Rendition Cia: il voto al Parlamento europeo dev'essere inizio assunzione responsabilità



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COMUNICATO STAMPA
CS17-2007

RENDITION CIA: IL VOTO DI DOMANI AL PARLAMENTO EUROPEO DEV'ESSERE L'INIZIO
DELL'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA'

Alla vigilia di un voto cruciale sulle rendition effettuate dalla Cia in
Europa, Amnesty International ha chiesto ai parlamentari europei di
adottare un rapporto sufficientemente forte da spingere finalmente i
governi ad affrontare il problema delle violazioni dei diritti umani
commesse nel contesto della lotta al terrorismo.

'Di solito il Parlamento europeo non ha problemi nel mettersi d'accordo
per condannare le violazioni dei diritti umani compiute dagli altri.
Domani vedremo se sara' capace di prendere in considerazione anche quelle
commesse in casa propria' - ha dichiarato Dick Oosting, direttore
dell'Ufficio di Amnesty International presso l'Unione europea, da
Strasburgo, dove si svolgera' la votazione.

I tentativi dell'ultim'ora di annacquare il rapporto sono un allarmante
segnale della vulnerabilita' del Parlamento europeo di fronte a interessi
nazionali e di partito, nonostante la grave natura delle violazioni dei
diritti umani in gioco: sequestri, torture e sparizioni.

'Il Consiglio dell'Unione europea non ha neanche riconosciuto che le
rendition sono pratiche extragiudiziali che violano il diritto
internazionale. Senza un'adeguata pressione del Parlamento europeo,
difficilmente i governi si assumeranno le proprie responsabilita'' - ha
aggiunto Oosting. 'Domani serve una maggioranza ampia perche' il messaggio
arrivi nelle capitali europee. Ma se questo messaggio sara' flebile, il
Parlamento europeo non risultera' credibile nel sollecitare le
responsabilita' dei governi'.

Domani, in ballo c'e' il modo in cui l'Europa intende affrontare alcune
delle peggiori violazioni dei diritti umani verificatesi negli ultimi
anni. Amnesty International considera indispensabile che il Parlamento
europeo insista nel chiedere indagini nazionali adeguate sulle attivita'
illegali della Cia, riparazione per le vittime delle rendition e misure
preventive per impedire che tali pratiche si verifichino di nuovo.

FINE DEL COMUNICATO
Strasburgo / Roma, 13 febbraio 2007

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