Comunicato Stampa - Mani italiane sul petrolio iracheno?





Comunicato Stampa







Mani italiane sul petrolio iracheno?



Le italiane ENI ed Edison si sono prequalificate per partecipare alle gare
di appalto per lo sfruttamento dei giacimenti petroliferi iracheni. Lo
rende noto oggi il sito
<http://www.osservatorioiraq.it>www.osservatorioiraq.it che pubblica anche
il testo integrale della comunicazione del Ministero del petrolio iracheno.

Ciò conferma quanto Un ponte perŠ ha sempre sostenuto: dietro alla
partecipazione italiana alla guerra da parte del governo Berlusconi ci sono
anche gli interessi delle multinazionali italiane del petrolio.

Non è ancora chiaro su che basi gli appalti verranno conferiti dato che la
nuova legge irachena, che prevedeva la svendita del petrolio, non è ancora,
fortunatamente, stata approvata dal parlamento di Baghdad. Allo stato
attuale la base legale per i rapporti con le compagnie petrolifere private
dovrebbe essere la legislazione vigente che impedisce la privatizzazione
delle risorse petrolifere.

L'Italia ha un debito storico con la popolazione irachena per aver
appoggiato l'invasione statunitense assumendo così una corresponsabilità
nel baratro in cui il paese è stato spinto. Un debito a cui non si deve
aggiungere un atteggiamento predatorio nei confronti delle risorse di
questo paese.

Un ponte perŠ chiede che l'eventuale partecipazione dell'ENI a gare di
appalto avvenga nella massima trasparenza e che tutti gli atti in merito
siano resi pubblici per permettere una valutazione da parte dell'opinione
pubblica.