Re: [pace] il ribelle alla legge



Parole sacrosante, quelle di Enrico Peyretti e di Paolo!
Isabella Horn, attivista della Fucina per la Nonviolenza, sezione fiorentina del Movimento Nonviolento
----- Original Message -----
Sent: Sunday, November 01, 2009 8:37 AM
Subject: RE: [pace] il ribelle alla legge

Si: deve essere denunciato, ma non solo: deve essere processato! E' assurdo che l'opinione pubblica, ma anche tutti gli organi costituzionali non si sollevino contro una tale prepotenza: se non ci sono i mezzi per intervenire in tal senso, la giustizia italiana è carente.
Paolo Bertagnolli 
 

From: e.pey at libero.it
To: pace at peacelink.it; paxchristi at yahoogroups.com; nonviolenti at liste.retelilliput.org; mir-riconciliazione at yahoogroups.com; lista123lm at gmail.com; glt-nonviolenza at liste.retelilliput.org; eco-fem-nonviolenta at lists.unbit.it; costellazione at sinistracristiana.net; ml-beati at beati.org; sullasoglia at yahoogroups.com; info at alteracultura.org
Date: Sun, 1 Nov 2009 08:29:33 +0100
Subject: [pace] il ribelle alla legge

Nel libro di Vespa, Berlusconi dichiara che non si dimetterebbe neppure se condannato.
Un cittadino che rifiuti preventivamente una sentenza se non gli dà ragione, come si qualifica? 
Commette con ciò stesso un reato?
E' un eversore della legalità?
E' corruttore civile perché istiga palesemente - specialmente se è in posizione di speciale responsabilità e visibilità - alla illegalità?
Si pone al di sopra delle legge perché è un potente di fatto?
Pretende di far valere un relativo consenso politico per sottrarsi di prepotenza alla legge penale uguale per tutti?
Non ha questa dichiarazione, ispirata a una concezione assolutistica del potere, la massima gravità anti-costituzionale?
L'autore di una simile dichiarazione non deve essere denunciato alla magistratura e all'opinione democratica?
Enrico Peyretti, Torino


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