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ARRESTATE
- Subject: ARRESTATE
- From: "Doriana Goracci" <doriana at inventati.org>
- Date: Mon, 05 Feb 2007 12:21:24 +0000
- Bounce-to: "Doriana Goracci" <doriana at inventati.org>
Tre giornaliste iraniane, attiviste per i diritti delle donne, sono state arrestate all'aeroporto di Teheran il 1° febbraio mentre stavano per mettersi in viaggio per l'India, dove avrebbero dovuto partecipare ad un seminario sul giornalismo. Due di esse, Talat Taghinia e Mansoureh Shojai, scrivono per il giornale online Zanestan ("La città delle donne"), una pubblicazione iraniana che sostiene i diritti umani delle donne. La terza, Farnaz Seify, gestisce un blog femminista molto popolare (farnaaz.com). Le tre donne sono state scortate dalla polizia sino alle loro case, dove sono stati sequestrati i loro computer, libri e quaderni d'appunti, e sono state messe in cella. Rilasciate il giorno dopo, ma senza che fossero loro restituite proprietà e passaporti, dovranno affrontare un processo entro i prossimi due mesi. La premio Nobel Shirin Ebadi sarà l'avvocata delle tre giornaliste, accusate formalmente di "attentato alla sicurezza nazionale tramite la partecipazione ad un seminario di istruzione". Talat Taghinia, Mansoureh Shojai e Farnaz Seify, fanno parte del Centro culturale delle donne di Teheran, il quale ha di recente lanciato la campagna "Un milione di firme" allo scopo di riformare la leggi sessiste in Iran. Prima del loro arresto, il sito web relativo alla campagna è stato cancellato dalle autorità iraniane. A promuovere "Un milione di firme" ci sono anche "Zanan Sohl" ("Donne di pace"), gruppo che organizza seminari antiviolenza e contro la guerra; i giornali femministi "Zanan" e "Hoquq-e Zanan", e i gruppi femminili delle organizzazioni studentesche. La tecnica adottata, che è quella del raccogliere le adesioni "porta a porta" (e "faccia a faccia"), intende "(...) spezzare il ciclo della paura e della violenza, che produce immagini militarizzate di uomini e donne e rinforza la cultura brutale del patriarcato, nonché la vittimizzazione di donne e bambini." Maria G. Di Rienzo Fonti: Feminist Daily News Wire, Reporters Without Borders, Observatory for the Protection of Human Rights Defenders.
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