07/04/2009 - Giornata Internazionale dell’ONU per il genocidio in Rwanda
- Subject: 07/04/2009 - Giornata Internazionale dell’ONU per il genocidio in Rwanda
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- Date: Sat, 28 Mar 2009 02:18:49 +0000 (GMT)
Giornata Internazionale dell’ONU per il genocidio in Rwanda Roma, Martedì 7 Aprile 2009 Fiaccolata in Piazza Farnese Ore16.30 Al Teatro Piccolo Eliseo Evento a partire Ore 18.00 PROGRAMMA 18.00-18.30: Breve discorso di apertura e presentazione degli ospiti a cura del Presidente dell’Associazione Bene Rwanda Françoise Kankindi
18.30-19.30: Performance “Silence for Rwanda” memoria di un genocidio, di e con Niccolò Rinaldi Segretario Generale aggiunto al Parlamento Europeo, dal libro "L'invenzione dell'Africa - un viaggio, un dizionario“; video e musica di Claudio Boncompagni; Marie Delfino, Beatrice Santini: voce; Luca Becorpi: clarinetti; Elvira Muratore: violoncello; Alessandro Moretti: fisarmonica.
19.30-20.30: Video sul tema del premio Nobel Dario Fo e la Signora Franca Rame
20.30-21.00: Poesia di Lance Hanson poeta americano cheyenne, autore dell'inedito “Years ago homeless in a San Francisco rainstorm", ispirato a “Se questo è un uomo" di Primo Levi.
21.00-22.00: Testimonianza di Yolande Mukagasana, sopravvissuta al genocidio, autrice del libro “La morte non mi ha voluto” e vincitrice della “Menzione Onorevole” dell’UNESCO per l’educazione alla pace. La scrittrice risponderà, insieme ad altri superstiti, alle domande del pubblico
LA STORIA Nell’estate del 1994, mentre l’attenzione mediatica internazionale era concentrata sui mondiali di calcio negli Stati Uniti, in Rwanda si consumava una delle più grandi tragedie della storia moderna: nel giro di tre mesi, tra il 6 aprile e il 19 luglio 1994 circa un milione di Rwandesi sono stati uccisi nel genocidio dei Tutsi e nello sterminio degli Hutu moderati. Un omicidio ogni dieci secondi avveniva sotto gli occhi della comunità internazionale che ignorò le richieste d’aiuto del Generale Romeo Dallaire, comandante della missione di pace dell’Onu. La maggior parte degli organi d’informazione riferiva di “scontri tribali tra selvaggi”. La realtà era complessa, aveva a che vedere principalmente con la complessità dell’eredità post-coloniale. Già nel 1959, nel ‘63, nel ’73, nel ’90 e nel ’92 la popolazione Tutsi era stata vittima di persecuzioni e massacri organizzati da regimi che forzarono successivamente una gran parte della popolazione all’esilio. Indagare le cause scatenanti di un genocidio, i sistemi di occultamento, il ruolo dei media e delle organizzazioni internazionali governative e non, servirà a comprendere, attraverso il caso del Rwanda, genesi e meccanismi che rischiano di ripetersi nel continente africano e nel mondo. Il genocidio dei Rwandesi Tutsi costituisce un evento di primaria rilevanza nel panorama storico del Novecento. Purtroppo però, silenzio, abbandono dei sopravvissuti e negazionismo in parte continuano ancora. L’Associazione Bene-Rwanda vuole offrire un contributo di conoscenza all’opinione pubblica internazionale e testimoniare che si oppone alla “cultura del genocidio”. E’ inoltre orgogliosa di organizzare eventi culturali di impegno civico come cittadini del mondo con partner quali scrittori, giornalisti, artisti, esponenti della politica e della cultura internazionali. |
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