Roma, 30 giugno incontro nazionale "Disarmiamoli"



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30 giugno 2007, Roma -

Centro congressi Cavour, ore 10

(via Cavour 50/a)



PER UNA AGENDA DI LAVORO CONTRO



BASI MILITARI, INVESTIMENTI BELLICI,

MILITARIZZAZIONE DEI TERRITORI E DELLA VITA SOCIALE



Incontro della Rete nazionale Disarmiamoli!



Il movimento contro la guerra italiano ha raggiunto in questi mesi un alto
grado di maturità politica.

Nonostante i tentativi di criminalizzare, sminuire, boicottare, "circuire"
la manifestazione nazionale del 9 giugno contro le politiche belliciste di
Bush & Prodi, il bellissimo e partecipato corteo sfilato da Piazza Esedra a
Piazza Navona ha evidenziato un dato oramai incontrovertibile: contro le
politiche di guerra in Italia esiste una soggettività plurale capace di
muoversi sulla base di precise parole d'ordine, indipendentemente dalle
mille sirene filo governative messesi in moto ben prima della risicata
vittoria elettorale del governo di centro sinistra. Un intero ceto politico
si è ritrovato solo, isolato dalle piazze, dalle aspettative tradite di
milioni di ex "elettori".

Le esperienze concrete delle realtà che da anni si battono contro le basi
militari, la militarizzazione e lo scempio dei territori sono punti di
riferimento imprescindibili per il rafforzamento di questo nuovo movimento
cresciuto nel paese. Su questo reticolo di comitati, forum sociali,
associazioni pacifiste, strutture antimperialiste, la Rete nazionale
Disarmiamoli ha scommesso in questi mesi e continuerà a scommettere nel
prossimo futuro, proponendo già alla fine di giugno un incontro nazionale
per "rinserrare le fila" delle tante strutture incontrate dalle carovane
contro la guerra che dal 19 al 9 giugno hanno attraversato l'Italia, per
concentrarsi nelle manifestazioni romane.

Le lotte contro la base a Vicenza, lo scudo antimissilistico, le basi USA
NATO, la presenza all'estero delle truppe coloniali italiane, la
militarizzazione dei territori e della vita sociale escono enormemente
rafforzata dalla manifestazione del 9 giugno. A noi la capacità di
socializzare e radicare questa grande energia nelle lotte dei prossimi mesi.

Le tappe che hanno portato a questa nuova fase lasciano il segno di una
identità forte, in dialettica diretta con i movimenti che in Italia e nel
mondo si battono concretamente contro la militarizzazione e lo scempio dei
territori, contro le basi militari e le logiche di guerra, siano esse uni o
multi laterali.

La Rete nazionale Disarmiamoli ha praticato un concreto percorso di
ricomposizione con l'obiettivo di riportare nell'agenda politica nazionale
la lotta antimilitarista contro basi di guerra, accordi militari e truppe
di occupazione all'estero. L'assunzione nelle piattaforme nazionali del
movimento No War delle  parole d'ordine proposte in questi mesi è un
importante passo in avanti in questa direzione.

Si tratta ora di raccogliere le forze, rilanciando la mobilitazione sui
temi e gli obiettivi che scaturiscono dalle recenti mobilitazioni, a
partire dalla impellente questione Dal Molin.

L'incontro nazionale che proponiamo per sabato 30 giugno ha questo scopo,
divenendo nel contempo momento di confronto tra realtà territoriali,
rafforzamento della rete di relazioni ed organizzazione per le campagne del
prossimo autunno.

