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Re: [pace] La logica zoppa di Napolitano.Utile leggere integralmente la sua versione e il testo del decreto.
- Subject: Re: [pace] La logica zoppa di Napolitano.Utile leggere integralmente la sua versione e il testo del decreto.
- From: Gualtiero Via <gualtierov2000 at yahoo.it>
- Date: Sun, 7 Mar 2010 21:08:36 +0000 (GMT)
sottoscrivo totalmente quanto segue
<<Poiché nessuno può obbligare Napolitano a firmare, continuo a non capire perché firmare sia il male minore, se non per la paura di essere attaccato politicamente e mediaticamente (quindi si sceglie il male minore personale anzichè quello collettivo?).>>
Gualtiero Via
«Una volta furono gli Ebrei a conoscere la ”diaspora”. Vennero dispersi, cacciati dal medio oriente e dispersi per il mondo; adesso sono invece i Palestinesi. Ebbene io affermo ancora una volta che i Palestinesi hanno diritto sacrosanto a una patria ed a una terra come l’hanno avuta gli Israeliti».
Sandro Pertini, dal Messaggio di fine anno in diretta TV in qualità di Presidente della Repubblica, 31 dicembre del 1983
--- Dom 7/3/10, lorenzo_galbiati <lorenz.news at tele2.it> ha scritto:
> Da: lorenzo_galbiati <lorenz.news at tele2.it>
> Oggetto: Re: [pace] La logica zoppa di Napolitano.Utile leggere integralmente la sua versione e il testo del decreto.
> A: pace at peacelink.it, eco-fem-nonviolenta at groups.com
> Cc: "palombo marco" <elbano9 at yahoo.it>
> Data: Domenica 7 marzo 2010, 18:35
>
>
>
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>
>
>
>
> Poiché nessuno può
> obbligare Napolitano a firmare,
> continuo a non capire perché firmare sia il male
> minore, se non per la
> paura di essere attaccato politicamente e mediaticamente
> (quindi si sceglie il
> male minore personale anzichè quello collettivo?). Proprio
> non capisco
> come possa esser considerato male minore il far
> venir meno del
> rispetto delle regole della democrazia.
> A Zagrebelsky io oppongo
> il ragionamento, molto più
> lineare di Imposimato:
>
>
> Leggere anche Imposimato
> sulla firma di
> Napolitano:
>
>
> IL GIUDIZIO DI FERDINANDO
> IMPOSIMATO
>
> Ferdinanado Imposimato su Facebook 6 marzo 2010
> ore
> 18.48:
>
> Interpretazione della legge elettorale
>
> Il decreto stravolge
> le regole non le interpreta.
>
> Il decreto ("salva-lista" n.29 del 5 marzo
> 2010) stravolge le regole non le interpreta. In claris non
> fit interpretatio. La
> legge chiara non richiede interpretazione, specie da chi è
> parte in causa, come
> il governo.
>
> In questo caso la legge elettorale vigente era chiara:
> poneva un termine perentorio per la consegna delle liste;
> tale termine è stato
> violato. A mio sommesso avviso, il Presidente della
> Repubblica non poteva
> firmare il decreto, che non spiega ma introduce una nuova
> regola, stravolgendo,
> a vantaggio di una parte, quella esistente: la nuova regola
> è che la presenza di
> una persona nell'ufficio elettorale equivale a consegna
> della lista elettorale.
> Un assurdo : si viola la legge attraverso un'altra
> legge che introduce una
> regola sbagliata. Questo significa cambiare le regole del
> gioco, mentre la
> partita è in corso. Ciò non è ammissibile. Chi detiene
> il potere cerca di
> mantenerlo violando le regole . Non c'è più
> alternanza. Di qui la dittatura.
>
>
> L’essenza delle libertà civili consiste nel diritto di
> ogni uomo di
> rivendicare la protezione delle leggi, tra cui la legge
> elettorale. La libertà
> nelle democrazie tende a proteggere il cittadino
> dall’oppressione attraverso le
> leggi. La certezza del diritto viene meno perché il
> continuo mutamento dello
> stato delle leggi rende i comandi poco affidabili. Le
> leggi, come il decreto
> emanato, sono sempre più settoriali e parziali, favorendo
> alcuni e danneggiando
> tutti gli altri. Rousseau affermava che la libertà «è
> fondata dalla legge e
> nella legge». «Nessuno di voi è così poco illuminato da
> non sapere che là dove
> viene meno il vigore delle leggi , non vi può essere né
> sicurezza né libertà per
> nessuno». E concludeva: «La libertà segue sempre la
> sorte delle leggi
> fondamentali, essa regna e perisce con queste; nulla mi è
> noto con maggiore
> certezza». Il punto essenziale è questo: siamo liberi
> quando obbediamo a leggi
> generali e uguali per tutti e non a leggi personali
> cambiate dai governanti-
> padroni per i loro comodi. Una democrazia «senza quella
> autolimitazione che è il
> principio di legalità si autodistrugge». In questo caso
> si è creato un vantaggio
> non giustificato a favore di un partito che non ha
> rispettato il termine,
> rispetto ad altri partiti che lo hanno rispettato.
