SCONCERTO RAZZIALE Pubblicato da Emanuele Giordana



SCONCERTO RAZZIALE


Ho ricevuto dal gruppo EveryOne (nella lista dei link trovate la strada per leggere l'ottimo sito da cui è tratta l'immagine) questo resoconto sulla situazione dei Rom a Napoli: davvero sconcertante. Lo posto così com'e' ringraziando Roberto Malini e Laura Todisco che me l'anno inviato

Napoli, ultime notizie sull'assedio razziale che stringe i Rom

di Roberto Malini e Laura Todisco

La persecuzione dei Rom in Italia ha raggiunto punte di efferatezza, disumanità e abuso ormai intollerabili per i democratici, gli antirazzisti e le persone che hanno mantenuto un barlume di coscienza umana e civile. Il Gruppo EveryOne sollecita da tempo, con il sostegno dei Radicali e altre organizzazioni politiche/attivistiche, l'invio da parte dell'Ue di una commissione di ispezione in Italia, per verificare le condizioni dei campi Rom, a partire dal Casilino 900, simbolo dell'oppressione razziale. La Commissione europea ha scelto l'europarlamentare Rom ungherese Viktoria Mohacsi, che a sorpresa ha visitato oggi, guidata da una delegazione di Radicali italiani, l'insediamento romano e domani sarà a Napoli per effettuare una serie di ispezioni e verificare le reali dinamiche degli eventi che hanno condotto al pogrom di via Malibran e a una sequenza impressionante di aggressioni, violenze e minacce nei confronti dei Rom. Uno degli episodi su cui intende far chiarezza è il presunto rapimento di cui è accusata (ingiustamente, come il Gruppo EveryOne ha dimostrato) la giovane Rom Angelica, attualmente detenuta presso il carcere di Nisida. La Mohacsi, dopo la visita al Casilino 900, ha pronunciato un giudizio molto severo: "La situazione dei Rom in Italia è orribile. È incredibile che in un paese democratico ci siano persone che vivono senza diritti e senza documenti anche se sono qui da 40 anni. Sono venuta qui in seguito all'assalto del campo nomadi di Ponticelli a Napoli," ha continuato Viktoria Mohacsi, "e per vedere la situazione con i miei occhi. Sono preoccupata per ciò che avviene in Italia, dove bambini appartenenti alla terza generazione di immigrati non hanno ancora i diritti fondamentali di cittadinanza. E' urgente che si attui un programma di integrazione, specialmente per le persone che arrivano dai nuovi stati membri dell'Ue. Lunedì sera riferirò a Strasburgo ciò che ho visto in Italia". Intanto a Napoli la caccia al Rom continua, nonostante i media locali celino i più recenti episodi dietro una cortina di silenzio, che per alcuni è omertà, per altri vergogna. Sono passati solo pochi giorni dall'atrocità del pogrom di Ponticelli e adesso sono gli abitanti di Soccavo a intraprendere azioni violente e intimidatorie per cacciare via i Rom. La montatura del rapimento di Ponticelli e le più atroci calunnie contro i Rom sono stati il pretesto per nuovi incendi e a raid che hanno causato la fuga disperata di tutti i Rom che abitavano i campi della zona. Stamattina si sparsa la voce che due Rom avrebbero tentato di rapire un bambino in via dell'Epomeo. A mezzogiorno si è vociferato di altri due tentati rapimenti di neonati. Dicerie che si sono diffuse a macchia d'olio, provocando nuovi atti violenti, inseguimenti, aggressioni, terrore. A distanza di poche ore, quattro donne si sono presentate ripetutamente all'ingresso dell'ex scuola Deledda dove sono ospitati alcuni Rom, tra cui gli scampati di Ponticelli, minacciando di dar fuoco a tutto se non se ne fossero andati.
Intanto, ronde formate da decine di energumeni a bordo di scooter pattugliano la zona e, contemporaneamente, altri quartieri di Napoli in cui vivono comunità Rom. Le pattuglie passano ripetutamente davanti all'ex scuola, si fermano e i razzisti levano alte grida: "Ve ne dovete andare, se no bruciamo tutto!"
Gruppi di cittadini, uomini e donne, minacciano gli operatori della protezione civile che cerca di proteggere il centro di accoglienza e persino i poliziotti, prontamente accorsi sul posto per evitare che dalle minacce si passi a vie di fatto. Intanto nel centro di accoglienza i numerosi bambini osservano i movimenti delle ronde e odono le grida, in lacrime, rincuorati dai coraggiosi genitori. La forza pubblica assiste senza accennare la minima reazione alle intimidazioni, subisce minacce e si premura solo di evitare che la situazione possa degenerare ulteriormente. Con totale mancanza di senso di responsabilità, Rai1 ha piazzato alcune telecamere di fronte alla ex scuola, sul balcone di un'abitazione. "Il loro intento è quello di riprendere eventuali maltrattamenti di bambini Rom da parte dei genitori," rivela una persona informata, "per fare audience approfittando dei sentimenti anti-Rom sempre più accesi".

Allegato Rimosso
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