Re: [pace] SOLIDARIETA' A FRANCO TURIGLIATTO



Forse è mancato l'allegato. Io, con dispiacere e preoccupazione, non ho dato
solidarietà politica a Turigliatto, con la seguente psiegazione:

07 02 22 NO solidarietà politica a Turigliatto



Alla richiesta di solidarietà col senatore Franco Turigliatto, io sento di
dovere rispondere così:

Non esprimo solidarietà politica a Turigliatto. Perché?

Perché la politica è fatta di 1) ideali, 2) programmi, 3) numeri.

Gli ideali di pace e nonviolenza, se sono gli ideali di Turigliatto, sono i
miei.

I programmi di pace (per quel che ne so) pure.

Come la gran parte dei cittadini, io faccio politica solo sui primi due
piani: le idee, i progetti.

Non sarei capace (e perciò non ho mai desiderato) di lavorare nelle
istituzioni rappresentative, indispensabili alla democrazia, dove tutto, per
incidere sulle decisioni, deve tradursi in numeri (voti popolari e seggi nel
Parlamento).

Coi numeri esistenti si fa il possibile, rivolto all'ideale, ma non
coincidente con l'ideale.

Nelle istituzioni, facendo mancare i numeri del possibile, che è sempre
parziale e graduale, si allontana l'ideale dalla realizzazione.

Ma oltre alla legge dei numeri, vigente nella democrazia rappresentativa,
una politica veritiera deve tenere conto anche della democrazia
partecipativa.

La partecipazione democratica diretta, poi, deve trovare forme non soltanto
spontanee corrette e nonviolente, come sono, non soltanto fluide e
informali, non soltanto autoespressive, ma anche procedurali tali da poter
entrare in un "sistema di connessioni" con la democrazia rappresentativa. Ma
i politici sono disposti a ciò? (vedi Paul Ginsborg, "La democrazia che non
c'è", Einaudi 2006, pp. 68-70).

Su questo il governo ha sbagliato, ha provocato, su Vicenza e altro.

Ma causare la crisi è uno sbaglio politico (sul terzo piano, dei numeri),
perché sposta a destra la maggioranza e allontana il primo e il secondo
piano.

Mi pare che le cose stiano così, con dispiacere e preoccupazione.

Enrico Peyretti, 22 febbraio 2007



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----- Original Message ----- 
From: "Enrico Peyretti" <e.pey at libero.it>
To: <pace at peacelink.it>; <con-turigliatto at libero.it>;
<fori-sociali at yahoogroups.com>
Cc: <disarmo at peacelink.it>
Sent: Thursday, February 22, 2007 9:38 AM
Subject: Re: [pace] SOLIDARIETA' A FRANCO TURIGLIATTO