>
>
> Il giudice del
> TAR che deve applicare il decreto dovrebbe sollevare la
> questione di
> Costituzionalità per violazione del principio che la legge
> è uguale per tutti
> (art 3). Noi confidiamo che lo faccia.
>
> Ferdinanado
> Imposimato
>
>
>
>
> ----- Original Message
> -----
> From:
> Enrico Peyretti
>
> To: pace at peacelink.it
> ; eco-fem-nonviolenta at groups.com
>
>
> Cc: palombo marco ;
> Galbiati
> Lorenzo
> Sent: Sunday, March
> 07, 2010 5:15
> PM
> Subject: Re: [pace]
> La logica zoppa di
> Napolitano.Utile leggere integralmente la sua versione e
> il testo del
> decreto.
>
>
> Credo che non sia possibile dare
> giudizi così sicuri. Vedo
> che attaccare Napolitano significa favorire le mire
> peggiori di Berlusconi. Di
> Pietro ha buone ragioni, e muove anche il PD, ma le
> accuse estreme a
> Napolitano dove portano? Pensaci. Anche lui fa del
> populismo ("diciannovismo"
> dice addirittura De Giovanni, vedi allegato), che non è
> popolo democratico.
> Sembra di capire che Napolitano abbia fatto il possibile,
> il "male minore",
> come dice Fini. Ricordiamoci che ha rifiutato, la sera
> prima, il primo
> decreto che B. voleva. Non è servo di B. C'è chi
> non vuole il male minore, e
> per lo più ottiene il male maggiore. Dubito che una
> maggioranza popolare
> avrebbe sostenuto Napolitano.
> Stiamo attenti. Leggere e rileggere
> Zagrebelsky.
> Ciao, Enrico
>
>
>
>
>
> ----- Original Message
> -----
> From:
> lorenzo_galbiati
>
> To: pace at peacelink.it
> ; eco-fem-nonviolenta at groups.com
>
>
> Cc: palombo marco
>
> Sent: Sunday,
> March 07, 2010 3:15
> PM
> Subject: Re:
> [pace] La logica zoppa di
> Napolitano.Utile leggere integralmente la sua versione
> e il testo del
> decreto.
>
>
> Non sono d'accordo
> Enrico, hai accennato tu
> stesso a Scalfaro, un uomo che non firmò il decreto
> del colpo di spugna di
> tangentopoli, che non sciolse il Parlamento dopo la
> caduta del primo governo
> Berlusconi, mettendo Dini a capo di un nuovo
> governo, e che non firmò
> altri importanti decreti a tempo record ch servivano
> solo a Berlusconi come
> invece hanno fatto Ciampi e Napolitano.
> E infatti ricordiamo
> la campagna giornalistica
> e televisiva della Fininvest contro Scalfaro, che è
> proseguita fino a oggi,
> tanto che Scalfaro è ritenuto dalle destre il peggior
> presidente della
> Repubblica.
> Non possiamo dire che
> Napolitano abbia fatto
> tutto il possibile, non possiamo dirlo nel modo più
> assoluto, sè fatto
> intimidire dimostrandosi un debole che soccombe alle
> minacce di chi vuole
> espropriare il Paese delle sue istituzioni di garanzia
> per farlo proprio, ed
> è giusto che chi occupa la posizione di
> Napolitano sia il primo a
> volersi e doversi opporre.
> Difendere Napolitano
> significa proclamarsi
> sudditi di Berlusconi, legittimare il suo operato,
> consacrarlo come
> dittatore contro cui non è possibile fare opposizione,
> accettarlo punto e
> basta. Ma non siamo ancora in questa situazione. Anzi,
> dipende da noi
> decidere se opporsi a questo malcostume, o diventare
> complici: Di Pietro e
> il Popolo viola più degli altri dimostrano che ci sono
> spazi per opporsi e
> che se Napolitano avesse rifiutato la firma sarebbe
> stato non solo
> contestato da una parte delle piazza e attaccato dai
> giornali, ma sarebbe
> stato anche difeso da un'altra parte della piazza,
> e di certo da giornali
> come Repubblica.
> Quindi, cosa vogliamo
> fare, diventare sudditi o
> resistere?
> Lorenzo
>
>
>
>
>
> ----- Original Message -----
>
> From:
> Enrico Peyretti
>
> To: lista Peacelink
> Pace ; eco-fem-nonviolenta at groups.com
>
>
> Cc: palombo marco
>
> Sent: Sunday,
> March 07, 2010 12:50
> PM
> Subject: Re:
> [pace] La logica zoppa
> di Napolitano.Utile leggere integralmente la sua
> versione e il testo del
> decreto.
