lettera del mullah Omar



Salve a tutt*,

pietro ancona, Sabato, 14 aprile 2007 ore 17:11:59 +0200
ha scritto a tutt* in "[pace] anno zero"
 >Ad Anno Zero Marco Travaglio ha letto una lettera dal mullah Omar"
 >letteralmente ridicolizzate tutte le tesi degli "americanisti"
 >sull'Afganistan....Una bomba!!!! Qualcuno è capace di trovarla?



Chi scrive è il mullah Omar. Ho 44 anni, 4 mogli, vari figli, sono di
Kandahar, dunque non sono arabo: sono afghano. Nella mia vita ho fatto un
po' di tutto: il combattente, il politico, la guida spirituale, di nuovo il
combattente. Ho conosciuto i più grandi eserciti del mondo: a 20 anni
combattevo l'Armata rossa (ci ho rimesso letteralmente un occhio della
testa), ora combatto gli Stati Uniti, gli inglesi e i loro alleati della
Nato. Solo che, quando combattevo i sovietici, a voi occidentali piacevo
tanto: le armi ce le passavate voi. Ora, comprensibilmente, non vi piaccio
più. Eppure sono rimasto lo stesso.

Conosco Bin Laden dai tempi dell'invasione sovietica, quando anche lui vi
piaceva parecchio. Ma non abbiamo niente in comune: lui è un arabo, un
califfo saudita pieno di petrodollari. Ci aiutò contro l'Armata rossa e
dopo ci diede un sacco di soldi per costruire strade,ponti, scuole e
ospedali. Per questo era molto amato dagli afghani e quando entrai in
Kabul, nel 1996, lo lasciai lì. Ma nel '98 fu accusato di aver ordito gli
attentati alle ambasciate Usa in Kenya e in Tanzania, e la sua presenza in
Afghanistan divenne un problema. Anche perchè Clinton cominciò a bombardare
nel mucchio, nella zona di Khost, pensando che lui fosse lì: invece
morirono centinaia di civili. Tra il mio governo e Clinton ci fu una
trattativa: ma sì, risulta dai documenti del Dipartimento di Stato, anche
gli americani trattavano con i talebani. Avevano il mio numero. Mandai il
mio braccio destro Wakij Ahmed a Washington, a incontrare due volte
Clinton: il 28 novembre e il 18 dicembre '98. Clinton voleva che
ammazzassimo Bin Laden, o almeno lo espellessimo. Espellerlo non potevamo:
era troppo popolare.Offrimmo di fornire le coordinate del suo nascondiglio,
così che gli Usa potessero centrarlo a colpo sicuro. Purchè la smettessero
di bombardarci. Clinton, inspiegabilmente, rifiutò.

Poi i nostri rapporti peggiorarono ancora, ma non certo per il burka alle
donne o per le tv distrutte o per le statue del Buddha polverizzate: fu
perché rifiutai di affidare la costruzione del mega gasdotto dal
Turkmenistan al Pakistan all'americana Unocal. Gli americani se la legarono
al dito, anche perché nell'Unocal erano impicciati Dick Cheney, Condoleezza
Rice e l'attuale presidente afghano Hamid Karzai. Ora fingete di
scandalizzarvi tanto per l'oppio: ma nel '98 e nel '99 proposi più volte
all'America e all'Onu di bloccare la coltivazione del papavero in cambio
del nostro riconoscimento. Risposero picche. Nel 2000 bloccai
unilateralmente la coltivazione del papavero, tra le proteste di centinaia
di migliaia di contadini: ma il Corano vieta di produrre e consumare droga,
e per me il Corano è una cosa seria. Risultato: il prezzo dell'oppio salì
alle stelle. Un danno terribile per le grandi mafie del narcotraffico
mondiale. Sarà un caso, ma meno di un anno dopo ci avete attaccati. Ora,
nell'Afghanistan "liberato" e "democratico", si produce più oppio di prima:
produciamo l'87% dell'oppio mondiale.

