe l' attenzione di molte
piu' persone.
Le istituzioni sono piu' importanti
del centrosinistra.
Estraneo al
centrosinistra. Vigile verso la deriva
autoritaria di Berlusconi.
L' attuale
deriva autoritaria di Berlusconi mi preoccupa.
Non e' iniziata ora e il personaggio e'
prepotente da sempre. Ma in questo momento vuole
utilizzare tutto il suo potere politico (anzi
vuole utilizzare piu' potere di quello concesso
ad un presidente del Consiglio) e mediatico
(questo lo ha grazie a Craxi e all' attuale
centrosinistra) per evitare che comportamenti
suoi e della sua corte siano giudicati secondo
le leggi della nostra repubblica. Il
centrosinistra ha reagito, ma la situazione, che
e' abbastanza indecifrabile, non mi piace.
Sembra obbligatorio scegliere tra due sole
alternative: essere indifferenti verso le
prepotenze di B. o se, vigili e dissidenti,
indossare la maglietta del centrosinistra o
quella viola, il cui leader pero' va ai vertici
del centrosinistra ed e' appoggiato dalla stampa
del centrosinistra. Sicuramente non sono il
solo a vivere con disagio questa situazione,
difficile pero' capire le dimensioni di quest'
area estranea al centrosinistra ma che vorrebbe
anche mobilitarsi contro i rischi, abbastanza
preoccupanti anche se indecifrabili, di questa
deriva autoritaria. Questo segmento di
opinione pubblica e' formato da persone che
hanno posizioni diverse su temi di fondo dal
centro sin. ma anche da persone che non
approvano il modo di far politica del centro
sin.. Mi piacerebbe diventasse
visibile. | |
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