Turigliatto: non partecipo al voto e mi dimetto dal senato



Vergogna invece che gli altri cosiddetti sinistri radicali siano sempre più sinistri *radicati* sulle loro poltrone, nonostante siano stati eletti con un mandato pacifista...
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"Ritengo che le scelte del mio partito siano in profondo contrasto con il nostro programma politico e con gli impegni presi in campagna elettorale. Ricordo che sull'Afghanistan e sulla base di Vicenza nulla era scritto nel programma dell'Unione, per cui la supposta fedeltà alla coalizione semplicemente non esiste. Tuttavia, non volendo approfittare della mia condizione determinante nelle scelte decise dalla maggioranza del gruppo parlamentare, presenterò oggi stesso le mie dimissioni dal Senato"

"La replica di D'Alema non ha cambiato la sostanza della politica del governo indicata nella relazione e il mio voto a favore non ci sarà. Sono contrario alla guerra in Afghanistan e al raddoppio della base di Vicenza che il governo, la maggioranza del centrosinistra e tutto il centrodestra invece vogliono fortemente, contro l'opinione dell'elettorato italiano e contro la rivolta di un'intera città" dichiara Franco Turigliatto, senatore di Sinistra Critica-PRC.

"Certo, una nuova maggioranza sarebbe peggiore dell'attuale e non la auspico. Ma il governo non andrà lontano se continuerà a voltare le spalle a chi lo ha votato. Non accetto di diventare il capro espiatorio della crisi di questo governo, che è tutta legata alla sua politica suicida e non al mio dissenso personale" prosegue Turigliatto.

"Ritengo che le scelte del mio partito siano in profondo contrasto con il nostro programma politico e con gli impegni presi in campagna elettorale. Ricordo che sull'Afghanistan e sulla base di Vicenza nulla era scritto nel programma dell'Unione, per cui la supposta fedeltà alla coalizione semplicemente non esiste. Tuttavia, non volendo approfittare della mia condizione determinante nelle scelte decise dalla maggioranza del gruppo parlamentare, presenterò oggi stesso le mie dimissioni dal Senato" conclude Turigliatto.
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