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Amnesty chiede al governo di Myanmar di garantire lo svolgimento delle manifestazioni pacifiche
- Subject: Amnesty chiede al governo di Myanmar di garantire lo svolgimento delle manifestazioni pacifiche
- From: press at amnesty.it
- Date: Fri, 28 Sep 2007 10:39:15 +0200
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si # prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non # vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo COMUNICATO STAMPA CS99-2007 AMNESTY INTERNATIONAL CHIEDE AL GOVERNO DI MYANMAR DI GARANTIRE LO SVOLGIMENTO DELLE MANIFESTAZIONI PACIFICHE Le manifestazioni pacifiche in corso in Myanmar devono svolgersi senza intimidazioni e impedimenti da parte delle autorita': e' quanto afferma la Sezione Italiana di Amnesty International, preoccupata per i rischi di possibili violazioni dei diritti umani in un contesto di forte e crescente protesta sociale. Le manifestazioni, che si stanno svolgendo da giorni nella capitale Yangon e in altri centri del paese, hanno avuto inizio il 19 agosto a seguito dell'improvvisa impennata del prezzo del carburante. Lo scorso mese, le forze di sicurezza e i gruppi paramilitari legati al governo hanno attaccato i dimostranti, almeno 150 dei quali sono stati arrestati. Amnesty International sta verificando la loro attuale situazione. Amnesty International denuncia da molti anni la situazione di sostanziale negazione dei fondamentali diritti umani in Myanmar: Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace e leader della Lega nazionale per la democrazia, e' privata della liberta' da 17 anni; le leggi in vigore criminalizzano l'espressione pacifica del dissenso politico; gli arresti avvengono spesso senza mandato e i detenuti sono costretti a trascorrere lunghi periodi d'isolamento; la tortura e' praticata regolarmente nel corso degli interrogatori; i processi nei confronti degli oppositori politici seguono procedure non in linea col diritto internazionale e agli imputati viene frequentemente negato il diritto a scegliere un avvocato, se non addirittura ad averne uno. Il Gruppo studentesco denominato 'Generazione 88' ha subito in questi mesi una dura repressione. Molti suoi esponenti sono stati accusati di 'terrorismo e sovversione', sulla base della legge 5/96, che punisce la pacifica espressione delle opinioni politiche. Alla fine dello scorso anno, la maggior parte delle figure di primo piano dell'opposizione erano in carcere o sottoposte a forme di detenzione amministrativa e il numero dei prigionieri politici era salito a 1185. FINE DEL COMUNICATO Roma, 25 settembre 2007 Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura # tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei # contenuti di questa mail. Se Lei ha ricevuto questa mail per errore, e' # pregato di non utilizzare le informazioni in essa riportate e di non # portarle a conoscenza di alcuno. Opinioni, conclusioni e altre # informazioni contenute in questa mail rappresentano punti di vista # personali e non, salvo quando espressamente indicato, quelli di Amnesty # International.
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