Re:[pace] Fiera del libro a Torino e campagna "2008 anno della Palestina"



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Forza , avanti contro la linea indecente presa dalla Fiera del Libro di Torino .
Anche noi siamo con Voi ,
COLLETTIVO NONVIOLENTO UOMO AMBIENTE - Bassa Reggiana - Guastalla (RE)




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Date      : Fri, 8 Feb 2008 12:49:12 +0100
Subject : [pace] Fiera del libro a Torino e campagna "2008 anno della Palestina"







> “2008 anno della Palestina”
> 
> Resoconto della riunione nazionale del 3 febbraio a Roma
> 
> 
> 
> Domenica 3 febbraio si è riunita a Roma la rete di associazioni impegnate
> nella Campagna “2008 anno della Palestina”. La discussione è stata
> estremamente ampia e partecipata con decine di interventi sui punti del
> calendario di lavoro della campagna nei prossimi mesi.
> 
> Da novembre infatti è partita una campagna di iniziative in tutto il paese
> – “2008 anno della Palestina” – tesa a tenere al centro dell’agenda
> politica e culturale la lotta del popolo palestinese per i suoi diritti, a
> ricordare che quest’anno ricorrono i sessanta anni dalla Nakba del 1948 che
> espulse centinaia di migliaia di palestinesi dalle loro terre e avviò il
> processo di occupazione coloniale e di apartheid tuttora attuato da Israele.
> 
> Le autorità israeliane vorrebbero celebrare il 2008 come esclusivo atto di
> nascita del proprio stato sessanta anni fa, ma omettendo e nascondendo
> all’opinione pubblica ciò che questo ha significato concretamente per la
> popolazione palestinese. La nostra campagna prevede nei prossimi mesi
> decine di incontri, assemblee, mostre, spettacoli, manifestazioni sia a
> livello locale che a livello nazionale tesi a spiegare, documentare,
> denunciare che cosa è stata la Nakba del 1948 per i palestinesi e che cosa
> significhi oggi continuare a vivere sotto occupazione e sotto un regime di
> apartheid ampiamente documentato e documentabile a tutti i livelli.
> 
> La campagna “2008 anno della Palestina” intende mettere in risalto la
> situazione intollerabile della popolazione palestinese a Gaza, in
> Cisgiordania e nei campi profughi disseminati in tutto il Medio Oriente. In
> modo particolare ci preoccupa  e va risolta immediatamente l’insostenibile
> situazione nella Striscia di Gaza.
> 
> 
> 
> 1)      Dal 15 al 18 febbraio una delegazione composta da attivisti della
> campagna e giornalisti si recherà a Rafah per portare solidarietà alla
> popolazione palestinese di Gaza, per denunciare con forza la volontà di
> rompere l’assedio contro Gaza e la complicità dei governi europei (anche di
> quello italiano) nell’attuazione dell’embargo e portare un messaggio teso
> all’unità della resistenza palestinese. La delegazione prevede un fitto
> calendario di incontri con organizzazioni, organi di informazione e
> associazioni sia egiziane che  palestinesi fuori e dentro Gaza. L’obiettivo
> della delegazione è quello di riuscire ad entrare a Gaza e di contribuire
> così a creare le  condizioni affinché il valico di Rafah sia sempre agibile
> e non strumento dell’assedio israeliano alla popolazione palestinese della
> Striscia.
> 
> 
> 
> 2)      Il prossimo 1 marzo la Palestina dovrà essere ben presente e
> visibile (con bandieroni e striscioni) nella manifestazione nazionale
> convocata a Roma dal movimento No War per il ritiro immediato dei militari
> italiani dai fronti di guerra.
> 
> 
> 
> 3)      E’ evidente a tutti come il tentativo del governo israeliano di
> occupare la Fiera del Libro di Torino a maggio 2008  – dopo aver scippato
> all’Egitto il ruolo di ospite d’onore per l’edizione di quest’anno- stia
> incontrando crescenti contraddizioni ed opposizioni sia in Italia che
> all’estero. La campagna “2008 anno della Palestina” ha riaffermato che
> ritiene inopportuna e vergognosa la decisione del Consiglio Direttivo della
> Fiera del Libro di Torino - una città democratica e antifascista da sempre
> - di assegnare proprio nel 2008 a Israele il ruolo di ospite d’onore.
