notizie dai Territori - La madre della bonta'



A seguire la testimonianza di una volontaria italiana sulla demolizione
delle case di un villaggio palestinese a sud di Hebron
A fine mail trovate gli indirizzi a cui mandare mail per fare pressioni
sulle autorita' israeliane.

Associazione per la Pace
ufficio nazionale




Umm Al Kher, - la madre della bonta' in arabo - e'un villaggio di
beduini poco distante da At Tuwani. A Nord le terre rosse cosparse di
oliveti del distretto di Hebron, ad Est l'aspro paesaggio del deserto
di Giuda. A Sud la steppa di Massafer Yatta, ripide colline
punteggiate di pecore. I beduini sono arrivati qui dal deserto del
Negev, profughi della guerra del 1948, hanno comperato un po' di terra
dai contadini di Yatta, hanno installato le loro tende, adornate dei
tessuti tradizionali e con il tempo hanno costruito qualche casa in
pietra.

All'inizio degli anni 80 sono arrivati nella zona i primi coloni
israeliani e hanno iniziato ad edificare vicino al villaggio. La
costruzione dell'insediamento e' proseguita negli anni confiscando
circa 6 ettari di terra. Adesso il recinto che circonda l'insediamento
di Karmel arriva a ridosso delle tende e delle case del villaggio e
cosi'la vista ad Ovest e' sugli eucalipti dei giardini dei coloni e
sulle finestre del soggiorno delle case piu' vicine. Due anni fa
l'insediamento, illegale secondo il diritto internazionale, si e'
ulteriormente espanso sulla terra di Umm Al Kher, confiscando altro
terreno. A volte, soprattutto di sabato, coloni di Karmel attaccano i
pastori quando portano le pecore a pascolare troppo vicino al nuovo
insediamento o al pozzo, che si trova proprio sotto la fila delle
ultime case costruite dalla colonia qualche anno fa.

Stamattina alle nove i bulldozer dell'esercito israeliano sono
arrivati a Umm Al Kher e hanno demolito le 10 abitazioni piu' vicine
all'insediamento israeliano lasciando circa 60 persone senza casa.
Alle undici tutto cio'che rimaneva a queste famiglie erano la mobilia,
i vestiti tirati fuori all'ultimo momento e le macerie delle case.
Verso mezzogiorno e' iniziato a piovere - l'inverno e' arrivato anche
qui, portando finalmente un po' di acqua dopo la lunga siccita' estiva
- e la gente si e' affrettata a portare le proprie cose nelle
abitazioni dei vicini.

Palestinesi e internazionali di At Tuwani hanno cercato di raggiungere
Umm Al Kher per cercare di impedire o almeno essere presenti alle
demolizioni ma sono stati trattenuti dai soldati israeliani poiche' la
zona e' stata dichiarata "zona militare chiusa" per alcune ore.

Uno degli abitanti di Umm Al Kher, un'assistente sociale di 21 anni,
ci ha detto: "Sono sollevata che mia madre era fuori con le capre
quando i soldati le hanno demolito la casa. Un'altra giovane donna che
cullava il suo bambino, seduta sulla soglia della tenda dei vicini, ci
ha detto: "Il mio bambino e' sotto la pioggia. Dove dormira' stanotte?

Un'ora dopo la partenza dell'esercito sono arrivate alcune
organizzazioni internazionali (CARE, la Croce Rossa Internazionale e
UNRWA, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei profughi
palestinesi del 1948) portando coperte e stoviglie. Al momento gli
abitanti di Umm Al Kher non sanno se qualche organizzazione sara' in
grado di aiutarli a ricostruire le case.


Queste case sono state demolite in violazione dell'articolo 53 della
Quarta Convenzione di Ginevra di cui Israele e' firmatario.
Ti invito a scrivere all'ambasciata Israeliana in Italia e porre tre
semplici domande:
- Perche' queste case sono state demolite?
- Perche'l'esercito ha scelto di demolirle all'inizio della stagione
invernale?
- Dove dormiranno il bimbo, la giovane donna e gli altri abitanti di
Umm Al Kher?

Gli indirizzi a cui rivolgere le mail sono i seguenti:

Ufficio Stampa - Portavoce: press-coor at roma.mfa.gov.il
Ufficio Affari Politici e Relazioni Esterne:  info-coor at roma.mfa.gov.il
Segreteria dell'Ambasciatore:  amb-sec at roma.mfa.gov.il


Foto delle abitazioni demolite si trovano a
http://cpt.org/gallery/Israeli-military-demolish-Um-al-Kher-homes