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Giorni futuri

Giorni futuri

Il Governo e il Parlamento si apprestano a soddisfare le nuove necessità: più mezzi, più uomini, nuove regole d’ingaggio. Quale delle tre. Tutte e tre? 
Così anche i soldi non si danno alle famiglie (o alle imprese), ma alla guerra. E’ un classico.
Basterà tutto ciò oppure bisognerà fra poche settimane spostare i soldati italiani in altre zone dell’Afghanistan...

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel respingere le dimissioni di Prodi emise quello che fu definito su “il manifesto” del 25 febbraio il suo ‘tredicesimo comandamento’. “La piazza non è la forma suprema della partecipazione e nemmeno il sale della democrazia. Perché l’essenza della democrazia sta nel governo della maggioranza dentro le istituzioni elettive”. Suppongo che il Presidente si riferisse alla piazza di una settimana prima a Vicenza, che ha fatto cadere il Governo; si prefigurasse inoltre le piazze in difesa delle pensioni, che speriamo stiano per arrivare. Chissà che la società civile non sia in grado di sorprenderlo ancor più, grazie a delle nuove iniziative contro la guerra. Ma in tali occasioni - mi chiedo - si potrà ancora contare sull’apporto e sullo slancio degli attuali responsabili dell’Arci?    

Per l’Europa, il “Trattato costituzionale” - firmato da Giuliano Amato e Valery Giscard - nacque già con l’incapacità di definire se si trattasse di un Trattato o di una Costituzione; neppure gli studiosi sono riusciti a battezzare concordemente tale documento. Come sappiamo, ci hanno poi pensato i cittadini di Francia e Olanda che nel 2005 -  avendo la facoltà di esprimersi - lo hanno cassato. Oggi, il testo della dichiarazione congiunta dei Governi europei – da firmare in queste ore a Berlino – sembra non citare nemmeno più il termine ‘Costituzione’. Trascorsi 50 anni dalla firma dei Trattati di Roma, quella europea può così considerarsi un’esperienza conclusa. Fine dei suoi contenuti sancita dal voto referendario. Il lavoro va indirizzato verso una exit strategy. Si potrebbe cominciare andando ad affiancare l’Inghilterra che non è mai entrata nel sistema monetario dell’Euro per poi mettere mano all’intero mondo finanziario. L’Italia fuori dall’Europa avrebbe in effetti il compito agevolato perché le basterebbe richiamare come punti di riferimento gli ideali, i valori e le passioni della Resistenza. 

24/3/7 – Leopoldo BRUNO          



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