manifestazione immigrati 25/03/07 a Roma: CORTEO PREVENTIVO



CORTEO PREVENTIVO


  Negli ultimi cinque anni, almeno 500.000 immigrati sono arrivati in
Italia con la speranza di poter cambiare la propria vita, fuggendo dalla
fame e dalle guerre che, il cosiddetto "Primo mondo civilizzato e
democratico" ha seminato dappertutto.
  Dall’entrata in vigore della legge Bossi- Fini (2002) ad oggi, sono
circa 150.000 gli immigrati che non hanno ottenuto il permesso di
soggiorno oppure che lo hanno perso.
  Tutto questo ha permesso agli imprenditori italiani, piccoli o grandi
che siano, in città ed in campagna, di sfruttare e ricattare i
lavoratori immigrati a loro piacimento.
  Il passaggio di testimone al Governo da Berlusconi a Prodi aveva creato
in certi settori della popolazione autoctona ed immigrata delle
aspettative di cambiamento, ed invece il governo martella con la
Finanziaria 2007, con il rifinanziamento delle missioni di guerra
all’estero (Libano ed Afganistan), con l’aumento del ticket su qualsiasi
prestazione sanitaria (anche di pronto soccorso), con l’eliminazione
della liquidazione (TFR).
  In questi mesi il Governo "amico" Prodi sta pensando di varare la
riforma sull’immigrazione (Amato- "compagno" Ferrero) che era stata
promessa in campagna elettorale come superamento della legge Bossi-
Fini. Anche sulla questione dell’immigrazione il Governo "amico" Prodi
non farà nessun cambiamento sostanziale:

   in primo luogo, pubblicamente è stato detto che non ci sarà alcuna
sanatoria, infischiandosene della sorte di circa 700.000 persone e
continuando a favorire gli imprenditori- sanguisuga, veri e propri
evasori fiscali che non pagano né contributi né tasse allo stato;



   in secondo luogo:



   non avverrà nessun passaggio delle competenze dalla questura ai comuni;



   non ci sarà l’eliminazione del requisito del reddito per ottenere la
cittadinanza;



   non verrà data la cittadinanza ai figli nati in Italia da genitori
immigrati;



   non verrà scollegato il contratto di lavoro dal permesso di soggiorno,
continuando il ricatto odioso che periodicamente gli imprenditori
esercitano sui lavoratori immigrati;



   non ci sarà la chiusura definitiva dei CPT.



  Noi lavoratori immigrati facciamo appello ai lavoratori italiani, alla
base delle organizzazioni sindacali, a quella parte di associazionismo
che lavora sull’immigrazione, agli immigrati affiliati ed iscritti ai
partiti politici (siano essi di governo o della cosiddetta
"opposizione") per imporre tutte le nostre esigenze al governo.
  Indiciamo un Corteo Nazionale Preventivo a Roma il 25 marzo 2007,
perché siano accolte le rivendicazioni degli immigrati e del movimento
antirazzista espresse nei due cortei nazionali del dicembre 2004 e 2005:
  - per la chiusura definitiva dei Centri di Permanenza Temporanea e dei
Centri di Identificazione,
  - per l’abrogazione della legge Bossi- Fini, senza che si torni alla
precedente Turco- Napolitano e alla cultura che l’ha ispirata,
  - per la rottura netta del legame tra il permesso di soggiorno e il
contratto di lavoro,
  - per una legge in materia di asilo politico che tuteli realmente i
richiedenti e i rifugiati,
  - per la cittadinanza di residenza e il diritto di voto per tutti i
migranti,
  - per il rilascio e il rinnovo immediati di tutti i permessi di
soggiorno, per la regolarizzazione permanente di tutti i migranti in
Italia, per la libertà di circolazione,
  - per fermare tutte le espulsioni e gli accordi di riammissione,
  - per l’abrogazione di tutti i reati connessi alla clandestinità, la
non punibilità, ovvero per l’amnistia- indulto per tutti i reati
connessi alle lotte sociali,
  - contro la guerra e per l’abrogazione della legge Pisanu.


  Comitato Immigrati di Roma

  CORTEO PREVENTIVO A ROMA IL 25 MARZO 2007
  PIAZZA REPUBBLICA 16.00 ORE