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Fwd: La Somalia va verso la catastrofe umanitaria
- Subject: Fwd: La Somalia va verso la catastrofe umanitaria
- From: cristina graziani <caminarpreguntando at yahoo.it>
- Date: Wed, 21 Nov 2007 16:33:55 +0100
La Somalia va verso la catastrofe umanitaria, avverte la Caritas localeBAIDOA, venerdì, 16 novembre 2007 (ZENIT.org).- La Somalia sembra muoversi inestricabilmente verso una catastrofe umanitaria. E la triste constatazione di Davide Bernocchi, direttore esecutivo di Caritas Somalia, che in una lettera ricevuta da ZENIT spiega la difficilissima situazione che sta attraversando il Paese del Corno dAfrica.
Decine di migliaia di persone stanno attualmente fuggendo dalla violenza nella capitale Mogadiscio, ha scritto. Dallinizio dellanno oltre 400.000 persone hanno già lasciato la capitale, mentre più di 1,5 milioni sopravvivono grazie allaiuto straniero.
Si sono rifugiati in zone nelle quali si sono già riversate migliaia di sfollati, in comunità la cui capacità di accoglienza è al limite e in aree in cui laccesso alle agenzie umanitarie è ridotto o inesistente, ricorda Bernocchi, sottolineando che le cifre sono così elevate da diventare senza senso.
Il direttore esecutivo di Caritas Somalia ha ricordato che altre agenzie hanno emesso recentemente dichiarazioni testimoniando gli orrori provocati dagli scontri scoppiati nella capitale somala dopo larrivo delle nuove truppe dallEtiopia.
Ciò che è perfino più tragico in tutta questa situazione è che non si sta compiendo alcuno sforzo politico visibile per risolvere il conflitto ha denunciato Bernocchi : solo armi!.
Quanto alla comunità, internazionale, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha affermato che linvio delle forze di peacekeeping in Somalia è irrealistico.
Quaranta ONG, inclusa Caritas Somalia, hanno sottoscritto una dichiarazione chiamando allazione. Nel documento si afferma che la comunità internazionale e tutte le parti del conflitto hanno la responsabilità di evitare la catastrofe.
Secondo Bernocchi, è molto frustrante perché la situazione di sicurezza è pessima, e le agenzie non possono aiutare tutti coloro che ne hanno bisogno. Gli ostacoli non derivano solo dalla situazione di guerra, ma anche dallatteggiamento predatore di coloro per i quali gli sfollati sono un affare lucroso o niente del tutto.
Stiamo facendo del nostro meglio per bilanciare limperativo umanitario con lassoluta necessità di mantenere un basso profilo ha aggiunto . Sostenuti dai CRS [Catholic Relief Services, ndt.] e dalla Caritas Italiana, stiamo agendo soprattutto attraverso partner che operano nelle zone vicine a Mogadiscio, tra cui lIslamic Relief, che sosteniamo insieme al CAFOD [Catholic Agency for Overseas Development, ndt.]: un bellesempio di dialogo interreligioso nellazione, in un contesto in cui il contrasto è la norma.
Bernocchi ha riferito che, parlando della tragedia che si sta consumando a Mogadiscio, Giorgio Bertin Vescovo di Gibuti e amministratore apostolico della capitale somala ha detto che le varie crisi dellAfrica orientale hanno almeno due elementi comuni: da un lato lestremismo che usa in modo scorretto la religione per perseguire scopi politici, dallaltro il tentativo di controllare le risorse naturali da parte dei poteri stranieri.
Non possiamo accantonare semplicemente la Somalia come un caso senza speranza ha denunciato Bernocchi . I Paesi ricchi industrializzati, soprattutto, condividono la responsabilità di ciò che sta accadendo qui.
Carissimi amici della Caritas e non solo, preghiamo per la gente intrappolata a Mogadiscio e per la pace in questo Paese, che non è altro che uno specchio delle logiche di questo mondo, conclude.
Testo originale: http://www.caritas.org/jumpNews.asp?idLang=3dENG&idChannel=3d3&idUser=3d0&idNews=3d5349
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