IL VATICANO MARCIA SU ROMA



498 franchisti beatificati nell'anniversario della marcia su Roma

Non mi sembra una notizia da poco. Può essere discutibile il testo che
segue, discutiamone se lo ritenete opportuno...ad ognuno le sue marce e
i suoi sabati...
Doriana Goracci
http://reset.netsons.org/modules/news/article.php?storyid=915

Sabato 28 ottobre 2007, anniversario della marcia su Roma, saranno
beatificati in San Pietro 498 franchisti, tra appartenenti al clero e
laici, saranno beatificati perché, secondo i prelati spagnoli, sono
"martiri della Repubblica". Sarà la più numerosa delle beatificazioni
mai realizzate, è prevista una folla di fedeli (filofranchisti) dalla
Spagna e il battage pubblicitario delle grandi occasioni sui media
italiani.

La gerarchia vaticana con questa azione di massa entra violentemente nel
dibattito politico spagnolo: il governo Zapatero sta per varare una
legge sulla memoria che condanni il franchismo e la chiesa cattolica
spagnola, supportata da Ratzinger, prende posizione in questo modo.

Ma d'altro canto, attraverso questa iniziativa, le gerarchie vaticane
continuano a fare politica in supporto al fronte clerico fascista: la
scelta della data della marcia su Roma allarga il significato
dell'operazione e la colloca nel tentativo sempre più visibile di
sdoganamento e legittimazione del fascismo, tentativo operato
dall'integralista Ratzinger per affermare un modello di società chiuso
e reazionario, patriarcale, omofobico e razzista.
La beatificazione di 498 franchisti presentati come martiri è un esempio
vergognoso di revisionismo storico, la strategia vaticana è ancora il
vittimismo: si costruisce un'iniziativa per mostrare il clero come
vittima di sanguinari comunisti quando la realtà storica racconta che la
chiesa fu parte di una reazione fascista che portò in Spagna alla guerra
civile e all'instaurazione della dittatura. D'altra parte in Italia
conosciamo bene questa tattica vaticana: negli ultimi mesi si cerca di
far passare la chiesa cattolica, gli esponenti del clero e persino i
politici che dichiaratamente ne supportano le istanze come vittime di
una campagna anticlericale, quando, al contrario, la chiesa cattolica
condiziona in modo sempre più palese la vita culturale, politica e
sociale del nostro paese e conduce una campagna di istigazione all'odio
e alla violenza contro donne, lesbiche, gay e trans che produce
aggressioni, stupri, omicidi e diffusa intolleranza.

Dall'operazione revisionista che verrà celebrata sabato 28 ottobre esce
rafforzata la marcia del dissolvimento della laicità (voluto dal
Vaticano e operato dalla politica istituzionale) e la fascistizzazione
della società, basata sulla creazione della paura e sulla caccia alle
streghe dello scontro di civiltà; ne fanno le spese, ancora una volta,
tutte le soggettività non conformi al modello unico dominante, la verità
storica, l'antifascismo fondamento del nostro vivere civile.



Coordinamento Facciamo Breccia
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