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Afghanistan, rapporto Amnesty: i paesi Nato rischiano di essere complici della tortura
- Subject: Afghanistan, rapporto Amnesty: i paesi Nato rischiano di essere complici della tortura
- From: press at amnesty.it
- Date: Tue, 13 Nov 2007 16:49:07 +0100
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si # prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non # vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo COMUNICATO STAMPA CS130-2007 RAPPORTO DI AMNESTY INTERNATIONAL SULL'AFGHANISTAN: I PAESI NATO RISCHIANO DI ESSERE COMPLICI DELLA TORTURA 'Non possiamo escludere che venga praticata la tortura.' (Un funzionario del ministero degli Esteri norvegese, intervistato dall'agenzia di stampa norvegese Ntbl il 27 luglio 2007) In un rapporto diffuso oggi, Amnesty International ha accusato l'Isaf, la missione internazionale a guida Nato in Afghanistan, di esporre i detenuti al concreto rischio di subire maltrattamenti e torture a opera delle autorita' afgane. Il rapporto documenta come le forze Isaf, soprattutto quelle di Belgio, Canada, Norvegia, Olanda e Regno Unito, abbiano trasferito detenuti alla Direzione nazionale della sicurezza (Nds, i servizi di sicurezza afgani), nonostante questo organismo sia al centro di costanti denunce di tortura. 'Gli Stati che fanno parte dell'Isaf sono vincolati a rispettare l'obbligo internazionale di non trasferire detenuti alle autorita' afgane se questi fossero a rischio di subire maltrattamenti e torture' - ha dichiarato Claudio Cordone, direttore della Ricerca del Segretariato Internazionale di Amnesty International. 'Questi trasferimenti dovrebbero essere sospesi fino a quando non saranno state adottate precise garanzie'. Le Nazioni Unite hanno espresso piu' volte la propria preoccupazione per l'operato dell'Nds, da ultimo a settembre, quando hanno chiesto indagini su casi di maltrattamenti e torture. Negli ultimi due anni, Amnesty International ha ricevuto denunce relative a tali violazioni dei diritti umani, commesse dal personale dell'Nds nei confronti dei detenuti, presi a frustate, sottoposti a freddo estremo e privati del cibo. Il rapporto di Amnesty International descrive le vicende di detenuti che hanno denunciato di essere stati torturati dopo che le forze canadesi li avevano trasferiti a quelle afgane, la perdita delle tracce di detenuti trasferiti dalle forze belghe e norvegesi e le difficolta' incontrate da Olanda e Regno Unito nel garantire un monitoraggio indipendente sulle condizioni dei detenuti trasferiti dalle proprie forze a quelle di Kabul. Il rapporto, inoltre, esamina il Memorandum d'intesa e altri accordi bilaterali tra il governo afgano e le forze Isaf, comprese quelle di Canada, Danimarca, Norvegia e Regno Unito. 'L'obbligo in capo agli Stati che fanno parte dell'Isaf, di proteggere le persone da trasferimenti del genere, non puo' essere evaso affidandosi ad accordi bilaterali' - ha proseguito Cordone. 'Questi accordi, che dovrebbero assicurare ai detenuti un trattamento in linea con gli standard internazionali, hanno dimostrato di essere inadeguati'. Il rapporto di Amnesty International si conclude con una serie di raccomandazioni: - i paesi le cui forze fanno parte dell'Isaf dovrebbero sospendere temporaneamente tutti i trasferimenti alle autorita' afgane, mantenendo i detenuti sotto la propria custodia fino a quando non verranno adottate garanzie efficaci; - i paesi che contribuiscono all'Isaf dovrebbero promuovere la riforma del sistema penitenziario afgano e verificare la possibilita' di inserire personale internazionale nei centri detenzione del paese con funzioni di controllo e di addestramento per il personale locale; - il governo afgano dovrebbe pubblicare il testo, finora segreto, del decreto presidenziale che descrive le competenze dell'Nds e prendere misure per separare le sue attuali funzioni di detenzione, interrogatorio e pubblica accusa; - il governo afgano dovrebbe ratificare il Protocollo opzionale alla Convenzione contro la tortura e invitare il Relatore speciale delle Nazioni Unite sulla tortura a visitare il paese e i centri di detenzione sotto il controllo dell'Nds; - gli osservatori indipendenti dovrebbero avere accesso illimitato e privo di ostacoli ai centri di detenzione e poter incontrare tutti i prigionieri senza la presenza di personale carcerario. FINE DEL COMUNICATO Roma, 13 novembre 2007 Il rapporto Afghanistan: Detainees transferred to torture: ISAF complicity? e' disponibile in lingua inglese all'indirizzo http://www.amnesty.org./ Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura # tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei # contenuti di questa mail. Se Lei ha ricevuto questa mail per errore, e' # pregato di non utilizzare le informazioni in essa riportate e di non # portarle a conoscenza di alcuno. 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