[No Dal Molin] Trento: Prodi contestato



Comunicato stampa
CARO PRODI, LA BASE NON SI FARA'

La manifestazione dei No Dal Molin a Trento è andata
benissimo;
in circa 300 hanno manifestato, all'esterno, al suono di
pentole e tamburi
mentre all'interno una quarantina di persone, dopo l'inizio
dell'intervento
del Presidente del Consiglio, si sono alzate esponendo le
bandiere No Dal Molin
e gridando "vergogna, vergogna, Vicenza non si vende".
L'intervento di Prodi
è stato interrotto e il moderatore ha offerto il microfono
ad una rappresentante
del Presidio - Cinzia Bottene - che ha elencato al Premier
le tante ragioni della battaglia vicentina. Prodi,
naturlmente, non si è degnato di rispondere.
Al termine della conferenza, poi, centinaia di persone hanno
bloccato pacificamente le uscite
dell'Università e sono state spostate di peso - senza
tante delicatezze - dalle forze dell'ordine
per far uscire l'auto del Presidente del Consiglio.

Un Presidente del Consiglio che, di fronte ad una platea di
centinaia di persone, non ha il coraggio di rispondere alle
richieste di una cittadina, evidentemente, ha la coda di
paglia; un Presidente del Consiglio che, di fronte alla
manifestazione civile di centinaia di persone, risponde che
"la decisione è già presa", dimostra di non avere la
capacità di ascoltare quei cittadini che dovrebbe
rappresentare.

Romano Prodi se ne va da Trento dimostrando, ancora una
volta, la propria incapacità di rapportarsi con la
comunità
locale vicentina. Dice, il Presidente del Consiglio, che
"queste manifestazioni fanno male all'immagine del Paese";
evidentemente il dissenso - che è il sale della democrazia
-
non è ben visto da chi oggi governa l'Italia e che,
invece,
dovrebbe chiedersi quanto male sta facendo ai cittadini, al
territorio, al nostro futuro con le posizioni assunte in
questi mesi. Prodi sostiene di amare Vicenza? Spieghi,
allora, per quale ragione da un anno a questa parte il
Presidente o un qualsiasi membro del suo Governo non hanno
pensato di venire nella nostra città per rendersi conto,
con
i propri occhi, della situazione e dell'ubicazione della
nuova struttura militare.

Per il premier non si torna indietro su decisioni già
prese?
Il Presidente può anche non cambiare idea, ma noi
proseguiremo la nostra battaglia. Se necessario, fermeremo
le ruspe come oggi abbiamo fermato la macchina del
Presidente del Consiglio.

Trento, 3 giugno 2007
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Presidio Permanente NO Dal Molin
Via Ponte Marchese - Vicenza
www.nodalmolin.it
www.altravicenza.it

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