ai nonviolenti e agli estensori dell'appello "la politica che vogliamo"



immagino che si sia letto tutti le notizie delle ultime settimane:

- sulle violenze gratuite e diffuse ai danni di Rom e viados

- sui provvedimenti del nuovo governo (che ha ancora in gestazione una legge -o decreto legge- ma ha già iniziato ben visibilmente a rendersi operativo con tutti i mezzi di cui può disporre, non ultimo quelli mediatici, mi pare)

- sulla inesistenza di una opposizione degna di questo nome 


Non vi pare che questa deriva sia da considerare LA emergenza, IL male non contrastando il quale perde di valore ogni altro valore?

Vogliamo continuare a scaricarci la coscienza pensando che facciamo la spesa "solidale e responsabile" e spendiamo un po' del nostro tempo a discutere con altri lettori di Carta o del Manifesto, con tanti militanti a tempo pieno preoccupati solo della loro parrocchietta in sfacelo?

Siamo e restiamo dei priviliegiati
Se non riascquistiamo la capacità di uscire da noi stessi
-e dal guardare in modo privilegiato a pigre corporative conventicole sottoculturali (i vari sinistri, arcobaleni o critici)-
per volgerci ai problemi veri
e agli ultimi,

SE non sappiamo fare questo, cari amici,
possiamo anche scioglierci che sarebbe assai più serio e dignitoso.


Proviamo a immaginare un'azione contro questa deriva di cieca intolleranza e demagogia, per un'altra umanità
umana, e non animale

anche un'azione di testimonianza, ma proviamoci

Gualtiero


      ___________________________________ 
Scopri il Blog di Yahoo! Mail: trucchi, novità, consigli... e la tua opinione!
http://www.ymailblogit.com/blog/