I: LETTERA AGLI AMICI di ALEX ZANOTELLI E RISPOSTA DI ALFONSO NAVARRA
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- From: "Adriana De Mitri" <adrianadem at alice.it>
- Date: Fri, 18 Jul 2008 14:58:39 +0200
RICEVO E INOLTRO A CHI HA VOGLIA DI SAPERE UN ABBRACCIO DI PACE ADRIANA LETTERA AGLI AMICI È AL COLMO LA FECCIA 17 luglio 2008 - Carissimi, è con la rabbia in corpo che vi scrivo questa lettera dai bassi di
Napoli, dal Rione Sanità nel cuore di quest'estate infuocata. La mia è una rabbia lacerante perché oggi la Menzogna è diventata la
Verità. Il mio lamento è così ben espresso da un credente ebreo nel Salmo 12 "Solo falsità l'uno all'altro si dicono: bocche piene di menzogna, tutti a nascondere ciò che tramano in cuore. Come rettili strisciano, e i più vili emergono, è al colmo la feccia" Quando, dopo Korogocho, ho scelto di vivere a Napoli, non avrei mai
pensato che mi sarei trovato a vivere le stesse lotte. Sono passato dalla
discarica di Nairobi, a fianco della baraccopoli di Korogocho, alle lotte di
Napoli contro le discariche e gli inceneritori. Sono convinto che Napoli è solo
la punta dell'iceberg di un problema che ci sommerge tutti. Infatti, se a questo mondo, gli oltre sei miliardi di esseri umani
vivessero come viviamo noi ricchi (l'11% del mondo consuma l'88% delle risorse
del pianeta!) avremmo bisogno di altri quattro pianeti come risorse e di altro
quattro come discariche ove buttare i nostri rifiuti. I poveri di Korogocho, che vivono sulla discarica, mi hanno insegnato a
riciclare tutto, a riusare tutto, a riparare tutto, a rivendere tutto, ma
soprattutto a vivere con sobrietà. È stata una grande lezione che mi aiuta oggi a leggere la situazione dei
rifiuti a Napoli e in Campania, regione ridotta da vent'anni a sversatoio
nazionale dei rifiuti tossici. Infatti, esponenti della camorra in combutta con logge massoniche coperte
e politici locali, avevano deciso nel 1989, nel ristorante "La Taverna di
Villaricca", di sversare i rifiuti tossici in Campania. Questo perché
diventava sempre più difficile seppellire i nostri rifiuti in Somalia. Migliaia
di Tir sono arrivati da ogni parte di Italia carichi di rifiuti tossici e sono
stati sepolti dalla camorra nel Triangolo della morte (Acerra-Nola-
Marigliano), nelle Terre dei fuochi (Nord di Napoli ) e nelle campagne del
Casertano. Questi rifiuti tossici "bombardano" oggi, in particolare i
neonati, con diossine, nanoparticelle che producono tumori, malformazioni,
leucemie... Il documentario Biutiful Cauntri esprime bene quanto vi racconto. A cui bisogna aggiungere il disastro della politica ormai subordinata ai
potentati economici-finanziari. Infatti questa regione è stata gestita dal 1994
da 10 commissari straordinari per i rifiuti, scelti dai vari governi nazionali
che si sono succeduti. È sempre più chiaro, per me, l'intreccio fra politica, potentati
economici-finanziari, camorra, logge massoniche coperte e servizi segreti!. In
15 anni i commissari straordinari hanno speso oltre due miliardi di euro per
produrre oltre sette milioni di tonnellate di "ecoballe", che di eco
non hanno proprio nulla: sono rifiuti tal quale, avvolti in plastica che non si
possono né incenerire (la Campania è già un disastro ecologico!) né seppellire
perché inquinerebbero le falde acquifere. Buona parte di queste ecoballe,
accatastate fuori la città di Giugliano, infestano con il loro percolato quelle
splendide campagne denominate "Taverna del re". E così siamo giunti al disastro! Oggi la Campania ha raggiunto gli stessi
livelli di tumore del Nord-Est, che però ha fabbriche e lavoro. Noi, senza
fabbriche e senza lavoro, per i rifiuti siamo condannati alla stessa sorte. Il
