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Alemanno: «I nomadi? Interniamoli nei Cpt»

 


Cpt

«Chiediamo centri di permanenza temporanea anche per i nomadi che vengono sgomberati dai capi abusivi». Lo propone Gianni Alemanno, deputato di An e capo della Federazione romana, al prefetto di Roma Achille Serra. Si solleva un vespaio: «Cpt? Soluzione assolutamente sbagliata», dice il sottosegretario alla Solidarietà sociale, Cristina De Luca; «È contro le norme Ue», osserva il segretario romano dei Ds, Esterino Montino. «La gran parte dei nomadi proviene da paesi neo-comunitari, e questo vuol dire che non ci sono le basi giuridiche per creare cpt nei quali rinchiuderli, dato che la maggior parte di costoro godono della libera circolazione nella comunità europea», dice l'assessore alla sicurezza della città di Roma, Jean Leonard Touadì.

Poi, la polemica aumenta fino a raggiungere le stanze della politica nazionale: «È una proposta razzista, demagogica e incivile», dichiara il capogruppo dei senatori di Rifondazione comunista Giovanni Russo Spena. E investe anche l´opposizione, che prima con l´onorevole di Forza Italia Jole Santelli, invita a distinguere su un problema che ritiene serio e invita a «non confondere sovrapponendo i due piani, quello degli immigrati regolari e quello dei nomadi». Parole alle quali fanno seguito anche quelle, contrarie alla proposta di Alemanno, del parlamentare dell´Udc Carlo Giovanardi: «Se fossero cittadini extracomunitari e clandestini, allora avrebbe un senso, ma se hanno un permesso di soggiorno e non sono extracomunitari allora no».

Ad Alemanno poco importa. E durante l' incontro con Achille Serra - giudicato dal leader di An «illuminante» - ha chiesto al governo un «decreto-legge urgente», considera la proposta del suo partito come la pensata per porre rimedio all´emergenza nomadi. Di più, Alemanno arriva a inoltrare al prefetto una proposta di decreto simile a un decreto legge, che era già stato - evidentemente - preparato nei giorni scorsi: il provvedimento su cui An fa pressione, sostiene Alemanno, dovrà prevedere una precisa definizione della figura giuridica del nomade, insieme a disposizioni di legge per dare certezza della pena. E ancora, creare uno strumento di monitoraggio nazionale per censire la presenza di nomadi, la definizione di patti per un corretto utilizzo delle risorse ma anche per il controllo, l'interdizione e gli interventi di bonifica di situazioni fuori controllo.

Dice, addirittura, Alemanno: «Se questo decreto non arriverà marceremo a Roma per la legalità, come farà giustamente il sindaco di Milano Letizia Moratti». E arriva a dare mandato ai suoi legali di sporgere querela nei confronti del capogruppo dell'Ulivo al Comune di Roma, Pino Battaglia. Che aveva detto: «Irresponsabile e intollerante chi chiede certezza della pena senza specificare quale sia il crimine e propone l'internamento dei nomadi in nuovi Cpt».



Pubblicato il 16.03.07

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