R: [pace] Resistere. Considerazioni sulla vicenda dal Molin



concordo con te , Doriana
anch'io mi auguro che il sole ritorni, ma quello che vedo e quello che sento non mi piace. la "questione urbanistica" mi "Perplime"
avremo bisogno di grandi energie per vigilare sul "governo amico"


Adriana


-----Messaggio originale-----




Veo con marezza che anche tu usi il termine "questione urbanistica" e
non è un incollo di dichiarazioni, forse nella fretta di "stemperare"
certi programmini governativi, ops amministrativi...
 Chi lavora(?) a che lo scempio sia NON fatto, vigilerà
attentissimamente, almeno lo spero: che il movimento distingua i
pompieri dall'acqua che viene giù. Quì da me, ora stamattina, piove.
Governo ladro, così si diceva una volta...
O vogliamo riparlare della questione *non violenza*?
Auguro ai comitati cittadini, al movimento tutto, che il sole ritorni.
Doriana

In data 17/1/2007, "Enrico Peyretti" <e.pey at libero.it> ha scritto:

>Dopo la prima sdegnata reazione, alla notizia, ieri sera, del consenso di
>Prodi, le notizie di stamani (GR1 e Primapagina) mi sembrano migliori. Prodi
>avrebbe detto che il governo "non si oppone" e rimette la questione
>urbanistica al referendum cittadino. Lavorate ora a Vicenza, dove pare
>(Diamanti? Mannheimer?) che la maggioranza sia contraria, con l'aiuto di
>tutto il movimento, vigilando attentissimamente sulle degenerazioni violente
>e le provocazioni interne e esterne.
>Buona salute, buon coraggio, buona resistenza, buona speranza. Enrico
>Peyretti
>
>
>
>
>
>----- Original Message ----- 
>From: "Francesco Lauria" <francescollauria at yahoo.it>
>To: <pace at peacelink.it>
>Sent: Wednesday, January 17, 2007 12:52 AM
>Subject: [pace] Resistere. Considerazioni sulla vicenda dal Molin
>
>
>> Resistere. Considerazioni sulla vicenda dal Molin
>>
>>
>>  Da poche ore il Presidente del Consiglio Romano Prodi
>> ha dichiarato l'assenso del governo italiano al
>> raddoppio della base militare americana di Vicenza.
>>
>>  Lo ha fatto, credo, nel peggiore dei modi e cioè
>> dichiarando che si tratta semplicemente di un
>> "problema urbanistico".
>>
>>  Lo ha fatto dopo alcuni giorni in cui si sono
>> succeduti sterili e strumentali dibattiti sui tassi di
>> americanismo ed antiamericanismo e in cui la politica
>> italiana ha dimostrato ancora una volta un grado di
>> superficialità e subalternità imbarazzante.
>>
>>  Lo ha fatto dopo una mobilitazione senza precedenti
>> che ha coinvolto nell'opposizione al progetto una
>> importante, ampia, consapevole fetta dell'opinione
>> pubblica vicentina e nazionale.
>>
>>  Il problema originato dalla base Dal Molin riguarda
>> certamente Vicenza e i comuni limitrofi, riguarda
>> certamente i lavoratori italiani e non occupati nella
>> base, ma pone un orizzonte di prospettiva ben più
>> ampio.
>>
>> Faccio mie questa recente dichiarazione di Savino
>> Pezzotta:  "mentre parliamo della produzione e del
>> commercio delle armi non possiamo non ampliare la
>> nostra riflessione e chiederci se è possibile e come è
>> possibile costruire un impegno che porti verso la pace
>> e l'abbandono della violenza. Mi domando se siamo in
>> grado oggi di costruire delle piste di vita che siano
>> quotidianamente in resistenza verso l'aggressività,
>> l'affermazione di sé, la conquista del miglior posto,
>> la voglia di potere, l'attivismo frenetico, il
>> consumismo e il predominio di genere."
>>
>>  Ma soprattutto aggiungo che siamo tutti chiamati a
>> non separare le scelte ideali dall'agire quotidiano.
>>
>>  Le guerre e il terrorismo, la logica di potenza e la
>> retorica militarista spingono in alto le spese
>> militari e il commercio internazionale di armi e in
>> questo senso non si può, non si deve dimenticare il
>> ruolo e la funzione della caserma Ederle nel tempo
>> dell'amministrazione Bush.
>>
>>  Nè va dimenticato l'aumento dell'11 per cento delle
>> spese militari della prima finanziaria del  governo di
>> centrosinistra.
>>
>>  Ciò che occorre oggi è il recupero globale di una
>> coscienza collettiva di luogo e di una promozione
>> autentica e continuativa di una democrazia reale.
>>
>>  La vicenda Ederle-Dal Molin è infatti una grande
>> occasione per un impegno serio e deciso di resistenza
>> nonviolenta in cui la riconversione delle basi
>> militari verso il civile non è una battaglia
>> ideologica, ma una scelta di campo.
>>
>>  Costruire la pace ha dei costi e questi costi
>> incrociano le nostre responsabilità verso le nostre
>> comunità, l'intera umanità ed il pianeta.
>>
>>  Per questo non ci si può che opporre e resistere
>> pacificamente al via libera ad un raddoppio di una
>> base militare strumento della guerra preventiva e
>> permanente; scelta tutt'altro che urbanistica e
>> meramente amministrativa.
>>
>>  Francesco Lauria
>>  Presidente Associazione Europa Plurale
>> http://www.europaplurale.org
>>

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