nostro non è un disastro ecologico - lo dico con rabbia - ma un crimine
ecologico, frutto di decisioni politiche che coprono enormi interessi
finanziari. Ne è prova il fatto che Prodi, a governo scaduto, abbia firmato due
ordinanze: una che permetteva di bruciare le ecoballe di Giugliano
nell'inceneritore di Acerra, l'altra che permetteva di dare il Cip 6 (la
bolletta che paghiamo all'Enel per le energie rinnovabili) ai 3 inceneritori
della Campania che "trasformano la merda in oro- come dice Guido Viale -
Quanto più merda, tanto più oro!". Ulteriore rabbia quando il governo Berlusconi ha firmato il nuovo decreto
n. 90 sui rifiuti in Campania. Berlusconi ci impone, con la forza militare, di
costruire 10 discariche e quattro inceneritori. Se i 4 inceneritori
funzionassero, la Campania dovrebbe importare rifiuti da altrove per farli
funzionare. Da solo l'inceneritore di Acerra potrebbe bruciare 800.000
tonnellate all'anno! È chiaro allora che non si vuole fare la raccolta differenziata, perché
se venisse fatta seriamente (al 70 %), non ci sarebbe bisogno di quegli
inceneritori. È da 14 anni che non c'è volontà politica di fare la raccolta
differenziata. Non sono i napoletani che non la vogliono, ma i politici che la
ostacolano perché devono ubbidire ai potentati economici-finanziari promotori
degli inceneritori. E tutto questo ci viene imposto con la forza militare
vietando ogni resistenza o dissenso, pena Ciò che è definito "tossico" altrove, anche sulla base
normativa comunitaria, in Campania non lo è; ciò che altrove è considerato
"pericoloso" qui non lo sarà. Le regole di tutela ambientale e
salvaguardia e controllo sanitario, qui non saranno in vigore. La polizia
giudiziaria e la magistratura in tema di repressione di violazioni della
normativa sui rifiuti, hanno meno poteri che nel resto d'Italia e i nuovi
tribunali speciali per la loro smisurata competenza e novità, non saranno in
grado di tutelare, come altrove accade, i diritti dei campani". Davanti a tutto questo, ho diritto ad indignarmi. Per me è una questione
etica e morale. Ci devo essere come prete, come missionario. Se lotto contro
l'aborto e l'eutanasia, devo esserci nella lotta su tutto questo che
costituisce una grande minaccia alla salute dei cittadini campani. Il decreto
Berlusconi straccia il diritto alla salute dei cittadini Campani. Per questo sono andato con tanta indignazione in corpo all'inceneritore
di Acerra, a contestare la conferenza stampa di Berlusconi, organizzata nel
cuore del Mostro, come lo chiama Abbiamo tentato di dire il nostro no a quanto stava accadendo. Abbiamo
distribuito alla stampa i volantini :"Lutto cittadino. La democrazia è
morta ad Acerra. Ne danno il triste annuncio il presidente Berlusconi e il
sottosegretario Bertolaso." Nella conferenza stampa (non ci è stato
permesso parteciparvi !) Berlusconi ha chiesto scusa alla Fibe per tutto quello
che ha "subito" per costruire l'inceneritore ad Acerra! (Ricordo che
la Fibe è sotto processo oggi!). Uno schiaffo ai giudici! Bertolaso ha annunciato che aveva firmato il
giorno prima l'ordinanza con la Fibe perché finisse i lavori! Poi ha annunciato
che avrebbe scelto con trattativa privata, una delle tre o quattro ditte
italiane e una straniera, a gestire i rifiuti. Quella italiana sarà quasi
certamente la A2A (la multiservizi di Brescia e Milano) e quella straniera è la
Veolia, la più grande multinazionale dell'acqua e la seconda al mondo per i
rifiuti. Sarà quasi certamente Veolia a papparsi il bocconcino e così, dopo i
rifiuti , si papperà anche l'acqua di Napoli. Che vergogna! È la stravittoria dei potentati economici-finanziari, il cui unico scopo