>
>
>
>
> Leggi Zagrebelsky su Repubblica di oggi p. 9, e
> poi
> guarda la notiziaccia sottostante, dal Messaggero di
> ieri sabato 6,
> che è credibile, perché si sa che B.
> maltrattò Scalfaro allo stesso
> modo al tempo del ribaltone. E' un indegno. Ha
> come sola legge la sua
> volontà (e la sua paura). Attaccare Napolitano,
> che ha fatto il
> possibile, è favorire B. Sveglia Italia!
> Ciao, Enrico
>
> ***
> Secondo quanto pubblicato stamane dal giornale
> romano
> Il Messaggero, il presidente del Consiglio, durante
> l'incontro avvenuto al
> Quirinale, avrebbe minacciato il Capo dello Stato
> Giorgio
> Napolitano: "Ti scateno la piazza
> contro" e poi "la tua firma non
> è indispensabile, vado avanti da solo". Lo
> stesso Napolitano ha parlato di
> un "clima teso" nel primo
> incontro con Silvio
> Berlusconi avvenuto giovedì. E poi sempre
> il Capo dello Stato :
> "La vicenda è stata molto spinosa, fonte di
> gravi contrasti e divisioni, e
> ha messo in evidenza l'acuirsi non solo di
> tensioni politiche, ma di serie
> tensioni istituzionali." Solo il quotidiano
> della capitale ha rivelato
> questo presunto retroscena relativo ai colloqui tra
> Berlusconi e
> l'inquilino del Quirinale. Al
> momento il Messaggero non
> ha dato notizie di alcuna smentita.
> ***
>
> ----- Original
> Message -----
> From:
> marco
> palombo
> To: pace at peacelink.it
> ; eco-fem-nonviolenta at groups.com
>
>
> Sent: Sunday,
> March 07, 2010 9:40
> AM
> Subject:
> [pace] La logica zoppa di
> Napolitano.Utile leggere integralmente la sua
> versione e il testo del
> decreto.
>
>
>
> Credo che in
> questo momento sia utile
> leggere e diffondere sia il testo integrale del
> decreto, che in queso
> momento non sono riuscito a scaricare probabilmente
> per troppi accessi ,
> sia la spiegazione ufficiale che Napolitano da'
> sul sito del Quirinale.
> E' bene che legga chi ha competenze giuridiche
> e chi non le ha. Io non
> le ho, ma un po' di logica l' ho
> studiata, il testo del decreto e
> la versione di Napolitano mi sembrano
> insensati e penso che questo
> giudizio possa essere condiviso da tutti. La legge
> e' uguale per tutti
> ?Se questo e' vero nessuno puo' avere
> piu' diritti di altri.Se in gara
> di appalto si presentano una ditta piccola, ma con
> tutti i requisiti
> necessari, e una grande, magari prestigiosa,che
> magari ha fatto cose
> eccezionali,ma quest' ultima non si presenta
> entro i termini o non porta
> la documentazione necessaria, si cambia, DOPO LA
> SCADENZA DEI TERMINI,
> le regole ? Il decreto viene definito
> interpretativo ma Napolitano
> dichiara ufficialmente che la motivazione e'
> fare presentare le liste
> del partito del presidente del consiglio. Ricordo
> che in altre regioni
> altre liste sono state escluse per gli stessi
> motivi e il decreto in
> alcune sue parti e' valido solo per le regioni
> che interessano le liste
> del partito del presidente del consiglio.La legge
> e' uguale per tutti.
> si o no? Credo proprio che non sia necessaria la
> conoscenza del diritto
> costituzionale per affermare che Napolitano non
> doveva
> firmare.
> Il Presidente Napolitano
> risponde ai
> cittadini
>
> Signor Presidente della Repubblica,
> le chiedo di non firmare il
> decreto interpretativo proposto dal governo in
> quanto in un paese
> democratico le regole non possono essere cambiate
> in corso d'opera e a
> piacimento del governo, ma devono essere rispettate
> da tutte le
> componenti politiche e sociali per la loro
> importanza per la democrazia
> e la vita sociale dei cittadini italiani.
> Confidando nella sua
> serenità e capacità di giudizio per il bene del
> Paese e nel suo alto
> rispetto per la nostra Costituzione.
> Cordiali
> saluti
> Alessandro Magni
> Signor Presidente Napolitano,
> sono a chiederle di fare tutto
> quello che lei può per lasciarci la possibilità
> di votare in Lombardia
> chi riteniamo che ci possa rappresentare. Se così
> non fosse, sarebbe un
> grave attentato al diritto di voto.
