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Re: [pace] La gioia del dialogo
- Subject: Re: [pace] La gioia del dialogo
- From: "Laboratorio Eudemonia" <eulab at hyperlinker.com>
- Date: Thu, 23 Oct 2008 10:36:53 +0200
In merito alla gioia del dialogo ci sarebbe qualcosa da dire, in verità prima d'ogni altra, se gentilmente me lo permetteste. Dialogare, comunicare, parlare, trattare è importantissimo. Inutile dirlo. Tuttavia la scelta delle materie da trattare è ancor più importante perché preliminare. Nella scelta delle materie da trattare bisogna però dire che sono state disattese delle necessità che invece andavano urgentemente soddisfatte il prima possibile dai tenutari della cultura, ma sarebbe più rispondente al vero dire: INCULTURA di STATO. I pubblici dipendenti a vita, tenuti per le palle (per il posto e lo stipendio fisso) da uno STATO/PADRONE che è in totale combutta con l'istituzione superstiziosa, si sono del tutto astenuti dal compiere il loro dovere, in particolare quei pubblici dipendenti a vita di cui qui vediamo una immagine ad alta risoluzione: http://baroni-e-baronesse.hyperlinker.org Non facendo parte di questo ambiente (ho fatto di tutto per tenermene lontano, dapprima solo intuitivamente poi, a quanto pare, sempre più giustificatamente) non mi è concesso di conoscere con precisione come stanno le cose. Tuttavia i fatti di cronaca riportati sui giornali quanto meno accennano ad una realtà davvero impressionante. Vorrei allora chiedere ai gentili Presenti: siete a conoscenza di un qualche professore o di una qualche professoressa, o qualcuno che sia parte di quel mondo, che abbia prodotto un qualche intervento per denunciare dall'interno questo, non mi pare sano, stato di cose? Perché finora non son riuscito a trovarne. Anche nel caso essi non si trovassero invischiati direttamente in una delle numerose situazioni riportate dai media: http://baroni-e-baronesse.hyperlinker.org anche trovandosi solo tangenti ad esse oppure lontani, possibile che facendo parte di quel mondo non si abbia avuto il minimo sentore di come sono andate finora e di come ancora a quanto pare stanno andando? E nel caso se ne fosse avuto sentore, non sarebbe stato INELUDIBILE DOVERE MORALE intervenire, qualunque fosse stata la propria specializzazione, qualunque fosse la propria competenza, come UOMO, come DONNA, come ESSERE UMANO al di sopra di qualsiasi specializzazione, fino a giungere ad arrampicarsi sulla cattedra ad urlare se necessario, per cercare di risanare quello che è uno dei più importanti ambienti della società: quello dell'insegnamento delle varie discipline, quindi anche e fondamentalmente quella morale? Perché: ci si può forse meravigliare se quasi l'intera società oggi pratica questo stesso andazzo? Chiedo dunque aiuto ai Presenti sia per ritrovare, come semplice cittadino, come persona qualunque, almeno un minimo di fiducia in quella Istituzione devoluta allo sviluppo della cultura, quindi delle personalità umane, sia per far sì che questo andazzo decada completamente una volta per tutte. Mi chiedo, infatti, com'è possibile che persone preparate, in certi casi titolate ai massimi livelli, abbiano ad esempio potuto non accorgersi o dimenticare le tre più importanti questioni del nostro tempo? http://La-Questione-Pubblica.hyperlinker.org http://La-Questione-Demografica.hyperlinker.org http://La-Questione-Superstiziosa.hyperlinker.org Che forse il principio democratico va interpretato come un inno all'ignoranza? Che forse professori e professoresse sono state e vengon tuttora pagati per essere sacerdoti e sacerdotesse del retrogradismo? Che forse la loro funzione non è quella di agevolare il progresso piuttosto che a questo far da tappo? Anche se la maggioranza, anzi: proprio perché la maggioranza era e purtroppo è ancora ignara di tutto ciò, non era, non è dovere di chi è pagato per scoprire, per sapere, rendere pubblico ciò che ha scoperto, saputo? E se non avesse scoperto, se non avesse saputo, che motivo ci sarebbe di stimare e pagare codesta gente ciònonostante così presuntuosa e prepotente da farsi continuare a chiamare con un riverito titolo davanti al nome? http://La-Questione-Pubblica.hyperlinker.org http://La-Questione-Demografica.hyperlinker.org http://La-Questione-Superstiziosa.hyperlinker.org Tutto, ciò si badi, non è politica, non fa parte della sfera d'intervento dei politici, è invece pura storia, nobile sociologia, onorata ecologia e demografia, eccelsa filosofia, che andavano e vanno purtroppo ancora diffuse, popularizzate con l'impegno e l'intensità necessarie fino a completa soddisfazione di queste urgenze. Com'è possibile, con tutta la mia curiosità, che finora non mi è dato disporre di notizie relative ad un impegno del mondo accademico in questo senso? Ad esempio, in favore di un: http://Equo-Impiego-Pubblico-a-Rotazione.hyperlinker.org o di una: http://Densita-Demografica-Ottimale.hyperlinker.org o di una: http://Protezione-dei-Minori-dal-Plagio-Superstizioso.hyperlinker.org E pongo all'attenzione dei Presenti quest'altra domanda: com'è che siamo progrediti così tanto in ambito tecnologico/industriale mentre in campo cultural/socio/politico siamo rimasti all'epoca borbonica? Forse perché in quest'ultimo campo manca un remunerativo sistema di brevetti analogo a quello esistente nell'altro campo? Ma allora perché professori e professoresse hanno lasciato al sottoscritto l'onore di immaginare e presentare anche il progetto dell': http://Assemblea-Popolare-Permanente-Premiata.hyperlinker.org Non avrebbero potuto/dovuto presentarlo loro stessi al fin di agevolare un analogo consistente progresso? Orsù, dunque, ci sono o non ci sono professori o professoresse che abbiano denunciato questo stato di cose: http://baroni-e-baronesse.hyperlinker.org E ci sono o non ci sono professori o professoresse che abbiano affrontato queste tre RISOLUTIVE QUESTIONI: http://La-Questione-Pubblica.hyperlinker.org http://La-Questione-Demografica.hyperlinker.org http://La-Questione-Superstiziosa.hyperlinker.org Con tutte le centinaia di migliaia di convegni che son stati fatti nell'ultimo mezzo secolo, con tutto il denaro pubblico speso, possibile che tutto ciò sia rimasto fuor della loro considerazione? E come si può mai pretendere che una società che non abbia affrontato e risolto queste tre fondamentali questioni funzioni bene, che non abbia delle gigantesche magagne, che non faccia soffrire i suoi componenti? Solo una società che sia progredita OLTRE queste tre questioni può esser migliore e rispondente ai nostri sogni. Pensare il contrario sarebbe un voler ingannare se stessi. Perché è inutile ricamare sulle fronde. Mentre è alle radici che bisogna andare. Spero allora che i Presenti mi possano aiutare a capire e se fosse possibile anche a far qualcosa per migliorare questo stato di cose. Cordialmente, Danilo D'Antonio
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