è fare soldi in barba a tutti noi che diventiamo le nuove cavie. Sono infatti
convinto che la Campania è diventata oggi un ottimo esempio di quello che Se funziona in Campania, lo si ripeterà altrove. (New Orleans dopo
Katrina insegna!). E per farci digerire questa pillola amara, O' Sistema ci invierà un
migliaio di volontari per aiutare gli imbecilli dei napoletani a fare la
raccolta differenziata, un migliaio di alpini per sostenere l'operazione e
trecento psicologi per oleare questa operazione!! Ma a che punto siamo arrivati
in questo paese!?! Mi indigno profondamente! E proclamo la mia solidarietà a
questo popolo massacrato! "Padre Alex e i suoi fratelli " era scritto
in una fotografia apparsa su Tempi (inserto di La Repubblica). Sì, sono fiero
di essere a Napoli in questo momento così tragico con i miei fratelli (e sorelle)
di Savignano Irpino, espropriati del loro terreno seminato a novembre, con i
miei fratelli di Chiaiano, costretti ad accedere nelle proprie abitazioni con
un pass perchè sotto sorveglianza militare. Per questo, con i comitati come Allarme rifiuti tossici , con le reti
come Lilliput e con tanti gruppi, continueremo a resistere in Campania. Non ci arrenderemo. Vi chiedo di
condividere questa rabbia, questa collera contro un Sistema
economico-finanziario che ammazza e uccide non solo i poveri del Sud del mondo,
ma anche i poveri nel cuore dell'Impero. Trovo conforto nelle parole del grande
resistente contro Hitler, il pastore luterano danese, Kaj Munk ucciso dai
nazisti nel 1944 . "Qual è dunque il compito del predicatore oggi ?Dovrei
rispondere: fede, speranza e carità. Sembra una bella risposta. Ma vorrei dire
piuttosto :coraggio. Ma no, neppure questo è abbastanza provocatorio per
costituire l'intera verità... Il nostro compito oggi è la temerarietà Perchè ciò di cui come Chiesa manchiamo non è certamente né di psicologia
né di letteratura. Quello che a noi manca è una santa collera". Davanti alla menzogna che furoreggia in questa regione campana, non ci
resta che una santa collera. Una collera che vorrei vedere nei miei
concittadini, ma anche nella mia chiesa. "I simboli della chiesa cristiana
sono sempre stati il leone, l'agnello, la colomba e il pesce-diceva sempre Kaj
Munk-Ma mai il camaleonte". Vi scrivo questo al ritorno della manifestazione tenutasi nelle strade di
Chiaiano, contro l'occupazione militare della cava. Invece di aspettare il
giudizio dei tecnici sull'idoneità della cava, Bertolaso ha inviato l'esercito
per occuparla. La gente di Chiaiano si sente raggirata, abbandonata e tradita . Non abbandonateci. È questione di vita o di morte per tutti. È con tanta rabbia che ve lo
scrivo. Resistiamo! Napoli 12 luglio 2008 FUORI DA PARTE DI ALFONSO NAVARRA - AD Caro Alex (Zanotelli), bellissima la tua lettera Bisognerebbe aggiungere un punto: Un dispaccio dell'ADN-KRONOS, riferendo dell'occupazione del Duomo di
Napoli da parte dei Comitati in difesa delle cave di Chiaiano e Marano, attacca
così: "Da qualche tempo il Duomo di Napoli sembra diventata
la 'casa' di disoccupati, sfrattati e altri diseredati". Ti vedo ridere da sotto i baffi: magari fosse! La Chiesa non dovrebbe
forse essere Il dato del 20% lo traggo da un'inchiesta del settimanale "Il Mondo"
(11-5-2007), firmata da Sandro Orlando, ripresa in TV da "Annozero"
di Santoro. Il Vaticano, inteso come "Palazzinaro", secondo la citata
inchiesta possiederebbe "un quarto di Roma". A Milano, dove vivo, circa la metà delle case sfitte (90-100.000) fanno
capo a società controllate o satellizzate dalla Curia. Fossero date in locazione a prezzi equi (facciamo il 15% dello stipendio
medio di un lavoratore?) il mercato degli affitti verrebbe rivoluzionato.
