PETIZIONE
INTERNAZIONALE PER IMPEDIRE CHE
L’OBIETTORE DI
COSCIENZA TURCO OSMAN MURAT ÜLKE
VENGA UN’ALTRA
VOLTA RINCHIUSO IN UN CARCERE MILITARE
INDIRIZZATA A:
Ahmet Necdet Sezer, Presidente della Repubblica Turca
Recep Tayyip Erdogan, Primo Ministro della Repubblica Turca
Abdullah Gül, Ministro degli Esteri della Repubblica
Turca
Jean-Paul Costa, Presidente del Tribunale Europeo per i Diritti Umani
Vuk Jeremić, Presidente del Comitato dei Ministri,
Consiglio d’Europa
L’obiettore di coscienza Osman Murat
Ülke -- Il primo obiettore di coscienza
turco a essere incarcerato per aver rifiutato il servizio militare – è di
nuovo minacciato da una condanna a 17 mesi di prigione in seguito a una
decisione del tribunale militare che risale a più di otto anni fa.
1 settembre 1995
Il Sig. Ülke brucia la cartolina del
servizio militare, dicendo: “Non sono un soldato e non lo sarò mai . .
. Voglio sottolineare che resisterò alla caserma fino alla fine e non farò
mai il servizio militare.”
Ottobre 1996 - Marzo 1999
Il Sig. Ülke viene ripetutamente
arrestato, incriminato, condannato e incarcerato per essersi rifiutato di
arruolarsi nell’esercito turco.
9 marzo 1999
Il Sig. Ülke viene rilasciato dalla
prigione militare e gli viene ordinato di presentarsi di nuovo presso il
suo reparto; invece andò a casa e da allora ha condotto una vita
semi-legale – è ufficialmente un disertore ma non viene più
arrestato.
24 gennaio 2006
Il Tribunale Europeo dei Diritti Umani
decreta che: “Le numerose denunce in base al codice penale . . .
assieme alla possibilità che potrebbe essere passibile di denuncia per il
resto della sua vita . . . la vita clandestina equivalente quasi a una
“morte civile” che è stato costretto a fare . . . hanno costituito un
trattamento degradante ai sensi dell’Articolo 3 [della Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e
delle libertà fondamentali].
13-14 febbraio 2007 Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa
“deplora che le autorità turche non abbiano ancora preso nessuna misura
per porre fine alla violazione riscontrata dal Tribunale, perché l’attore
è ancora soggetto a un mandato di arresto con l’intenzione di arrivare
all’esecuzione della sentenza.”
6 giugno 2007
Le autorità turche comunicano alla
riunione dei Viceministri del Consiglio d’Europa che stanno preparando un
disegno di legge per impedire le punizioni ripetute degli obiettori di
coscienza, e che questa legge “porrebbe anche rimedio a tutte le
conseguenze negative per la sua violazione nel caso [del Sig.
Ülke].
14 giugno 2007 L’ufficio del pubblico ministero militare prescrive al Sig. Ülke
altri 17 mesi di carcere. Il Sig. Ülke adesso rischia l’arresto e
un’altro periodo in carcere nonostante le decisioni del Tribunale Europeo
dei Diritti Umani, del Comitato dei Ministri e le promesse – fino ad ora
vane – delle autorità turche.
Esigiamo che le autorità turche:
o
si attengano alla sentenza del Tribunale
Europeo dei Diritti Umani nel caso di Osman Murat Ülke;
o
riconoscano il diritto all’obiezione di
coscienza ed esonerino gli obiettori di coscienza dal servizio militare, e
;
o
pongano termine alla persecuzione e alla
“morte civile” di tutti gli obiettori di coscienza in Turchia,
Petizione
sponsorizzata da: Associazione Greca degli Obiettori di Coscienza,
DFG-VK (Società Tedesca per la Pace – Resistenti alla Guerra Uniti),
Rete di Uomini Payday, Sciopero
Globale delle Donne, WRI (Internazionale Resistenti contro la
Guerra)
Firmate la petizione internazionale su
http://www.petitiononline.com/ossi/petition.html
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