> In fede
> M. Cristina
> Varenna
> Egregio signor Magni, gentile signora
> Varenna,
> ho letto con
> attenzione le vostre lettere e desidero, vostro
> tramite, rispondere con
> sincera considerazione per tutte le opinioni dei
> tanti cittadini che in
> queste ore mi hanno scritto.
> Il problema da risolvere era, da
> qualche giorno, quello di garantire che si andasse
> dovunque alle
> elezioni regionali con la piena partecipazione dei
> diversi schieramenti
> politici. Non era sostenibile che potessero non
> parteciparvi nella più
> grande regione italiana il candidato presidente e
> la lista del maggior
> partito politico di governo, per gli errori nella
> presentazione della
> lista contestati dall'ufficio competente
> costituito presso la corte
> d'appello di Milano. Erano in gioco due
> interessi o "beni" entrambi
> meritevoli di tutela: il rispetto delle norme e
> delle procedure previste
> dalla legge e il diritto dei cittadini di scegliere
> col voto tra
> programmi e schieramenti alternativi. Non si può
> negare che si tratti di
> "beni" egualmente preziosi nel nostro
> Stato di diritto e democratico.
>
> Si era nei giorni scorsi espressa
> preoccupazione anche
> da parte dei maggiori esponenti
> dell'opposizione, che avevano dichiarato
> di non voler vincere - neppure in Lombardia -
> "per abbandono
> dell'avversario" o "a tavolino".
> E si era anche da più parti parlato
> della necessità di una "soluzione
> politica": senza peraltro chiarire in
> che senso ciò andasse inteso. Una soluzione che
> fosse cioè "frutto di un
> accordo", concordata tra maggioranza e
> opposizioni?
> Ora sarebbe stato
> certamente opportuno ricercare un tale accordo,
> andandosi al di là delle
> polemiche su errori e responsabilità dei
> presentatori delle liste non
> ammesse e sui fondamenti delle decisioni prese
> dagli uffici elettorali
> pronunciatisi in materia. In realtà, sappiamo
> quanto risultino difficili
> accordi tra governo, maggioranza e opposizioni
> anche in casi
> particolarmente delicati come questo e ancor più
> in clima elettorale:
> difficili per tendenze all'autosufficienza e
> scelte unilaterali da una
> parte, e per diffidenze di fondo e indisponibilità
> dall'altra
> parte.
> Ma in ogni caso - questo è il punto che mi preme
> sottolineare
> - la "soluzione politica", ovvero
> l'intesa tra gli schieramenti
> politici, avrebbe pur sempre dovuto tradursi in
> soluzione normativa, in
> un provvedimento legislativo che intervenisse
> tempestivamente per
> consentire lo svolgimento delle elezioni regionali
> con la piena
> partecipazione dei principali contendenti. E i
> tempi si erano a tal
> punto ristretti - dopo i già intervenuti
> pronunciamenti delle Corti di
> appello di Roma e Milano - che quel provvedimento
> non poteva che essere
> un decreto legge.
> Diversamente dalla bozza di decreto
> prospettatami dal Governo in un teso incontro
> giovedì sera, il testo
> successivamente elaborato dal Ministero
> dell'interno e dalla Presidenza
> del consiglio dei ministri non ha presentato a mio
> avviso evidenti vizi
> di incostituzionalità. Né si è indicata da
> nessuna parte politica quale
> altra soluzione - comunque inevitabilmente
> legislativa - potesse essere
> ancora più esente da vizi e dubbi di quella
> natura.
> La vicenda è
> stata molto spinosa, fonte di gravi contrasti e
> divisioni, e ha messo in
> evidenza l'acuirsi non solo di tensioni
> politiche, ma di serie tensioni
> istituzionali. E' bene che tutti se ne rendano
> conto. Io sono deciso a
> tenere ferma una linea di indipendente e imparziale
> svolgimento del
> ruolo, e di rigoroso esercizio delle prerogative,
> che la Costituzione
> attribuisce al Presidente della Repubblica, nei
> limiti segnati dalla
> stessa Carta e in spirito di leale cooperazione
> istituzionale. Un
> effettivo senso di responsabilità dovrebbe
> consigliare a tutti i
> soggetti politici e istituzionali di non rivolgersi
> al Capo dello Stato
> con aspettative e pretese improprie, e a chi
> governa di rispettarne
> costantemente le funzioni e i poteri.
> Cordialmente
> Giorgio
> Napolitano
>
>
>
>
> Allegato Rimosso
>
- References:
- Re: [pace] La logica zoppa di Napolitano.Utile leggere integralmente la sua versione e il testo del decreto.
- From: "lorenzo_galbiati" <lorenz.news at tele2.it>
- Re: [pace] La logica zoppa di Napolitano.Utile leggere integralmente la sua versione e il testo del decreto.
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