Potrebbero essere sistemati tutti i 20.000 che nel 2007hanno fatto richiesta
all'ALER di un alloggio popolare. Altri dati su Milano: 11.000 richieste
di sfratti esecutivi, oltre il 50% per morosità. Alloggi pubblici disponibili
per la risposta: circa 1000. Solo 600/700 gli alloggi di nuova costruzione programmati
entro il 2010. I banchieri certo si scoccerebbero alquanto per gli "affitti
sociali" perchè si vedrebbero ridotto il valore del loro patrimonio
immobiliare, al momento più che gonfiato. Ma quale deve essere il punto di vista di chi intende, per responsabilità
specifica ed essenziale, annunciare Quello del "diseredato", che si preoccupa di conciliare il
pranzo con la cena, magari sotto un tetto e non sul lastrico; o quello del
"cattolico" presidente di Banca Intesa, che persegue il profitto con
il commercio delle armi? (A dire il vero, Bazoli avrebbe annunciato di voler cessare le operazione
finanziarie dell'export bellico, ma i criteri modificati di fresco della
Relazione governativa non permetteranno di verificarlo). Papa Benedetto XVI ha rivolto un appello ai "grandi" del G8:
"Occupatevi dei poveri e dei deboli!
Occorre rilanciare un equo processo di sviluppo integrale a tutela della
dignità umana." Sante parole, è il caso di dirlo. Magari risulterebbero
più credibili se fossero applicate a sè stesso, specialmente quando il Papa
dice: "Il pane quotidiano non può
dipendere dalle speculazioni e dalle turbolenze finanziarie".
Questa indicazione, a proposito dell'alimentazione necessaria, credo che sia
valida anche per l'abitazione necessaria, che deve essere sottratta alla logica
del puro profitto. Ed è valida anche per il diritto ad abitare in un contesto ambientale che
non costituisca minaccia alla salute, per le donne, per gli uomini, per i loro
cari. Il Papa ha ammonito i leader del G8 ad adottare coraggiosamente
"tutte le misure necessarie per vincere
i flagelli della povertà estrema, della fame, delle malattie,
dell'analfabetismo, che colpiscono ancora tanta parte dell'umanità. Mi unisco anch'io
- ha detto Ratzinger - a questo
pressante appello alla solidarietà". Ecco, caro Eminenz (direbbe la Littizzetto), una piccola
"dritta" al tuo cardinale Sepe di Napoli sarebbe gradita. Del genere:
"Figliolo, lascia perdere i trenta
denari, e tuteliamo la salute delle nostre "pecorelle" di Chiaiano.
Questa discarica non s'ha fare e, per quanto ci compete, non la lasceremo fare". Molte persone che conosco appartengono alla categoria degli anticlericali
incalliti. Sono indignati per l'eccessivo finanziamento pubblico alla Chiesa. E'
facile sentirli fare questi discorsi "arrabbiati": "Io li caccerei via tutti sti
pretacci… Con quello che ci costano ogni anno tra 8 per mille
di cui solo il 30% va alle iniziative tanto pubblicizzate, il resto al mantenimento
del clero, l’evasione fiscale (vi pare che il clero paga tasse per gli
introiti che ha?), per l’ICI che non paga e tante altre cose. Stando ai dati, se non ci fosse Guardiamoci dritti nelle palle degli occhi, caro Alex: hanno proprio
tutti i torti? Datevi da fare, voi, costruttori del Regno, operatori di pace,
per smentirli !!! Questo è affare vostro di credenti, ancor più, da praticanti: non di noi atei
o agnostici. A noi, donne e uomini di buona volontà, cristiani, ebrei, buddisti,
musulmani, o credenti in altro, resta il titanico compito di contrastare
l'Impero del denaro in tutte le sue espressioni. Senza guardare in faccia a nessuno. |
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