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Re[2]: diritti & doveri umani
- Subject: Re[2]: diritti & doveri umani
- From: "Laboratorio Eudemonia" <eulab at hyperlinker.com>
- Date: Sun, 07 Sep 2008 11:07:40 +0200
Ringrazio di cuore per le sottostanti citazioni che aggiungerò volentieri alla proposta per una Dichiarazione Universale dei Doveri Umani http://www.hyperlinker.com/change/doveri.htm On 09/04/2008 at 17:07 Enrico Peyretti wrote: >ai potenti dobbiamo ricordare i loro doveri. Caro Enrico: non v'è dubbio alcuno che io possa fregiarmi di appartenere alla categoria di coloro che son privi di qualsiasi carica e potere, nonché reddito. Per questo mi sento in diritto di esprimere il desiderio che la si smetta di considerare i ricchi e potenti come gli unici assegnatari di doveri. TUTTI, ricchi e poveri, potenti ed impotenti, dobbiamo farci carico dei doveri civici, che forse possiamo sintetizzare in questo principio: OCCORRE ESSERE NEL GIUSTO. Possiamo fare l'esempio eclatante delle mine antiuomo/donna/bambino. Chi le costruisce? Certo ci sono pochi scellerati di potenti ricconi che aprono le fabbriche, ma poi chi ci va dentro a costruire materialmente quelle mine antiuomo/donna/bambino? Chi è che in cambio di uno stipendio obbedisce ad un ordine immondo e per tirar su suoi figli uccide quelli degli altri? In questo come in tanti altri casi, ricchi e poveri non hanno forse le stesse responsabilità? Ecco: in verità i doveri sono di competenza di chiunque desideri vivere in una società democratica moderna. Ad esempio l'Italia non è un Paese democratico moderno (sarebbe a dire dove ci si confronta sulla base non della FORZA FISICA degli schieramenti bensì sulla loro SENSIBILITA', non sulla BASE del NUMERO di coloro che fanno parte degli schieramenti bensì sul LIVELLO della loro CONOSCENZA) tanto per colpa dei potenti quanto per colpa degli impotenti. Tanto per colpa dei ricchi quanto per colpa dei poveri. Nel nostro Paese masse di ignoranti superstiziosi fanno ben più danni dei pochi potenti. La prepotenza di queste masse di ignoranti dedite alla superstizione assurta a sistema culturale fa sì che l'Italia sia ancora sprofondata nel RETROGRADISMO. Un esempio: una persona per bene come può condurre il proprio figlio al plagio superstizioso? Un bimbo, tenero virgulto, è particolarmente sensibile e predisposto ad accettare acriticamente ogni fantasia, ogni irrazionale credo gli si presenti come vero. Un bimbo sottoposto al plagio superstizioso è perso quasi per sempre ed inizierà da subito ad essere un grosso problema. Per il semplicissimo ed incontestabile fatto che fantasia e dogmi dividono e contrappongono fortemente le persone mentre solo la realtà, lo stato reale delle cose, è ciò che può unirle. Primaria pratica di pace, e primario dovere civico, è dunque quello di pronunciarsi pubblicamente affinché non sia più possibile il PLAGIO dei MINORI ad opera dei rappresentanti della SUPERSTIZIONE di STATO. Che forse democrazia vuol dir ignoranza e superstizione al potere? GIAMMAI democrazia vuol dir questo! Quanti PROFESSORI e PROFESSORESSE, pagati e riveriti, avrebbero negli ultimi cinquant'anni potuto/dovuto denunciare il PLAGIO dei MINORI? Ecco in realtà perché ci troviamo ancora in una democrazia retrograda basata sulla forza fisica e la violenza: http://baroni-e-baronesse.hyperlinker.org Perché questa brutta gente non ha fatto il proprio dovere. Costoro, che noi paghiamo per studiare la realtà e per informarcene, non ci ha detto nulla in merito alla superstizione di Stato, anzi affiancandosi ad essa per assicurarsi carriere incarichi e redditi. Ecco allora un importante passo avanti da compiere: http://Equo-Impiego-Pubblico-a-Rotazione.hyperlinker.org Solo gli immobilisti, i retrogradi, i violenti, possono avere interesse a non prendere pubblica posizione in favore di un http://Equo-Impiego-Pubblico-a-Rotazione.hyperlinker.org Le persone evolute, sensibili, pacifiche, non possono che prendere questa dichiarazione e farne bandiera del proprio essere progrediti! Giacché non v'è nulla del genere, di tal livello, in qualsiasi parte del mondo, perché tanto a lungo ed intensamente una persona comune, comunissima come il sottoscritto l'ha cercata invano, che infine s'è dovuta rassegnare a scriverla di persona. >Bisognerebbe ormai non separare mai il richiamo ai diritti dal richiamo ai >doveri. >Sento che questo aspetto deve diventare centrale nelle occasioni del 10 >dicembre. Perfetto! Son perfettamente d'accordo con te. Ma che questi DOVERI siano di competenza di OGNI essere umano. Assegnare doveri, sviluppare una cultura personale del dovere civico, a senso unico, solo per i ricchi e potenti, significa condannare noi poveri ed impotenti a rimanere per sempre in questa nostra triste condizione, giacché è proprio il senso del dovere a trasformare una qualsiasi persona da nulla in una persona di grande valore umano e sociale. Solo con la diffusione di una cultura personale basata sul principio: DOVERI per TUTTI si potrà superare la fase di sterile assistenzialismo buonista di cui appunto è responsabile la superstizione di Stato, e potrà iniziare una fase di matura partecipazione civico/democratica. Permettetemi allora di risegnalare: Dichiarazione Universale dei Doveri Umani http://www.hyperlinker.com/change/doveri.htm che presento fin d'ora come contributo telematico all'incontro del 10/12. Ringrazio molto per l'attenzione, i migliori saluti, Danilo D'Antonio >MANCINI - " I diritti umani, se non ci sono i doveri umani, restano >lettera morta" >(Roberto Mancini, filosofo) > > >BORI - Tra i "convincimenti etici fondamentali" dell'umanità c'è "la >certezza che il diritto non si attua senza il sentimento dell'obbligo verso >ogni essere umano" >(Pier Cesare Bori, "Per un consenso etico tra culture", Marietti 1995, p. >106-107. L'Autore cita a questo proposito Simone Weil e Gandhi > >GANDHI - "Ho imparato da mia madre, illetterata ma molto saggia, che >tutti >i diritti dell'uomo degni di essere meritati e conservati sono quelli dati >dal dovere compiuto. Così lo stesso diritto alla vita ci viene soltanto >quando adempiamo al dovere di cittadini del mondo. Secondo questo principio >fondamentale è probabilmente abbastanza facile definire i doveri dell'Uomo >e >della Donna e collegare ogni diritto a un dovere corrispondente che >conviene >compiere in precedenza. Si potrebbe dimostrare che ogni altro diritto è >solo >un'usurpazione per cui non vale la pena di lottare" >(Gandhi, in "I diritti dell'uomo", testi raccolti dall'Unesco, Comunità, >Milano 1952). >
- References:
- 100 giorni per mettere al centro i diritti umani
- From: Tavola della Pace <segreteria at perlapace.it>
- Re: [pace] 100 giorni per mettere al centro i diritti umani
- From: "Enrico Peyretti" <e.pey at libero.it>
- 100 giorni per mettere al centro i diritti umani
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