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Appello
- Subject: Appello
- From: "Disobbedienti " <disobbedientimolise at libero.it>
- Date: Sun, 28 Jan 2007 19:56:15 +0100
APPELLO PER LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE A VICENZA SABATO 17 FEBBRAIO 2006 Ecco il testo dell'appello per la manifestazione a Vicenza del 17 febbraio contro il la base Usa al Dal Molin. "Dopo che per mesi Governo e Comune si sono rimpallati la responsabilita` della decisione, l'Esecutivo nazionale ha ceduto all'ultimatum statunitense: «il Governo non si oppone alla nuova base Usa», ha sentenziato Romano Prodi. Dopo appena due ore, migliaia di vicentini sfilavano per le strade del centro cittadino. Chi pensava di aver chiuso la partita ha dovuto ricredersi, perche´ Vicenza si e` mobilitata, ha Invaso le strade, ha costruito il presidio permanente. Otto mesi di mobilitazioni, culminate con la grandiosa manifestazione dello scorso 2 dicembre - quando 30 mila persone sfilarono dalla Ederle al Dal Molin, hanno dimostrato la forte contrarieta` della popolazione alla nuova installazione militare. Ma il Governo, dopo aver piu` volte ribadito la centralita` dell'opinione della comunita` locale, ha ceduto agli interessi economici e militari. In tutto questo pesa come un macigno anche la posizione dell'Amministrazione Comunale che, forte dell'assenso dato dal Governo Berlusconi all'operazione, prima ha nascosto ai cittadini il progetto per tre anni e poi, snobbando la contrarieta` della popolazione, lo ha approvato durante un Consiglio Comunale blindato e contestato; infine ha negato ai cittadini la possibilita` di esprimersi attraverso il referendum. Nonostante tutto questo a Vicenza e` successo qualcosa di nuovo: Vicenza non si e` arresa alle imposizioni. In questo percorso abbiamo trovato donne e uomini, studenti e anziani, lavoratori e professionisti; li abbiamo incrociati nelle mobilitazioni, abbiamo discusso con loro alle assemblee pubbliche ed ai convegni. Insieme abbiamo costruito il Presidio Permanente, un luogo attraversato da migliaia di persone in pochi giorni. Vicenza non si e` arresa alle imposizioni. Vicenza non vuole una nuova base militare al Dal Molin. Vicenza si e` mobilitata. Migliaia di persone hanno occupato i binari della stazione appena due ore dopo la conferenza stampa di Romano Prodi; e nei giorni successivi una serie di iniziative, dalla manifestazione degli studenti ai presidi in Municipio e in Prefettura, hanno confermato la determinazione dei cittadini. La nostra citta` ha riscoperto la dimensione comunitaria e popolare, ha riattivato le reti di solidarieta` che in altri contesti - per esempio a Scanzano Ionico o in Val di Susa - hanno permesso di fermare dei progetti devastanti. Da ogni parte d'Italia ci e` arrivata un immensa solidarieta`, un caloroso sostegno. Manifestazioni e presidi si sono svoltI in questi giorni in ogni angolo del Paese. Contro una scelta contrastata dalla comunita` locale ovunque si manifesta e si discute. Il nostro cammino e` appena all'inizio. Nulla si e` concluso con l'espressione del parere governativo. Cittadini, associazioni e organizzazioni sindacali hanno deciso di opporsi; molti parlamentari si sono auto-sospesi. Vicenza vuole fermare questo scempio, se necessario anche seguendo l'invito di molti a mettere pacificamente in gioco i propri corpi. Vogliamo dare una voce unitaria, pacifica e determinata a questo sdegno. Vicenza chiama tutti a mobilitarsi contro la militarizzazione di una citta`, contro la costruzione di una base che sorgera` a meno di due chilometri dalla basilica palladiana, consumera` tanta acqua quanta quella di cui hanno bisogno 30 mila cittadini, costera` ai contribuenti milioni di euro (il 41% delle spese di mantenimento delle basi militari Usa nel nostro territorio e` coperto dallo Stato Italiano), sara` l'avamposto per le future guerre. Vicenza vuole costruire una grande manifestazione nazionale per il 17 febbraio; vogliamo colorare le nostre strade con le bandiere arcobaleno e quelle contro il Dal Molin, ma anche con quelle per la difesa dei beni comuni e della terra, del lavoro e della dignita` e qualita` della vita. Un corteo plurale e popolare, capace di aggregare le tante sensibilita` che in questi mesi hanno deciso di contrastare il Dal Molin, perche´ siamo convinti che le diversita` siano un tesoro da valorizzare cosi` come l'unita` sia uno strumento da ricercare per vincere questa sfida. Ai politici e agli uomini di partito che condividono la responsabilita` di Governo locale e nazionale rivolgiamo l'invito a partecipare senza le proprie bandiere; vi chiediamo un segno di rispetto verso le tante donne e i tanti uomini che in questi giorni si sono sentiti traditi dai partiti e dalle istituzioni; vi chiediamo, anche, di valorizzare la scelta di quanti, in questi giorni, hanno scelto di dimettersi o auto-sospendersi in segno di protesta. Una protesta che, auspichiamo, dovra` avere ulteriori riscontri se il Governo non recedera` dalle sue decisioni. Noi siamo contro il Dal Molin per ragioni urbanistiche, ambientali, sociali; ma, anche, perche´ ripudiamo la guerra. Proprio per questo non accettiamo alcun vergognoso baratto con il rifinanziamento della missione in Afghanistan. La nostra lotta non si e` esaurita. A Vicenza, il 17 febbraio, contro ogni nuova base militare, per la desecretazione degli accordi bilaterali che regolano la presenza delle basi, per la difesa della terra e dei beni comuni, per un reale protagonismo delle comunita` locali e dei cittadini. Il futuro e` nelle nostre mani: difendiamo la terra per un domani senza basi di guerra. Il 17 febbraio tutti a Vicenza! Presidio Permanente contro il Dal Molin" Per info e adesioni <mailto:nodalmolin at libero.it>nodalmolin at libero.it Web www.altravicenza.it __________________________ L'autoritarismo ha bisogno di obbedienza, la democrazia di DISOBBEDIENZA Passa a Infostrada. ADSL e Telefono senza limiti e senza canone Telecom <http://click.libero.it/infostrada25gen07>http://click.libero.it/infostrada25gen07
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