Vice Presidente del Parlamento Europeo
"Israele non è al di
sopra delle leggi"
Il Parlamento Europeo sospende il voto sul
potenziamento delle relazioni con Israele
Il Parlamento
Europeo rinvia il voto sulla proposta di Commissione e Consiglio per
l'avvio del protocollo di cooperazione tra Israele e UE e sui principi generali della partecipazione di
Israele nei programmi comunitari, che avrebbe dovuto tenersi
domani a Bruxelles.
Un voto che avrebbe rappresentato un passo
importante nel processo del potenziamento dei rapporti tra UE e
Israele, come richiesto anche dal ministro degli esteri
israeliano, Tzipi Livni nel corso della sua audizione alla Commissione
Esteri del PE, nel quadro del Protocollo
per l'Accordo di Associazione tra Ue e Israele.
Ma il Parlamento si
è espresso in modo diverso: 194 Deputati
contro 173 hanno chiesto di posporre il voto ad una data ancora da
definire su richiesta del gruppo GUE/NGL e dei Verdi con
l'accordo di Socialisti, parte dei
Liberali e qualche popolare.
"E' tempo che il
governo israeliano non si consideri al di sopra della legalità ed inizi
a rispettarla, a cominciare dal blocco degli insediamenti e dalla fine
dell'assedio a Gaza. Fino a quando questi segnali non verranno dati
dal governo israeliano il Parlamento Europeo non è disposto a votare"
ha dichiarato Luisa Morgantini, Vice presidente del Parlamento Europeo.
"Si tratta di un
messaggio politico importante che non vuole essere un segnale contro
Israele, ma vuole fare assumere la responsabilità ai dirigenti
Israeliani affinché i negoziati tra palestinesi ed israeliani siano
efficaci e possano davvero vedere una soluzione pacifica nella
sicurezza dei due popoli.
Un segnale che
rappresenta anche un monito al Consiglio dei Ministri UE ed alla
Commissione Europea affinché pressioni siano fatte su Israele per
fermare i coloni e la colonizzazione dei territori occupati del '67.
Ma questo voto è
anche un segnale di speranza per i Palestinesi, affinché sappiano
che il Parlamento Europeo, non è sordo alle sofferenze della
popolazione di Gaza e della West Bank e che intende non solo deplorare
ma fare atti concreti affinché la legalità internazionale e il rispetto
dei diritti umani vengano rispettati da tutti.
E' anche una
risposta alla richiesta del Primo Ministro Salam Fayyad, che aveva
lanciato un appello all'Unione Europea per non potenziare i rapporti
con Israele visto che dopo Annapolis non vi sono stati miglioramenti,
né la fine dei blocchi né il congelamento delle colonie; e anche una
risposta alla società civile palestinese e alle Ong che hanno inviato
lettere ai Parlamentari Europei.
Infine questo voto
è un fatto positivo anche per noi europei, che dimostriamo a noi stessi
e al mondo che il rispetto dei diritti umani e la ricerca della
giustizia non sono solo astratte dichiarazioni di principio" ha
concluso Luisa Morgantini.
Per informazioni : Luisa Morgantini, 0039 348 39
21 465 o 0039 06 69 95 02 17; luisa.morgantini@europarl.europa.eu;
www.luisamorgantini.net