CanaleZero: APPELLO PER UNA INFORMAZIONE LIBERA



Canale Zero

Appello per una informazione libera

Cari amici e amiche, compagne e compagni di un'Italia che non si arrende.
Lo sfacelo della situazione e della classe politica e una vera e propria
emergenza democratica impongono di rompere indugi e timidezze, divisioni e
recriminazioni.

Dobbiamo, in primo luogo, difenderci. E possiamo contr'attaccare.

Per farlo è ormai indispensabile dotarci di strumenti di comunicazione di
massa che realizzino un'informazione democratica e che ingaggino una
battaglia per la difesa della democrazia e del Bene Comune.

Noi riteniamo che milioni di persone, in Italia, aspettino questa proposta
e siano pronti a sostenerla.

Ma farla richiede un impegno finanziario non indifferente. Non vi sono
partiti, sindacati, imprenditori disposti a finanziarla. Se vi fossero
vorrebbero controllarla. Cioè non servirebbe allo scopo. Quindi dobbiamo
fare per conto nostro. Ciascuno di noi, di voi, diventi editore e
protagonista.

E' tra voi, tra i cittadini, che dobbiamo raccogliere la somma necessaria
per avviare l'esperimento. Che è grande, immenso, ma che dobbiamo fare con
gli spiccioli. Un Davide contro i sette Golia. Ma non occorre avere decine
di miliardi di euro per fare una informazione decente e libera. Anzi, i
miliardi di euro sono proprio quelli che la imbavagliano e la impediscono.

Noi riteniamo che lo si possa fare anche con una cifra modesta di partenza.
Per farlo occorre una struttura organizzativa essenziale. Anche questa
costa.  Per avviare questa macchina di raccolta è indispensabile sapere in
anticipo quanti siamo, quante persone e gruppi sono disponibili.

Non chiediamo, per ora, denaro.

Chiediamo, a tutti coloro che sono disposti a versare almeno 100 euro a
fondo perduto, di comunicarci il loro impegno, con una semplice e-mail,
accompagnata dai dati essenziali: nome e cognome, e-mail, luogo di
residenza ed eventuale recapito telefonico.

I dati raccolti resteranno riservati. Verranno resi noti, nel corso dei tre
mesi necessari per questa "campagna di impegno", soltanto i totali, per
aree geografiche, con cadenza settimanale.

Al termine dei tre mesi valuteremo se esistano le condizioni di partenza e,
in caso affermativo, avvieremo la raccolta del denaro. E useremo questi
mesi per definire tutti gli aspetti amministrativi, legali, organizzativi
necessari.

Il sito di riferimento per la "campagna di impegno" sarà
<http://www.megachip.info/>www.megachip.info che riporterà in maniera
centralizzata le informazioni essenziali. Ma coinvolgeremo una serie di
siti amici, di blog, di emittenti radiofoniche e mezzi di comunicazione che
vorranno appoggiare e diffondere il messaggio della raccolta.

Le tappe

Stiamo definendo una redazione giornalistica che lavorerà a tempo pieno, e
i cui componenti avranno un contratto di collaborazione regolare per
l'intera durata iniziale del progetto: 18 mesi.

La redazione avrà un direttore, nominato da questo collettivo e da un ampio
gruppo di sostenitori, con analoga, elevata professionalità. E che non avrà
altri vincoli che quelli di una corretta deontologia professionale e quelli
dettati da un semplice documento d'intenti comprendente questi punti:

1) Difesa della Costituzione e della legalità democratica.

2) No a ogni guerra.

3) Difesa dei diritti sociali e civili dei cittadini.

4) Difesa dell'ambiente e del territorio.

5) Difesa della laicità dello stato.

Prevediamo di definire, in base a una ampia consultazione, un comitato di
garanti, super partes, scelti tra le personalità democratiche che godono
della fiducia generale per le loro qualità professionali, culturali,
scientifiche, di azione sociale. Il loro compito sarà di verificare che
queste impostazioni ideali siano rispettate. A tal proposito vi chiediamo
sin d'ora di esprimere il nome di una persona che, secondo voi, possa
assicurare l'applicazione dei principi di cui sopra.

L'indipendenza degli operatori sarà totalmente garantita. Ogni fase della
costruzione del progetto sarà resa pubblica nel più totale rispetto della
trasparenza, attraverso strumenti di verifica diretta dei suoi
finanziatori. In primo luogo attraverso la Rete, ma anche con una
articolazione di comitati  e di assemblee nei territori.

Primi firmatari

Giulietto Chiesa, don Aldo Benevelli, Anna Maria Bianchi, Caparezza, Sergio
Cararo, Franco Cardini, Paolo Ciofi, Tana de Zulueta, Arturo Di
Corinto, Laura Di Lucia Coletti, Claudio Fracassi, Luciano Gallino, don
Andrea Gallo, Udo Gumpel, Sabina Guzzanti, Serge Latouche, Lucio Manisco,
Gianni Minà, Roberto Morrione, Diego Novelli, Moni Ovadia, Riccardo
Petrella, Carlo Petrini, Lidia Ravera, Ennio Remondino, David Riondino,
Roberto Savio, Antonio Tabucchi, Gianni Vattimo, Vauro, Elio Veltri, Dario
Vergassola, Alex Zanotelli

(L'elenco è aperto ad altre adesioni, che saranno tempestivamente rese note).