A seguire trovate l'ultimo aggiornamento da Meri
che e' l'unica italiana che si trova ancora a Gaza, Meri non e' stata
evacuata insieme al resto dei/delle cooperant* italian* perche' il
governo israeliano non le concede il permesso di entrata/transito sul
territorio dello stato di Israele.
Il consolato italiano a Gerusalemme Est sta seguendo la vicenda, ma al
momento non ci sono sviluppi.
Dopo trovate un'analisi di Lino Zambrano - CRIC GAZA
Associazione per la Pace
Coordinamento Presenze Civili di Pace in Palestina e Israele
Gaza, 13.06.07
Anche se ieri era stata annunciata una breve tregua tra
le fazioni, in realta' tutta la notte ci sono stati pesanti
scontri in tutta l'area di gaza City.
Questa rimane l'ultima parte che Hamas sta cercando di
prendere per avere cosi il controllo totale della
sicurezza su tutta la striscia.
Gli scontri in questi giorni sono stati molto violenti, sono
state praticamente prese tutte le caserme dell'esercito
nazionale e della sicurezza. Beit Lahya, Beit Hanoun e
jabalia, al nord della striscia; nella middle area Deir
Balah, dove ci sono stati violentissimi scontri per due
giorni e la grande caserma costruita sulle aree della ex colonia
netzarim.
Nel sud hanno preso le caserme di Khan younis e Rafah.
Una di queste e' stata fatta saltare uccidendo 13
persone. In ogni caserma, hanno sequestrato armi e
munizioni, hanno mandato via gli uomini dell'esercito,
poi hanno messo una bella bandiera di hamas sopra...e
via!!!.
Ma la cosa piu' pesante e' accaduta ieri, durante la
manifestazione organizzata dalla popolazione, e dalle
fazioni che non prendono parte al conflitto.
Gruppi di armati, che si sparavano, hanno coinvolto e
sparato sulla folla, uccidendo 2 persone e ferendone
decine. Le immagini su Al Jazeera mostravano la
popolazione, le donne i ragazzi e gli anziani, che
attaccavano a mani nude gli armati e li prendevano a
calci spingendoli e offendendoli .
Ora rimane da prendere solo Gaza City, dove la scorsa notte ma anche
gia da ieri ci sono stati fortissimi scontri.
Hamas ha dichiarato che prendera' al piu' presto il palazzo del
presidente per "cacciare tutti gli infedeli".
ha dato un ultimatum a Fatah di depositare le armi e di andarsene
altrimenti attacco violento.
Gli attacchi in effetti non sono mai terminati, questa notte e
stata tremenda. hanno fatto diverse incursioni anche in questa area.
Gia da ieri gruppi passavano sparando a raffica su tutta la zona. Sono
stati colpiti anche civili della palazzina a fianco alla nostra, che
erano in giardino approfittando della tregua.
Questa mattina e' stata colpita anche la centralina elettrica della
zona, quindi ora siamo anche senza liuce, con poca autonomia di gruppo
elettrogeno.
Ora gli scontri continuano. e oggi scadra' l'ultimatum dato ieri da
Hamas di abbandonare tutte le postazioni e consegnare le armi,
altrimenti guerra.
Solo un breve appunto sulla questione della evacuazione dei 5
cooperanti da Gaza.
Sono molto delusa dell'atteggiamento tenuto da farnesina e
consolato, sulla gestione di queste drammatiche vicende, e in
particolare sulla questione di aver dichiarato alla stampa il falso e
cioe' di aver portato fuori e liberato i 5 cooperanti dalla striscia.
Un cooperante e' ancora nella striscia, perche' impossibilitato
ad uscire subito per via del famoso Denied Entry che irrita israele e
che non permette di trattare nemmeno in occasioni di emergenza.