> Ciao! Enrico
>
>
>
>
> ----- Original Message ----- 
> From: "Lorenzo Dellacorte" <l_coortis at yahoo.it>
> To: <pace at peacelink.it>; <con-turigliatto at libero.it>;
> <fori-sociali at yahoogroups.com>
> Cc: <disarmo at peacelink.it>
> Sent: Thursday, February 22, 2007 9:03 AM
> Subject: Re: [pace] SOLIDARIETA' A FRANCO TURIGLIATTO
>
>
> > Concordo in pieno con questa solidarietà, tra l'altro non tutto è
chiaro:
> le posizioni contrarie di alcuni senatori a vita e la particolare voluta
> aggressività di D'Alema con la gazzarra della destra come clack mi
inducono
> a pensare che si voglia con queste false dimissioni blindare il governo
per
> procedere con una politica ancorpiù neoliberista e guerrafondaia.
> >
> > ----- Messaggio originale -----
> > Da: Doriana Goracci <doriana at inventati.org>
> > A: pace at peacelink.it
> > Cc: disarmo at peacelink.it
> > Inviato: Giovedì 22 febbraio 2007, 1:51:37
> > Oggetto: [pace] SOLIDARIETA' A FRANCO TURIGLIATTO
> >
> >
> > APPELLO DI SOLIDARIETA'  (adesioni: con-turigliatto at libero.it)
> >
> > La segreteria del Prc ha dichiarato incompatibile con il partito il
> > senatore Franco Turigliatto, a seguito della sua non partecipazione al
> > voto sulla politica estera del governo.
> > Ci sembra una scelta sbagliata e grave.Innanzitutto perché l'atto
> > parlamentare non solo è in piena coerenza con il programma storico di
> > Rifondazione comunista ma anche perché in sintonia con le istanze di
> > pace dei movimenti degli ultimi anni...
> >
> > Pensare che un governo di centrosinistra possa imporre ai suoi
> > sostenitori missioni di guerra come l'Afghanistan o il raddoppio di una
> > base come quella di Vicenza ci sembra una miopia e la causa prima della
> > crisi attuale.
> > Ma il comportamento di Turigliatto è stato anche accompagnato da un
gesto
> > di serietà e correttezza che non può essere sottovalutato: in una
> > politica in cui il seggio o la "poltrona" rappresentano un valore a
> > prescindere, aver presentato le dimissioni al Senato, dopo quarant'anni
> > di militanza politica passata a fianco degli operai e dopo aver
> > costruito dalle fondamenta il Prc, in particolare a Torino, ci sembra un
> > fatto di grande novità e di grande moralità per quanto noi pensiamo che
> > queste dimissioni siano da ritirare.
> > Nel nostro Parlamento c'è bisogno di rappresentanza delle ragioni della
> > pace, del pacifismo "senza se e senza ma": ce n'è bisogno alla
> > vigilia della campagna di primavera in Afghanistan e ce n'è bisogno
> > rispetto alle sudditanze che si profilano rispetto agli Usa.
> > C'è bisogno di atti come questo per quanto difficili e delicati ma che
> > servono anche per colmare la distanza tra politica e società.
> > Tutta la nostra solidarietà a Franco Turigliatto e tutta la nostra
> > disponibilità a costruire con convinzione un movimento per la pace
> > "senza se e senza ma".
> > la mail su cui raccogliere le adesioni è :
> >
> > con-turigliatto at libero.it
> >
> >
> >
> > La nostra solidarietà a Franco Turigliatto. Al Senato una manovra
> > centrista. Per batterla, il governo cambi politica.
> >
> > comunicato dell'associazione sinistra critica
> >
> > Esprimiamo la più totale solidarietà umana, morale e politica al
senatore
> > Franco Turigliatto che al Senato ha compiuto l'unica scelta possibile
> > per una sinistra pacifista e alternativa. Turigliatto, ben al di là di
> > operazioni politiche di piccolo cabotaggio ha voluto confermare il
> > vincolo morale che lo lega al movimento pacifista e al programma storico
> > di Rifondazione comunista. Il gesto esemplare delle dimissioni dimostra
> > questa correttezza di fondo e la sostanza morale del suo comportamento.
> > Per questo lo ringraziamo.
> >
> > Del resto, la manovra neocentrista che è andata in onda oggi al Senato e
> > che ha visto tra i protagonisti, niente meno che Andreotti, si è
> > incuneata proprio nell'incapacità del governo di cogliere l'importanza
> > del tema della guerra sia nel caso di Vicenza che nel caso
> > dell'Afghanistan.
> >
> > Il governo è andato sotto perché vittima delle proprie contraddizioni e
> > del distacco dallo "spirito originario" che ne ha consentito la
> > vittoria il 9 aprile. Spirito originario in cui il No alla guerra era
> > componente fondamentale come si è visto nella magnifica giornata del 17
> > febbraio a Vicenza.
> >
> > Per tutta risposta, il governo non solo ha chiuso qualsiasi
comunicazione
> > con quella mobilitazione ma nei suoi primi nove mesi di vita ha
> > perseguito una politica centrista fatta di aumento delle spese militari,
> > di avallo delle missioni all'estero, di regali alle imprese e di
> > sacrifici in nome di Maastricht. Tutto questo ha contribuito a ridurne
> > il consenso e a indebolirne le radici. E' qui che è arrivata la
> > "mossa" centrista dell'Udc, di Follini e di Andreotti. Di tutto
> > questo bisogna essene consapevoli: a inseguire il neocentrismo è questo
> > che alla fine prevale.
> >
> > Quanto all'immediato, certamente non siamo felici per l'esito di oggi
> > ma l'unico modo per rimediare a una situazione eccessivamente
> > enfatizzata e drammatizzata ad arte per ricattare la sinistra
> > alternativa è ritornare allo spirito di pace e di solidarietà sociale
> > che ha animato la sconfitta delle destre.
> >
> > Cambiare politica è dunque l'unica strada che il governo ha davanti a sé
> > per recuperare fiducia e darsi una prospettiva
> >
> >     _________________________________________________________________
> >
> > Aderisco al comunicato di Sinistra Critica.
> >
> >
> > Non sono più iscritta al Prc dal 2006, diedi le dimissioni dalla
> > segreteria provinciale di Viterbo, dove il mio ruolo sarebbe dovuto
> > essere quello di sostenere i temi della Pace Donne Movimenti.
> > Con orgoglio ricordo ai compagni di Sinistra Critica che votai per la
> > sudetta mozione all'ultimo congresso.
> > Eravamo pochissimi, non per questo meno determinati.
> > Conosco i disagi e le sofferenze di quanti hanno deciso di rimanere nel
> > partito nell'ultimo anno.
> > Turigliatto ha dimostrato tutta la sua coerenza ed il rispetto per sè
> > stesso e per quanti lo avevano delegato.
> > Così come la direzione del Prc dimostra tutto il non rispetto per i suoi
> > iscritti e per quanti hanno delegato con il loro voto il partito.
> > Tutta la mia solidarietà ad una *persona* onesta e rappresentativa della
> > sua base.
> >
> > Doriana Goracci
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