La storia siamo noi? Ma va!



Raccolgo e rilancio l'appello di Gianni Zampieri.

APPELLO:

Dobbiamo tornare a Genova!

Per dire che non siamo d'accordo.

Non siamo d'accordo con l'archiviazione per la morte di Carlo.

Non siamo d'accordo con le conclusioni dei PM al processo ai 25
manifestanti: che negano ogni responsabilità delle forze di polizia durante
le manifestazioni di venerdì e sabato (20 e 21 luglio 2001) e vogliono
sacrificare sull'altare dei media un pugno di giovani quali UNICI
RESPONSABILI di ogni violenza e disordine. Decine di migliaia di
manifestanti, giornalisti, osservatori e abitanti, hanno visto e vissuto
quanto realmente accadde in quei giorni.

Non siamo d'accordo con le innumerevoli bugie raccontate dagli imputati nel
processo Bolzaneto, (non ho visto, non ho sentito, non c'ero e se c'ero
dormivo). Perché oltre duecento persone hanno testimoniato le violazioni e
le torture subite.

Non siamo d'accordo con le falsità raccontate o le verità taciute dagli
imputati al processo Diaz, con i continui attacchi ai PM impegnati nel
processo. La "macelleria messicana" è sotto gli occhi di tutti quelli che
vogliono vedere.

Non siamo d'accordo con le promozioni indecenti di gran parte degli imputati
nei processi Diaz e Bolzaneto per i quali non è stata presa alcuna misura
cautelativa di sospensione.

Non siamo d'accordo che la Commissione d'inchiesta, prevista dal programma
dell'Unione, venga affossata da parlamentari di questa maggioranza, prima
ancora che da quelli dell'opposizione.

Dobbiamo tornare a Genova per dire che a Genova c'è stata la più grande
sospensione dei diritti umani in un paese occidentale dal dopoguerra
(Amnesty International).

Dobbiamo tornare a Genova perché in questi lunghissimi sei anni e mezzo,
molti hanno dimenticato, molti non hanno mai capito, molti hanno finto di
non capire.

In questi anni i comitati Verità e Giustizia per Genova, Piazza Carlo
Giuliani, Supporto Legale, la segreteria legale e gli avvocati del GLF,
quasi sempre soli, hanno continuato a denunciare, a raccontare quanto
successo a Genova, negli anni successivi, dentro e fuori le aule del
Tribunale.

Ora i processi stanno per concludersi, la commissione d'inchiesta sta per
essere definitivamente affossata, non avremo molte altre occasioni per
tornare a Genova.

Torniamo a Genova perché la storia di quei giorni è la nostra storia e sta a
noi raccontarla, rivendicarla, con la nostra presenza. In piazza, in
internet, sui giornali, sui media.

E se non lo faremo saremo complici, consapevoli o inconsapevoli, comunque
complici di un'altra pagina nera della storia di questo paese.

Enrica Bartesaghi

www.veritagiustizia.it
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<mailto:info%40veritagiustizia.it>info at veritagiustizia.it

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Da: <mailto:giannizampieri%40alice.it>giannizampieri at alice.it
[mailto:<mailto:giannizampieri%40alice.it>giannizampieri at alice.it]
Inviato: giovedì 11 ottobre 2007 20.00
A: <mailto:info%40veritagiustizia.it>info at veritagiustizia.it;
<mailto:piazzacarlogiuliani%40tiscali.it>piazzacarlogiuliani at tiscali.it
Cc: il manifesto lettere; <mailto:carta%40carta.org>carta at carta.org
Oggetto: La storia siamo noi? Ma va!

"".. e pare che le 300mila persone che hanno cantato quella canzone sei anni
fa non si accorgano di nulla...queste stesse persone dovrebbero correre a
Genova e far sentire la propria voce...La storia non è una questione per
addetti ai lavori di un'aula di tribunale. La storia siamo noi. ""

Queste sono legnate, ma forse ce le meritiamo.

Avete ragione: dobbiamo tornare a Genova.

C'è una scadenza non troppo immediata (per avere il tempo di fare un
sostanzioso passaparola) nella quale trovarci a Genova per ricantarle?

Martedì scorso, guarda caso, ho iniziato un corso di canto corale... sarà
mica che, a volte, le vie del signore, anche per gli eretici ...

Dopo il 20, mi raccomando, che ho già un impegno.

Gianni Zampieri