I TEMI CHE PROPONIAMO ALLA DISCUSSIONE SONO:

1)      coordinamento delle mobilitazioni intorno alle "aree di crisi",
assumendo in pieno lo spirito del Patto di mutuo soccorso anche sul terreno
della lotta antimilitarista, a partire dalla immediata mobilitazione al
fianco del Presidio permanente No Dal Molin. Attenzione particolare andrà
data nei prossimi mesi alle mobilitazioni contro la costruzione degli F35 a
Cameri, contro l'ampliamento delle basi di Sigonella e camp Darby

2)      Rilancio della mobilitazione contro lo scudo antimissilistico, a
partire dalla raccolta di firme sulla Petizione popolare

3)      Organizzazione del Comitato Promotore per la Legge di Iniziativa
Popolare sui trattati internazionali e sulle basi e servitù militari

4) rafforzamento della rete di relazioni nazionale in previsione del
rilancio autunnale delle mobilitazioni

Dalle manifestazioni al fianco della resistenza libanese nell'agosto del
2006 durante i bombardamenti israeliani, alla manifestazione del 17
febbraio al fianco del popolo palestinese, sino al corteo del 17 marzo che
ricordava l'anniversario dell'invasione dell'Iraq, decine di migliaia di
militanti si sono mobilitati, indipendentemente dalle strutture delle
grandi "organizzazioni di massa", impegnate a cogestire la "nuova" politica
estera dalemiana. I 150.000 scesi in piazza il 9 giugno contro Bush e le
politiche militariste del governo Prodi esprimono ora - questo è il dato di
novità assoluta - una soggettività plurale indipendente da politiche estere
con connotati chiaramente bipartisan.

Su questa capacità di autonomia ed indipendenza è bene che tutti
riflettano. Il movimento contro la guerra più che di leader avrà bisogno
nei prossimi mesi di unità e radicamento, di contenuti in grado di
amalgamare settori sociali diversi colpiti quotidianamente dai costi
bellici, di coerenza nelle campagne contro la militarizzazione dei
territori, a partire dalla battaglia che ci aspetta a Vicenza contro la
base al Dal Molin.

Nel vivo di queste iniziative e mobilitazioni nasce l'ipotesi della Rete
nazionale Disarmiamoli, con l'obiettivo di mettere a valore il lavoro di
tante realtà territoriali impegnate da anni contro le basi USA NATO
presenti nel nostro paese, contro la militarizzazione dei territori e della
vita sociale.

In questo tragitto abbiamo incontrato altre reti di movimento, portatrici
di culture e prassi politiche differenti, ma ugualmente determinate a tener
fede agli obiettivi storici del "No alla guerra senza se e senza ma". Con
queste realtà abbiamo pianificato il progetto delle Carovane contro la
guerra, per il disarmo e la pace, veicolo concreto per conoscere e
confrontarci, dal Nord al Sud del paese, con i tanti comitati, social
forum, associazioni e collettivi di "resistenti", tessuto connettivo
imprescindibile del presente e del futuro movimento contro la guerra.

Dal 19 maggio al 2 giugno abbiamo toccato oltre 50 realtà, grandi e
piccole, dalla Sicilia al Veneto, dal Piemonte alla Toscana, dalla Puglia
alla Campania, per giungere a Roma a contestare il militarismo dei fori
imperiali, oggi legittimato anche dalla spilletta del Presidente della
Camera.

Durante le tappe abbiamo raccolto le firme sulla Petizione popolare contro
lo scudo antimissilistico, divulgato i testi delle leggi di iniziativa
popolare contro accordi militari, basi USA / NATO e ordigni nucleari,
diffuso i materiali e le informazioni di comitati ed esperti sulle basi e
sulle guerre in atto, smascherando le false politiche "di pace" di un
governo intriso di militarismo e servilismo verso il gigante d'oltreoceano. 



Il 30 giugno sugli obiettivi praticati sino ad oggi e sulle proposte che
emergeranno durante il dibattito ci impegneremo, chiamando tutte le realtà
del movimento No War ad un confronto fattivo, in grado di rafforzare
complessivamente la lotta contro i venti di guerra che soffiano forte su
tutto il continente eurasiatico e mediorientale.



Nei prossimi giorni invieremo le partecipazioni individuali e collettive
all'incontro



La Rete nazionale Disarmiamoli!

<http://www.disarmiamoli.org>www.disarmiamoli.org
<mailto:info at disarmiamoli.org>info at disarmiamoli.org   3381028120