> Intendiamo batterci apertamente affinché questa decisione venga revocata.
> Su questo obiettivo è stata convocata una prima manifestazione a Torino per
> sabato 29 marzo che verrà preparata con incontri e dibattiti sia a Torino
> che in tutte le città italiane dove è attiva la nostra campagna.
> 
> 
> 
> 4)      Qualora non venga revocata la decisione di assegnare a Israele
> l’edizione 2008 della Fiera del Libro di Torino, si passerà dalla fase
> della denuncia a quella della contestazione. Dal 7 al 12 maggio – sempre a
> Torino – ci saranno sei giorni di mobilitazioni, spettacoli, mostre,
> presidi e incontri politico-culturali alternativi alla Fiera del Lingotto e
> all’interno della Fiera stessa. La mobilitazione vedrà il suo momento
> centrale in una manifestazione nazionale a Torino sabato 10 maggio contro
> l’occupazione israeliana della Fiera del Libro e per la fine
> dell’occupazione israeliana in Palestina.
> 
> 
> 
> 5)      Nei prossimi giorni verrà lanciato un appello agli editori affinché
> richiedano alla direzione della Fiera del Libro di recedere dalla decisione
> di dedicare a Israele l’edizione di quest’anno. Come abbiamo chiarito ogni
> volta che ce n’è stata offerta l’opportunità, in discussione non è la Fiera
> del Libro né gli scrittori che vi parteciperanno, in discussione c’è una
> decisione politica inaccettabile che va revocata.
> 
> Nelle prossime settimane verranno invitati in Italia per cicli di incontri,
> seminari e dibattiti, autori palestinesi e israeliani impegnati contro
> l’occupazione e l’apartheid ma che hanno rifiutato di partecipare ad un
> evento ufficiale che legittima proprio l’occupazione israeliana e
> l’apartheid. Un primo giro è già in corso con Jamil Hilal e con Mohammed
> Bakri, altri ne saranno comunicati già dai prossimi giorni.
> 
> Infine riteniamo assai curioso che si cerchi di manipolare anche in Italia
> una questione tutta politica – quella dei diritti dei palestinesi –
> travisandola come ostracismo verso gli scrittori israeliani. (dei quali si
> potrà e dovrà pur discutere delle ombre nei loro lavori, nelle loro
> dichiarazioni e nel loro ruolo). Il boicottaggio verso gli scrittori non
> solo è un falso ma è anche ipocrita perché si potrebbe sottolineare come in
> questi decenni scrittori e intellettuali palestinesi  come Ghassan
> Kanafani, Wael Zwaiter, Kamal Nasser, Mahmoud Hamshari, Majed Abu Sharar,
> Naji el Ali, non sono stati “boicottati” ma ammazzati dagli apparati
> militari israeliani. La differenza - a ben vedere - è sostanziale.
> 
> Prima o poi non solo nel mondo della politica ma anche in quello della
> cultura qualcuno dovrà chiedere conto dei loro omicidi ai loro uccisori.
> 
> 
> 
> Buon lavoro a tutte e tutti
> 
> 
> 
> Roma, 3 febbraio 2008
> 
> 
> 
> 
> 
> Associazione di amicizia Sardegna-Palestina
> 
> Associazione Wael Zwaiter
> 
> Associazione I Mediterranei (Milano)
> 
> Associazione Casa della Pace (Roma)
> 
> Cecina Social Forum
> 
> Centro occupato autogestito Transiti (Milano)
> 
> Centro popolare occupato La Fucina (Sesto S. Giovanni)
> 
> Circolo Arci Agorà (Pisa)
> 
> Comunità Palestinese di Roma e del Lazio
> 
> Comunità araba (Napoli)
> 
> Comitato Palestina nel cuore (Roma)
> 
> Comitato di Solidarietà con il popolo palestinese (Torino)
> 
> Comitato di sostegno alla resistenza palestinese (Versilia)
> 
> Comitato di solidarietà internazionalista Dino frisullo
> 
> Coordinamento toscano di solidarietà con la Palestina
> 
> Coordinamento per l'unità dei comunisti
> 
> Corrispondenze metropolitane (Roma)
> 
> Forum Palestina
> 
> Gruppo di sostegno al popolo palestinese (Massa e Carrara)
> 
> Infopal (redazione)
> 
> International Solidarity Movement (Italia)
> 
> Lotta e unità per l’organizzazione proletaria
> 
> Partito Comunista dei Lavoratori
> 
> Partito dei Comunisti Italiani
> 
> Rete dei Comunisti
> 
> Spazio Antagonista Newroz (Pisa)
> 
> Unione Democratica Arabo Palestinese (Italia)
> 
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