Gaza: andiamo a fare interposizione di Pace




Questo mio intervento nasce dalle molte domande che nascono spontanee alla lettura dei report delle associazioni che sono "chiuse in casa" dal conflitto civile in Palestina.
 
Ritengo che questo momento sia determinante per il nostro contributo alla causa Palestinese: 
 
 
Gettate alle ortiche tutti i formalismi e le ipocrisie.
 
Lo dico chiaro:
 
Che i presidenti delle Ong presenti in Palestina allestiscano immediatamente il loro personale viaggio in visita alla striscia di Gaza.
 
E che li seguano tutti coloro che possono lasciare la loro attività o che fanno dell'associazionismo l'attività principale.
 
L'ipocrisia dei governi la conosciamo tutti e non facciamo che parlarne, ma sorprende come susciti conversazione la politica di partito di certi neo eletti e non il nostro possibile fattivo intervento in Palestina.
 
Andiamo a Gaza in massa, Signori delle Associazioni, e facciamoci preannunciare dagli squilli di trombe dei nostri potenti uffici stampa.
 
Non aspettiamo D'Alema o i molti troppi "siamo tutti israeliani" in Italia.
 
Perchè non rappresenta conquista per la Pace l'inutile insegnamento sul come si scriva la parola "NONVIOLENZA", se se ne sono perse le ragioni e la capacità morale e partecipativa.
 
La parola Nonviolenza, oggi in Palestina si scrive FARE.
 
 
Loredana Morandi
Rete Artisti contro le guerre