Altri preoccupanti segnali di guerra da parte di Israele



Altri preoccupanti segnali di guerra da parte di Israele

In un comunicato del 13 febbraio 2008
(http://english.hizbollah.org/essaydetails.php?eid=2343&cid=214
)
gli Hezbollah annunciano che il loro comandante Hajj Imad
Moghniyeh (Hajj Radwan) è stato assassinato dalla mano
criminale di “Israele”, dopo essere stato un loro
bersaglio per oltre 20 anni.
Da un articolo di James Sturcke, e agenzie, apparso sul
Guardian.co.uk del 13 febbraio 2008,
(http://www.guardian.co.uk/world/2008/feb/13/israelandthepalestinians.usa?gusrc=rss&feed=networkfront)
apprendiamo che Mughniyeh è stato vittima di un attentato
la scorsa notte in un sobborgo di Damasco. Mughniyeh viveva
in clandestinità da anni e la FBI aveva messo una taglia
su di lui perché sospettato del rapimento di Terry Waite e
John McCarthy negli anni ’80 e accusato del dirottamento
di un aereo della TWA nel 1985.
Il giornalista inglese aggiunge che il governo siriano deve
dare ancora conferma della sua morte; che testimoni
affermano che è morto anche un passante per l’esplosione
e che il primo ministro israeliano Olmert rifiuta di fare
dichiarazioni.
Sempre nello stesso articolo vi sono altre interessanti
osservazioni:
“L’assassinio di Mughniyeh è il primo attacco
importante contro capi di Hezbollah dopo l’uccisione nel
1992 nel sud del Libano del segretario generale Abbas
Musawi, assassinato in seguito ad un attacco mirato
condotto da un elicottero.
 Il fratello di Mughniyeh é stato ucciso in un attentato
simile nel 1994 a Beirut e cronache dell’epoca riferivano
che probabilmente il vero obiettivo era Mughniyeh.
Se fosse confermato che questa operazione è di matrice
israeliana sarebbe il secondo attacco compiuto in suolo
siriano in meno di 6 mesi, dopo il bombardamento del
presunto sito nucleare a fine settembre.”

E’ chiaro, quindi, che l’offensiva del sionismo
israeliano, coperto dall’imperialismo USA, si fa sempre
più stringente e mira a creare le condizioni per sferrare
un attacco militare alla Siria e all’Iran (vedi le
dichiarazioni di ieri del primo ministro israeliano Olmert),
nel quadro della strategia imperialista di ridisegnare
l’assetto geopolitico del Medio oriente per garantire la
totale egemonia dell’imperialismo USA-sionista su questa
area d’importanza strategica.

L’altra Lombardia – SU LA TESTA
13 febbraio 2008







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