Dopo l'11 settembre gli americani ci han chiesto di nuovo di consegnare Bin
Laden. Abbiamo chiesto le prove del suo coinvolgimento. Non ce le han date.
Noi non abbiamo dato Bin Laden. E ci hanno attaccati. Anche se non c'era un
solo afghano nei commandos delle Torri gemelle, né un solo afghano è stato
mai trovato nelle cellule di Al Qaeda: c'erano sauditi, egiziani, giordani,
tunisini, algerini, marocchini, yemeniti. Non afghani nè iracheni. Eppure
avete invaso proprio l'Iraq e l'Afghanistan. Avete mai pensato di
bombardare la Sicilia per cinque anni per stanare Provenzano? Eppure quello
era latitante da 43 anni, Bin Laden solo da un paio.
Noi non siamo un popolo di terroristi. Le prime autobombe sono esplose nel
2006, dopo 5 anni di occupazione. Un po' perché questi 5 anni hanno
sconvolto e imbarbarito le nostre tradizioni. Un po' perché molti
terroristi vengono da fuori. Un po' perché coi russi, almeno, riuscivamo a
fare la guerra: le loro truppe erano sul campo. Con gli americani è
impossibile: li vediamo sfrecciare sui loro B52 a 10 mila metri d'altezza.
Un anno fa un Predator americano, senza pilota né equipaggio, ha bombardato
il piccolo villaggio pachistano di Domadola, al confine con l'Afghanistan,
pensando che io e Al Zawahiri fossimo lì. Ha ucciso 18 civili, tra cui 8
donne e 5 bambini. Nessun americano, per il semplice motivo che gli
americani non c'erano: il Predator era telecomandato da una base del
Nevada, dove il pilota dirigeva le operazioni via satellite. E' la "guerra
asimmetrica", che è a costo zero, almeno per voi. Non per il nostro popolo.

Badate, non voglio certo fare il santerellino. Io sono un guerriero feroce
e fanatico. Ma leale. Finchè ho avuto il controllo della situazione, non
abbiamo avuto sequestri di persona: una volta che una giornalista inglese
penetrò nel nostro paese travestita da uomo, fu trattata bene e, accertato
che non era una spia, rilasciata senza contropartite tre giorni dopo. Che
mi dite invece dei vostri agenti che, nella libera Milano, han sequestrato
un imam per mandarlo in Egitto e farlo torturare?
Dite che teniamo le nostre donne troppo coperte. Può darsi. Ma voi
esagerate nell'altro senso: possibile che da voi una donna, per andare in
tv, debba mettersi in costume da bagno, magari col crocifisso tra le tette?
Non avete un posto più decente per mettere il figlio del vostro Dio?
E' vero, non riconosco lo Stato laico e la separazione tra religione e
politica. Ma proprio voi venite a dare lezioni? Mi risulta che anche da voi
molti politici prendano ordini da capi religiosi, tra l'altro residenti in
uno Stato straniero.

Ora vi devo salutare. Ma consentitemi di ringraziarvi per il servigio che,
involontariamente, avete reso a me e ai taliban: nel 2001, quando ci avete
cacciati da Kabul, stavamo sulle palle a gran parte degli afghani.Ora che
gli afghani vi hanno conosciuti e han visto all'opera il cosiddetto
presidente democratico Karzai, siamo diventati popolarissimi. Tant'è che io
continuo a girare in bicicletta e in sidecar. Sulla mia testa c'è una
taglia da 50 milioni di dollari, ma nessuno ha mai pensato di tradirmi per
intascarla. Vi lascio con un pensiero di un vostro santo, che dovreste
conoscere bene, Agostino da Ippona. E' tratto dal De Civitate Dei: "Una
volta fu portato al cospetto di Alessandro Magno un famoso pirata fatto
prigioniero. Alessandro gli chiese: 'Perchè infesti i mari con tanta
audacia e libertà?'. Il pirata rispose: 'Per lo stesso motivo per cui tu
infesti la terra; ma poiché io lo faccio con un piccolo naviglio, sono
chiamato pirata; poichè tu lo fai con una grande flotta sei chiamato
imperatore'". Meditate, infedeli, meditate.
Cordiali saluti, il Mullah Omar