[documento imputati sud ribelle] Broccolo indigesto...





Riceviamo e inoltriamo dagli imputati del processo al Sud Ribelle a seguito della contestazione a Bertinotti.
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Broccolo indigesto...

Le ultime affermazioni del segretario provinciale del Prc di Cosenza, Angelo Broccolo, sono francamente irricevibili! Chiedere alla struttura autogestita di supporto legale per le giornate di Genova '01 di censurare e isolare uno degli attivisti imputati, perché ha osato contestare "il capo", non è solo una pesante caduta di stile ma soprattutto una questione politica.
E non parliamo semplicemente del diritto al dissenso, del fatto che chi vota per continuare la guerra può anche aspettarsi di essere contestato (o no !?!) senza che questo comporti la "scomunica del reo".
Sono in gioco responsabilità politica e memoria storica: nel 2001 una moltitudine di soggetti sociali si ritrovò a Genova per contestare la legittimità del G8 e delle oligarchie che distruggono il pianeta. In una relazione di movimento molto larga il Prc partecipò a quelle giornate con piena consapevolezza, condividendone linguaggi, obiettivi e percorsi.
Per arginare quel processo straordinariamente espansivo e spegnere gli istinti di ribellione al pensiero unico, i movimenti furono militarmente aggrediti nelle strade di Genova (e prima ancora di Nizza, Napoli, Goteborg)  fino all'omicidio di Carlo Giuliani, mentre centinaia di persone venivano sequestrate, torturate e private per ore dei loro diritti civili.
Oggi, in diversi procedimenti giudiziari, l'accusa cerca di ribaltare sui manifestanti le responsabilità di quegli avvenimenti,  sostenendo ad esempio, nel caso del processo di Cosenza, un delirante teorema cospirativo. Una montatura immediatamente rigettata dalla stessa società civile che si mobilitò in massa dopo i primi arresti del 2002.
Se Rifondazione Comunista condivide ancora questa analisi e le sue conseguenze politiche, ha senso che si batta per la commissione parlamentare di inchiesta sul G8 (a proposito, che fine ha fatto...!?) e che, come tante realtà e singoli cittadini, sostenga le strutture di supporto legale.
Se invece  la segreteria del Prc di Cosenza, che pure in passato ha dimostrato sensibilità su questi temi,  ritiene che la disponibilità di una sede per "supporto legale" sia un favore personale agli imputati, da concedere o negare sulla base di opinabili "attestati di buona condotta", si assuma la responsabilità di dirlo con nettezza. Chiarisca la sua posizione rispetto ai movimenti e risolveremo il problema alla radice.

Alfonso De Vito, Claudio Dionesalvi, Michele Santagata, Francesco Caruso, Francesco Cirillo, Emiliano Cirillo, Lidia Azzarita; imputati del processo al Sud Ribelle di Cosenza, 30.03.07.