Meri da Gaza
13 giugno 2007
Tutto
sembra arrivare alla conclusione. Negli ultimi 3 giorni sono ripresi i
combattimenti come gia' altre volte nel passato. Ma questa volta non
c'e' tregua che tenga, occorre stabilire le responsabilita' di governo
in un luogo dove troppi interessi internazionali si coagulano. E a
differenza delle altre volte , non meno cruente, questa volta i media
italiani ci hanno puntato la loro attenzione, con qualche esagerazione
sospetta. Gaza city e' vuota, i negozi , gli uffici e le scuole e
universita' chiuse, gli esami rimandati. Spari dai tetti, nelle strade,
posti di blocco attorno alle zone dove ci sono caserme, centri di
comando, residenze delle due forze in campo : Hamas e Fatah. Appunto
due le forze in campo, non solo Hamas come sembra apparire da alcuni
soliti giornalisti italiani. Non ci sono carri armati a Gaza, e neanche
Katiusha come qualcuno in eccesso di drammatizzazione racconta. Un paio
di blindati, lanciagranate, mitra e fucili si vedono nelle mani dei
miliziani. E poi ci sono i civili, che sono chiusi in casa , aspettando
buone nuove, e qualcuno di loro purtroppo viene raggiunto dalle
pallottole vaganti quando si avventura nelle strade. I palestinesi
scappano da Gaza ? Non so se sia vera la notizia, quella che e' vera e'
la fuga dei dirigenti di Fatah che a decine hanno abbandonato i loro
affiliati, scegliendo la via dell'Egitto. Il famoso Dhalan , tanto caro
agli Usa e Israele manca da Gaza da oltre un mese. Oltre un migliaio di
persone si sono ritrovate stamattina davanti al parlamento palestinese
per dire di smetterla con il fuoco fraticida. Troppo pochi e anche
oggetto di spari da non si sa chi. E tra questi civili anche i 5
italiani cooperanti. Ma non tutti sono stati tutti evacuati come
riporta qualche quotidiano. Una italiana e' rimasta dentro in attesa
che le autorita'italiane adempiano al dovere di salvaguardare, in ogni
caso, una loro cittadina. Ma occorre riuscire a ragionare anche in
queste situazioni. Hamas e'al governo a seguito di legittime elezioni,
ci piaccia o non ci piaccia, e finora non gli e' stata data la
possibilita' di governare, sia per l'embargo internazionale che per le
interferenze della presidenza palestinese. Il governo di unita'
nazionale, che pur era nato per venire incontro agli interessi
occidentali, non ha mutato sostanzialmente la situazione. Solo pochi
giorni fa il rappresentante della Unione europea a Gerusalemme ha
incontrato il ministro delle finanze per comunicare nuove aperture
economiche verso il governo. Questo avrebbe significato una boccata di
ossigeno per l'istituzione palestinese. Guarda caso il giorno dopo sono
ripresi gli scontri. E' un caso ? Oggi si ha notizia che a Khan Younis
nel sud della Striscia, Hamas ha il controllo di tutte le postazioni di
Fatah. Gli armati appartenenti a Fatah hanno consegnato le armi, sono
tornati a casa, a nessuno di loro e' stato fatto nulla, nessuno e'
stato imprigionato o rapito. Qualche altro giornalista scrive che Hamas
vuole il controllo della Striscia. Ma forse il governo italiano non
pretenderebbe di avere il controllo del paese? O pensiamo che qualche
zona del paese o settore di potere dovrebbero essere dati alla
opposizione per gentile concessione ? Un governo legittimamente eletto
deve avere il controllo degli uffici pubblici,delle forze armate e di
sicurezza, delle finanze pubbliche. Non e'possibile piegare a interessi
esterni quello che hanno voluto i palestinesi, anche se la forza
politica che li rappresenta e'anni luce lontana dal nostro modo di
pensare e di vivere. E fomentare ora una reazione in Cisgiordania
sarebbe demenziale. Gli unici a pagarne le conseguenze sarebbero i
civili , il popolo palestinese. Una voce circola tra i palestinesi e
che riporto per dovere di cronaca al fine di spiegare perche' il
governo voglia mano libera rispetto alla presidenza di Abu Mazen. La
possibilita' che si prepari una sorta di prossima tenaglia di cui Hamas
cercherebbe di far parte insieme a forze libanesi e siriane nei
confronti di Israele. Ma anche qui, chi puo'negare il diritto alla
lotta degli occupati? Per fermare tutto questo dovrebbero essere i
paesi occidentali a scegliere finalmente la strada dell'obbligo per
chiunque di rispettare il diritto internazionale e costringere Israele
a terminare quella occupazione dei Territori Palestinesi e del Golan
che proprio in questi giorni compie 40 anni.
Lino Zambrano – CRIC
GAZA