decreto novità



Stefano Ceccanti, costituzionalista, senatore PD,
sabato 6 marzo, ore 0,08:
<<Prima di oggi francamente non avevo mai da nessuno parte letto di "decreti interpretativi".
In diritto si può innovare e le leggi di interpretazione autentica esistono, ma la Corte costituzionale le ha sempre ammesse con molti limiti, ultimo caso, se non sbaglio nella sentenza 274/2006 dove ricorda " la norma che deriva dalla legge di “interpretazione autentica” non può ritenersi irragionevole ove si limiti ad assegnare alla disposizione interpretata un significato già in essa contenuto, riconoscibile come «una delle possibili letture del testo originario"

Ora, con tutto il rispetto per il Presidente della Repubblica, e al di là del caso Formigoni che sembrava risolubile dal Tar senza decreto, dire che bastava essere dentro in Tribunale e far presentare le liste lunedì prossimo era una norma ricompresa nelle letture possibili del testo del 1968? Questo è un decreto-provvedimento con nomi e cognomi, di interpretativo c'è poco o nulla. Si potrà pertanto aggiornare la nota frase di Giovanni Giolitti: le leggi per i nemici si applicano, per gli amici si varano decreti provvedimento chiamandoli interpretativi. Questo lo devo dire con amarezza per coscienza professionale e civile, a prescindere dall'opportunità e dalla collocazione politica.>>