21/02 Genova: 249° ora in silenzio per la pace



Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti


Domani, mercoledì 21 febbraio, dalle 18 alle 19 sui gradini dela palazzo
ducale di genova, un'ora in silenzio per la pace.
Verranno distribuiti:
Una breve storia dell' "ora in silenzio" ed Il comunicato dal presidio
permanente contro la nuova base statunitense a Vicenza
Troverete entrambi i documenti incollati di seguito.

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Un’ora in silenzio per la pace

Nel settembre 2001, quando ci fu l’attentato alle torri gemelle, e gli USA
attaccarono l’Afghanistan con il pretesto della caccia a Bin Laden,
cercammo un modo per esprimere il nostro sgomento e la nostra indignazione.

Decidemmo di adottare l ‘ "ora in silenzio", una modalità di manifestazione
già attuata diverse volte nella storia: per esempio dalle suffragiste
statunitensi e dalle donne in nero di Gerusalemme.

Il palazzo ducale , davanti al quale da allora ci ritroviamo ogni mercoledì
dalle 18 alle 19 , è un luogo particolarmente significativo, e non solo per
la nostra città. E’ lì che si è svolto il G8, l’assemblea dagli otto
pre-potenti che si arrogano il diritto di decidere le sorti del pianeta ,
che insieme a migliaia di altri / e avevamo contribuito a contestare.

Quando cominciammo, non pensavamo che saremmo rimasti/e in piazza , una
volta a settimana, per sei anni.

Ma non potevamo certo interrompere la nostra protesta quando l’Italia è
stata direttamente coinvolta nelle operazioni militari in Afghanistan;
quando gli USA hanno aggredito anche l’Iraq (questa volta con il pretesto
della ricerca della "armi di distruzione di massa"); quando anche soldati
italiani sono stati direttamente e pesantemente coinvolti anche in quella
guerra.

Alcuni/e di noi avevano riposto qualche speranza nei nuovi governi locali e
nazionali: ma la giunta Burlando appena insediata in regione ha
sponsorizzato la costruzione di dieci navi militari (…l’occupazione……); ed
il governo Prodi ha rifinanziato nello scorso luglio la missione in
Afghanistan. Altrettanto si appresta a rifare nei prossimi giorni, dopo
aver pesantemente aumentato le spese militari e concesso la nuova base agli
USA a Vicenza.

Per questo continuerai a trovarci ogni mercoledì , dalle 18 alle 19, sui
gradini del palazzo ducale

Per una politica internazionale di giustizia e di pace, che impedisca che
il 20% degli abitanti del pianeta si accaparri l’80% delle risorse

Per la riconversione nel civile dll’industria bellica

Per la riduzione delle spese militari a vantaggio di quelle sociali

Contro tutte le guerre, e per il ritiro dei soldati italiani da tutti i
teatri di guerra
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
A TUTTI COLORO CHE SONO VENUTI A VICENZA: GRAZIE

Decine di migliaia di persone, sabato scorso, hanno sfilato per le strade
della nostra città. Una manifestazione storica che Vicenza e il Veneto non
avevano mai visto. Una manifestazione determinata nei contenuti e pacifica
nelle pratiche, che ha smentito quanti nei giorni precedenti la sfilata
avevano profetizzato catastrofi.
Vicenza ha detto che resisterà un minuto in più di chiunque voglia
costruire la nuova base militare. Vicenza ha incrociato migliaia di donne e
uomini provenienti da tutta Italia che l'hanno abbracciata, sostenuta,
incoraggiata.

Vogliamo ringraziarvi per il sostegno e la solidarietà che ci avete dato;
vogliamo ringraziarvi per il lavoro che avete fatto nei vostri territori.
Il futuro è nelle nostre mani anche grazie ad ognuno di voi.

Il 17 febbraio rappresenta una tappa nel lungo cammino che abbiamo
intrapreso. Dai campi di Rettorgole, dove da più di un mese si trova il
Presidio, non ce ne andremo fino a quando non avremo vinto la nostra lotta.
Vi segnaliamo, quindi, i nostri siti
(<http://www.altravicenza.it>www.altravicenza.it e
<http://www.nodalmolin.it>www.nodalmolin.it) e la nostra radio No Dal Molin
che potrete ascoltare in streaming
(<http://www.globalproject.info/live/live.m3u>www.globalproject.info/live/live.m3u)
dal lunedì al venerdì dalle 19.00 alle 20.00.
Vi segnaliamo, ancora una volta, anche il conto corrente per chi vuole
contribuire alle spese che abbiamo sostenuto in questi giorni e che dovremo
sostenere nei prossimi mesi:
NO DAL MOLIN PRESIDIO PERMANENTE
Banca Popolare Etica
n. 000000120140
ABI 05018
CAB 11800
Grazie ancora per quel che avete fatto. Il futuro è nelle nostre mani:
difendiamo la terra per un domani senza base di guerra.
Il Presidio Permanente