L'associazione
"Per non dimenticare Sabra e Chatila"
e il comitato "Palestina
nel cuore"
vi
segnalano la proiezione del film-documento
Numero uno in lista
di Giacomo Durzi
Dedicato a Wael Zuaiter, l'intellettuale
palestinese, simbolo della resistenza del suo popolo, assassinato a
Roma dal Mossad nel 1972.
Giacomo Durzi è una voce dissonante nel
generale silenzio dell'informazione sulla questione palestinese;
ricordiamo che, oltre a Wael Zuaiter, altri tre dirigenti
palestinesi sono stati assassinati a Roma tra il 1972 e il 1982 da
parte dei servizi segreti israeliani, e su questi delitti il
depistaggio e l’insabbiamento degli inquirenti e dei mass media
italiani sono stati totali. Il documentario di Durzi affronta una
vicenda su cui ancora non è stata fatta piena luce: ve ne raccomandiamo
la visione.
Il film è in programmazione al Nuovo Cinema Aquila
(via L'Aquila n. 68, zona Prenestina, Roma) lunedì 27 ottobre
alle 22 (sarà presente il regista) e in replica giovedì 30 ottobre
alle 20.15.
In allegato la locandina della rassegna.
Regia:
Giacomo Durzi
Anno di produzioe:
2008
Durata:
52'
Tipologia:
documentario
Genere:
politico/sociale
Paese:
Italia
Produzione:
Pupkin Production
Formato di ripresa:
DV
Formato di
proiezione: DV Beta Digitale, colore
Altri titoli:
Number One on the List
Sinossi:
La storia diWael Zuaiter,un intellettuale palestinese,rappresentante
del movimento di resistenza,ucciso da agenti del Mossad a Roma nel 1972
in risposta alla strage degli atleti israeliani alle olimpiadi di
Monaco da parte di un commando di Settembre Nero; considerato uno dei
responsabili organizzatori dell'attentato di Monaco, Zuaiter fu il
primo della celebre lista compilata personalmente da Golda Meir, ad
essere ucciso in un paese europeo.Nel film, attraverso testimonianze ,
animazioni e il racconto di un viaggio in Palestina, si pongono una
serie di riflessioni sulle congetture che hanno portato Israele alla
sua uccisione, ripercorrendo soprattutto l' esperienza di vita di
Zuaiter in Italia, decisiva per l'acquisizione di una consapevolezza
del problema palestinese, essendo stato il primo rappresentante del
movimento di resistenza a sensibilizzare l'opinione pubblica alla
questione palestinese, attraverso un importante e febbrile attività di
contatti con giornalisti, scrittori e quanti altri potessero essere
utili alla diffusione sull'informazione della causa palestinese.
Note:
Animazioni di Annalisa
Corsi.
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